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Fondazione Centro iniziativa giuridica Piero Calamandrei Università degli studi di Bari Bari 4.7.2008-Aula Aldo Moro-Facoltà di Giurisprudenza
Il rapporto tra giustizia e mass media: quali regole per quali soggetti ………………… La deontologia del giornalista. relazione di Franco Abruzzo docente universitario a contratto di “Diritto dell’informazione” °°°°°°°°°°°°°°°°°°° INDICE 1. Premessa. Costituzione e legge professionale dei giornalisti tutelando la dignità della persona limitano il diritto di cronaca e di critica. I precetti deontologici. 2. Le carte deontologiche sono norme giuridiche obbligatorie valevoli per gli iscritti all'albo, che integrano il diritto oggettivo ai fini della configurazione dell'illecito disciplinare. 3. La commistione pubblicità/informazione “cancro” del giornalismo. 4. I Consigli dell’Ordine giudici disciplinari rispetto al Codice di procedura penale (e non soltanto rispetto al Codice della privacy). 5. Poteri di vigilanza, le regole e le sanzioni disciplinari. 6. Il procedimento disciplinare (5 gradi di giudizio nell’arco di 7 anni e 6 mesi). 7. Le deliberazioni disciplinari degli Ordini sono pubbliche e divulgabili. 8 Giurisprudenza sulla divulgabilità dei provvedimenti giudiziari e anche amministrativi/disciplinari ( emessi da Ordini e Collegi professionali): 9. Sistema radiotelevisivo, cittadini-utenti, giornalisti e principi della Costituzione (nella rielaborazione della Corte costituzionale) in tema di libertà di manifestazione del pensiero. I processi mediatici. 10. Conclusioni. Le regole ci sono, ma i Consigli dell’Ordine agiscono in … ordine sparso. Possibile un’organizzazione giuridica diversa della professione. 11. Appendice - AGCOM/DELIBERA N. 13/08/CSP. Atto di indirizzo sulle corrette modalità di rappresentazione dei procedimenti giudiziari nelle trasmissioni radiotelevisive. L’Autorità invita le emittenti, con il concorso dell’Ordine, a redigere un Codice di autoregolamentazione.
Testo in allegato
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