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La deontologia del giornalista. di Franco Abruzzo già presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia dal 1989 al 2007 °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° INDICE 1. Premessa. Costituzione e legge professionale dei giornalisti tutelando la dignità della persona limitano il diritto di cronaca e di critica. I precetti deontologici. 2. Le carte deontologiche sono norme giuridiche obbligatorie valevoli per gli iscritti all'albo, che integrano il diritto oggettivo ai fini della configurazione dell'illecito disciplinare. 3. La commistione pubblicità/informazione “cancro” del giornalismo. 4. I Consigli dell’Ordine giudici disciplinari rispetto al Codice di procedura penale (e non soltanto rispetto al Codice della privacy). 5. Poteri di vigilanza, le regole e le sanzioni disciplinari. 6. Il procedimento disciplinare (5 gradi di giudizio nell’arco di 7 anni e 6 mesi). 7. Le deliberazioni disciplinari degli Ordini sono pubbliche e divulgabili. 8 Giurisprudenza sulla divulgabilità dei provvedimenti giudiziari e anche amministrativi/disciplinari (emessi da Ordini e Collegi professionali): 9. Sistema radiotelevisivo, cittadini-utenti, giornalisti e principi della Costituzione (nella rielaborazione della Corte costituzionale) in tema di libertà di manifestazione del pensiero. I processi mediatici. 10. CODICE IN MATERIA di rappresentazione delle vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive sottoscritto il 21/5/2009 11. Conclusioni. Le regole ci sono, ma i Consigli dell’Ordine agiscono in … ordine sparso.
Testo in allegato
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