IL SOLE 24 ORE. REFERENDUM: l’accordo Cdr/Editore passa con 131 sì, 65 no, 12 schede bianche e 1 una scheda nulla. Hanno votato 209 redattori su 244. Una maggioranza buona ma al di sotto delle attese, mentre esiste una forte opposizione fatta di giornalisti di 35/40 anni. Gli “anziani” hanno votato in massa a favore. Ora parte il piano: tre prepensionati subito e altri 5 a fine anno. Gli altri 30 nel 2015. Diverso il voto palese del 5 febbraio: un plebiscito per il CdR.
Milano, 13 febbraio 2014. Due giorni (ieri e oggi) di urne aperte a Il Sole 24 Ore per un referendum ritenuto decisivo per il destino dell’accordo tra Cdr ed editore firmato il 31 gennaio scorso. Possiamo così sintetizzare il responso: l’accordo Cdr/Editore è passato con 131 sì, 65 no, 12 schede bianche e 1 una scheda nulla. Hanno votato 209 redattori su 244. Una maggioranza buona ma al di sotto delle attese, mentre esiste una forte opposizione (tra votanti ed astenuti) fatta di un centinaio di giornalisti di 35/40 anni. Gli “anziani” hanno votato in massa a favore, soprattutto nella sede romana. Si può parlare con prudenza di scontro intergenerazionale come avviene in altre realtà editoriali. Ora parte il piano: tre prepensionati subito e altri 5 a fine anno. Gli altri 30 nel 2015. Diverso il voto palese del 5 febbraio in assemblea di redazione: un plebiscito per il CdR. Con il voto segreto ha guadagnato consenso il “partito” di coloro (58 redattori) che chiedevano lo “scorporo” in due parti del referendum: un voto sulla prima parte del documento dedicato ai (38) prepensionamenti e uno sulla seconda parte che prevede l’eliminazione delle “fasce retributive”.
Diversi gli schieramenti manifestatiti con voto palese il 5 febbraio nell’assemblea di redazione (alla quale hanno partecipato 150 redattori circa). In quell’occasione il presidente dell’assemblea ha diramato il seguente comunicato: “L’esito della votazione delle mozioni sul “Verbale di accordo sindacale per lo stato di crisi” sottoscritto dal Cdr e dall’Azienda il 31 gennaio è il seguente:
- Mozione del Comitato di Redazione: voti favorevoli 107 contrari 19 astenuti 2.
- Mozione presentata da Fabio Pavesi: voti favorevoli 16, 1 astenuto.
- Mozione presentata da Micaela Cappellini: voti favorevoli 9, astenuti 1”.
Alla fine della giornata notati i visi scuri dei membri del CdR. Datto comprensibile dopo due giornate di tensioni ed emozioni.
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10.2.2014 - IL SOLE 24 ORE: i 250 redattori voteranno su “tutto” l’accordo firmato il 31 gennaio dal CdR con l’editore. Ritirata la mozione che chiedeva lo “scorporo” in due parti del referendum (previsto per il 12 e 13 febbraio): un voto sulla prima parte del documento dedicato ai (38) prepensionamenti e uno sulla seconda parte che prevede l’eliminazione delle “fasce retributive”. Giovanni Negri (CdR), in particolare, ha definito "drammatica" la situazione dei conti aziendali, spiegando che l'esercizio 2013 si è chiuso con perdite stimate più vicine agli 80 che ai 60 milioni di euro, che la situazione di cassa è pesantissima e che gli stipendi vengono pagati solo grazie alle linee di credito aperte dalle banche. Non sono noti i ricavi delle copie digitali. Sembra previsto un plebiscito a favore dell'intesa, sostenuta da Cdr, azienda e direttore. - /di Francesco M. de Bonis/ - IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13940
6.2.2014 - IL SOLE 24 ORE. L’assemblea approva con voto plebiscitario la mozione del CdR sul “Verbale di accordo sindacale per lo stato di crisi” sottoscritto con l’editore il 31 gennaio. L’accordo (pubblicato in allegato) verrà sottoposto a referendum il 12 e 13 febbraio. Contratti biennali di solidarietà con il taglio del 14% dell’orario. Pensionamenti (ex art 33 Cnlg) e prepensionamenti (ex artt. 35 e 37 della legge 416/1981). 38 redattori in uscita. L’accordo ha anche un capitolo dedicato alla formazione. Verranno predisposti piani di smaltimento delle ferie. Nel periodo di vigenza del protocollo, l’accodo c.d. “fasce retributive” non troverà applicazione. Uscite anche incentivate. IN CODA il testo del precedente accordo 15 ottobre 2013 che disciplina la trasformazione del rapporto di lavoro giornalistico dipendente da articolo 1 ad articolo 2 del Cnlg. "Nel periodo con contratto art. 2 il giornalista verrà assegnato ad un settore del quotidiano di riferimento e sarà dotato di telefono cellulare di servizio e di pc portatile, collegato al sistema editoriale aziendale, per poter lavorare direttamente in rete". di Francesco M. De Bonis - IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13900
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