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INPGI. ADEPP: "Dal Governo espressa la volontà di preservare l’istituto". L’associazione degli enti di previdenza privati esprime soddisfazione per l’esito dell’incontro convocato dal sottosegretario Claudio Durigon al Ministero del Lavoro per discutere sul futuro della Fondazione dei giornalisti. Alberto Oliveti: "Verrà avviato un tavolo a cui prenderanno parte i ministeri del Lavoro e dell’Economia, oltre a rappresentanti dell’Inpgi e dell’Adepp, per esaminare le soluzioni tecniche e la loro percorribilità. Si va verso una soluzione positiva per l’Istituto e per tutti gli iscritti attuali e futuri”. - IN CODA articolo di Federica Micardi/ilsole24ore.

Roma, 22 marzo 2019. - L’associazione degli enti di previdenza privati esprime soddisfazione per l’esito dell’incontro convocato oggi al Ministero del Lavoro per discutere sul futuro dell’Inpgi. “I rappresentanti del governo hanno ridabito di voler mantenere l’autonomia dell’Istituto di previdenza - dichiara il presidente dell’Adepp Alberto Oliveti - Verrà avviato un tavolo a cui prenderanno parte i ministeri del Lavoro e dell’Economia, oltre a rappresentanti dell’Inpgi e dell’Adepp, per esaminare le soluzioni tecniche e la loro percorribilità”. “Ringraziamo il sottosegretario Claudio Durigon per aver convocato la riunione di oggi, che prelude a una soluzione positiva per l’Inpgi e tutti gli iscritti attuali e futuri”. All’incontro odierno erano presenti anche il sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega all’informazione e all’editoria Vito Crimi, il direttore generale per le politiche previdenziali del ministero del Lavoro, Concetta Ferrari, mentre il Ministero dell’Economia era rappresentato dal consigliere giuridico Mauro Nori e dalla Ragioneria generale dello Stato. Le Casse erano rappresentate dal Presidente dell’Adepp Alberto Oliveti, dal presidente di Cassa commercialisti Walter Anedda, in rappresentanza del direttivo, dalla presidente dell’Inpgi Marina Macelloni e dal direttore generale Mimma Iorio. Durante l’incontro, l’Adepp ha anche sottolineato l’importanza di due emendamenti al decreto sulla crescita che prevedono di destinare il 5% degli attivi patrimoniali delle Casse a maggiori prestazioni di welfare e di subordinare il saldo e stralcio dei contributi previdenziali a regolamenti degli Enti sottoposti ad approvazione ministeriale.


(IN http://www.adepp.info/2019/03/inpgiadeppda-governo-volonta-di-preservare-listituto/ )



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Pensioni: Adepp, ok governo, c'è volontà di preservare l'INPGI. Incontro con Durigon oggi su sorti della Cassa dei giornalisti.


(ANSA) - ROMA, 22 marzo 2019. - L'Adepp, Associazione degli enti di previdenza privati, esprime soddisfazione per l'esito dell'incontro convocato oggi al ministero del Lavoro per discutere sul futuro dell'INPGI (Cassa dei giornalisti). "I rappresentanti del governo hanno ribadito di voler mantenere l'autonomia dell'Istituto di previdenza - dichiara il presidente Alberto Oliveti - e verra' avviato un tavolo a cui prenderanno parte i ministeri del Lavoro e dell'Economia, oltre a rappresentanti dell'INPGI e dell'Adepp, per esaminare le soluzioni tecniche e la loro percorribilita'". "Ringraziamo il sottosegretario Claudio Durigon per aver convocato la riunione di oggi, che prelude a una soluzione positiva per l'INPGI e tutti gli iscritti attuali e futuri". All'incontro erano presenti anche il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all'informazione e all'editoria Vito Crimi, il direttore generale per le politiche previdenziali del ministero del Lavoro, Concetta Ferrari, mentre il Ministero dell'Economia era rappresentato dal consigliere giuridico Mauro Nori e dalla Ragioneria generale dello Stato; le Casse erano rappresentate dal presidente dell'Adepp Alberto Oliveti, dal presidente di Cassa commercialisti Walter Anedda, in rappresentanza del direttivo, dalla presidente dell'INPGI Marina Macelloni e dal direttore generale Mimma Iorio. Durante il vertice, recita una nota, "l'Adepp ha anche sottolineato l'importanza di due emendamenti al decreto sulla crescita che prevedono di destinare il 5% degli attivi patrimoniali delle Casse a maggiori prestazioni di welfare e di subordinare il saldo e stralcio dei contributi previdenziali a regolamenti degli Enti sottoposti ad approvazione ministeriale". (ANSA).


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PROFESSIONI - Un tavolo tecnico per salvare l'Inpgi - I ministeri di Economia e Lavoro cercano una via per riportare in bonis l' ente. Parlano Durigon e Crimi.


di Federica Micardi/ilsole24ore


23.3.2019 - I ministeri scendono in campo per risolvere la questione Inpgi. Ieri si è svolto a Roma un incontro voluto dal sottosegretario al ministero del Lavoro, Claudio Durigon.


Tra i presenti, accanto al Lavoro, c' erano il ministero dell' Economia, la Ragioneria generale, il sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega all' Editoria Vito Crimi e, per le casse previdenziali, l' Adepp - l' associazione delle Casse - e l' Inpgi.


La questione Inpgi è tornata alla ribalta dopo che è stato dichiarato inammissibile l' emendamento al decreto previdenza che prevedeva l' iscrizione all' istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani anche dei comunicatori (si veda il Sole 24 Ore del 21 marzo).


L' incontro di ieri, secondo Durigon, è andato «molto bene, abbiamo affrontato diversi temi - racconta - abbiamo previsto la costituzione di una commissione tecnica di Economia e Lavoro che dovrà individuare una cornice che consenta all' ente di risollevarsi dalla situazione di crisi in cui si trova». L' Inpgi sta pagando la crisi dell' editoria e la perdita di oltre 3.600 posti di lavoro in pochi anni. Il bilancio 2018 si è chiuso con un disavanzo corrente di 175 milioni di euro.


«Tra le soluzioni sul tavolo c' è sempre l' allargamento della platea, che però va accompagnata da una ridefinizione di tutto l' asset Inpgi - spiega Durigon -; c' è la volontà di intervenire per trovare una soluzione definitiva così da non dover effettuare altri interventi in futuro, serve quindi un piano economico finanziario sostenibile ed efficace che sia valido per tutti, per questo è importante ci sia una commissione dedicata».


Vito Crimi sottolinea la necessità che l' eventuale allargamento ai comunicatori venga fatto come atto conclusivo di un percorso che affronti la metamorfosi che ha avuto negli anni la professione giornalistica. «L' Inpgi è l' unica cassa di previdenza privata che provvede anche alle Naspi, alla cassa integrazione, agli stati di crisi - spiega - una scelta fatta allora per tutelare l' autonomia della libera informazione, una tutela che non ha giustificazione per i comunicatori, per esempio. Ha senso che io sottragga all' Inps queste tutele, mi chiedo? Lo stato di crisi di un' azienda privata che deve licenziare dei comunicatori lo gestisce l' Inpgi? Sono questioni che vanno risolte prima». Crimi ha anche sottolineato che in passato all' Inpgi è stata molto generosa, e infatti esiste una sostanziale differenza tra le pensioni medie dell' Inpgi, «che sono intorno ai 75mila euro» e quelle dell' Inps «che arrivano a 35mila euro», Crimi aggiunge poi che oggi la situazione si è ribaltata e «le nuove pensioni Inpgi arrivano a circa 23mila euro».


Il presidente Adepp Alberto Oliveti, attraverso un comunicato ha ringraziato «il sottosegretario Claudio Durigon per aver convocato la riunione di oggi, che prelude a una soluzione positiva per l' Inpgi e tutti gli iscritti attuali e futuri». Durante l' incontro, l' Adepp ha anche sottolineato l' importanza di due proposte per il decreto sulla crescita che prevedono di destinare il 5% degli attivi patrimoniali delle Casse a maggiori prestazioni di welfare e di subordinare il saldo e stralcio dei contributi previdenziali a regolamenti degli Enti sottoposti ad approvazione ministeriale.


C' è la volontà di trovare una soluzione in tempi brevi: il primo incontro del tavolo tecnico sarà già la prossima settimana, probabilmente mercoledì.


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22.3.2019 - INPGI. Marina Macelloni: "Pronti a recepire i cambiamenti del mercato del lavoro". Così la presidente dell'Istituto in un'intervista apparsa sulla newsletter dell'Adepp. Frecciata al presidente della Camera, che ha affossato l'emendamento Capitanio. "Fico ha deciso di dichiarare inammissibile l’emendamento per 'estranietà di materia'. Una decisione 'particolare' visto che l’emendamento era inserito dentro un decreto che conteneva norme di tipo previdenziale". - In coda presa di posizione dei "Giornalisti di Pluralismo e Libertà". - TESTO IN https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=26172


 


 


 


 





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