Home     Scrivimi     Cercadocumenti     Chi è     Link     Login  

Cerca documenti
Cerca:
in:


Documenti
  » Attualità
Carte deontologiche
CASAGIT
Corte di Strasburgo
Deontologia e privacy
Dibattiti, studi e saggi
Diritto di cronaca
Dispensa telematica per l’esame di giornalista
Editoria-Web
FNSI-Giornalismo dipendente
Giornalismo-Giurisprudenza
I fatti della vita
INPGI 1 e 2
Lavoro. Leggi e contratti
Lettere
Ordine giornalisti
Premi
Recensioni
Riforma professione
Scuole di Giornalismo e Università
Sentenze
Storia
Tesi di laurea
TV-Radio
Unione europea - Professioni
  Attualità
Stampa

INTERVISTA/FRANCO ABRUZZO: “NOI CHE...FACEVAMO GIORNALISMO SENZA INTERNET”. “PREPARATI, VELOCI E PRECISI I GIORNALISTI IN ERBA SI SCONTRANO CON LA DURA REALTA', UN GIORNALISMO IN PREDA AD UNA CRISI ESISTENZIALE”

di Giulia Terrana-http://noiroma.it
Giovedì 31 gennaio 2013

Cronista giudiziario e caposervizio del "Giorno" dal 1964 al 1983, Franco Abruzzo ha proseguito la sua carriera come caposervizio Interni, redattore capo centrale e articolista de “Il Sole 24 Ore”. Additato come lo “storico” presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia (1989-2007), ha lasciato il segno nel mondo del giornalismo tanto da essere annoverato tra i “i 5062 italiani notevoli” nel Catalogo dei viventi, di Giorgio dell’Arti e Massimo Parrini. E Noiroma ha l’onore d’intervistarlo.


 


Ci può esporre le differenze tra il modo di fare giornalismo ieri e oggi?


La differenza principale sta nella velocità. Oggi ho 73 anni, vivo di internet e vedo che è un mondo velocissimo, per documentarsi basta connettersi. Quello che riesco a produrre oggi è inimmaginabile rispetto al passato. Ho impressa nella mente l’immagine di un grande inviato del Giorno, in uno scantinato con la macchina da scrivere sulle ginocchia e fogli buttati per terra, senza riuscire a scrivere il lead. Oggi con il pc è possibile scrivere più e più volte, cancellare, incollare, salvare….


 


Che caratteristiche ha il bravo giornalista?


Il vero giornalismo deve insegnare ai giovani ad essere non solo “storici del presente o dell’istante”, come disse Umberto Eco in un dibattito sull’obiettività, documentando le notizie nonostante i tempi rapidi. Sono necessari controlli accurati, non solo perché la deontologia professionale impone di pubblicare notizie vere e non verosimili, ma perché il giornalista deve rispettare la verità sostanziale dei fatti e non quella putativa. Come diceva il difensore civico Alberto Bertuzzi “è l’onorevole cittadino che va servito”.


 


Secondo lei internet è uno strumento utile per il giornalista o può essere anche un’arma a doppio taglio?


Internet è il futuro per i giovani e anche per me. Oggi i mezzi a disposizione facilitano il lavoro, sono straordinari, ma allo stesso tempo lo opprimono perché è una servitù imposta dover essere sempre sulla notizia, rivendicarla.


 


Ai suoi tempi quali erano i mezzi a disposizione?


Al Giorno ero fortunato perché sulle nostre auto c’era un radiotelefono collegato con la sede centrale dell’editore del quotidiano. Bastava chiamare il centralino per parlare poi con la redazione in qualsiasi punto dell’Italia mi trovassi. Ma in generale i miei colleghi in giro sui fatti di cronaca anche di notte erano costretti a cercare un telefono con bar e negozi chiusi. Spesso si provava a bussare a qualche porta sperando che non ti mandassero a quel paese.


 


Con quale stato d’animo vede oggi il giornalismo?


Sono molto triste. Ricordo che al tempo dei 40-50 giovani della nostra scuola (Ifg De Martino), già reduci da una selezione durissima, alla fine del primo anno, dopo lo stage, venivano assunti in 20-30 dai giornali. Oggi guardo i giovani e mi domando cosa faranno visto che in pochi assumono.


 


Eppure anche negli anni settanta avete attraversato un periodo critico per la carta stampata


Sì, ma la legge 416 ha trattato il mondo della stampa come un grande settore industriale in crisi, che andava salvato perché essenziale nella vita democratica del paese. Recentemente ho scritto un articolo in cui auspico oggi la stessa lungimiranza di ieri. Abbiamo bisogno di una nuova legge 416 in cui metta tutto insieme carta stampata, radio, televisione, web. Quando muore un giornale, muore qualcosa di vivo e vitale.


 


Quindi secondo lei la carta stampata è destinata a scomparire?


Sono d’accordo con il grande Montanelli, i giornali rimarranno sempre, anche se solo come prodotti di nicchia. La carta stampata ha resistito alla radio, alla televisione e oggi ha la sfida più insidiosa, internet. La cronaca essenziale viene data sul sito, mentre la carta si soffermano sui commenti, sull’analisi, sull’approfondimento, spiegando il retroscena. È una trasformazione epocale . Ma mi domando che fine farà il giornale locale? Il giornalista non deve diventare un impiegato del computer, deve andare sui fatti, parlare con la gente, guardarla in faccia.


 


Un messaggio che vuole trasmettere ai giovani giornalisti vista la sua enorme esperienza sul campo


Il giornalismo deve essere vissuto con passione, con grande impegno, con grande rispetto della dignità degli altri. Come presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia ho curato moltissimo la scuola di giornalismo Carlo De Martino da dove sono usciti 680 professionisti, persone che abbiamo formato nel rispetto della persona, della verità sostanziale dei fatti e della Costituzione. Questa è una professione intimamente legata ai valori della Costituzione repubblicana.


 


Un consiglio a chi inizia a muovere i suoi primi passi nel settore


Oggi un buon giornalista deve essere preparato, deve avere strumenti culturali in testa per capire quello che accade. Se fai cronaca giudiziaria e non conosci minimamente il diritto penale, civile, le procedure come puoi parlare di giustizia? Se ti occupi di vita pubblica il diritto amministrativo è fondamentale. Inoltre gli archivi elettronici sono immensi, bisogna saper distinguere le notizie dalla fuffa. Abbiamo fatto dei corsi ai giovani praticanti della scuola per diventare cacciatori di notizie su internet. La preparazione è quella che salva, bisogna imparare a pesare i fatti.


In http://noiroma.it/index.php?option=com_content&view=article&id=5888:noi-chefacevamo-giornalismo-senza-internet&catid=37:intervista&Itemid=70


XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX


Franco Abruzzo/50 anni di giornalismo a Milano 


In www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=2861  - Abruzzo-racconta


in www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=7156 – Abruzzo/2


in www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=4156  - Abruzzo/3


in www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=5        – Abruzzo/4/biografia


In www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8335 – Abruzzo/Anm


In www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=9075 -  Piacenza/diritto di cronaca


In www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=9272 – Parma/danno da mass media


in www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=9518 – Lierna12-Roma/Strasburgo


in www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=11109 – vita da cronista/1


In www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=11211 – vita da cronista/2


In www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=9976 – Caso Sallusti/intervista


in www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=6017  - mercato e giornalisti


In www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=10965 - cartastampataresisterà


in www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=11070 – nuova 416


 



GIORNALITI, PROFESSIONE E DEONTOLOGIA


in www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=6199 – Abruzzo/Codice deontologico


in www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=4096 – Abruzzo/le regole


in www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=10144 – Abruzzo/minori


in www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=2074 – Abruzzo/privacy/Codice 1998


in www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=1517 – Abrz/informazione-pubblicità


in www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=1645 – Abrz/immagini raccapriccianti


 


 





Editore/proprietario/direttore: Francesco Abruzzo - via XXIV Maggio 1 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) - telefono-fax 022484456 - cell. 3461454018
---------------------------------
Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.
---------------------------------
Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR) - Anno XV Copyright � 2003

Realizzazione ANT di Piccinno John Malcolm - antconsultant@gmail.com