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LIBEROQUOTIDIANO - Intervista alla presidente Inpgi Marina Macelloni - PUR DI NON FINIRE ALL'INPS I GIORNALISTI VENDONO CASA - Più pensionati che contribuenti attivi: l'Istituto di previdenza di categoria costretto a cedere il patrimonio immobiliare per restare autonomo. (Franco Abruzzo, presidente di Unpit: "Ancora una volta Marina Macelloni dimentica che le pensioni Inps, a differenza di quelle Inpgi, sono garantite dallo Stato. In caso di default nel futuro dell'Istituto ci sono commissariamento e liquidazione con le pensioni ridotte allo standard di assegno sociale: 501,89 euro. C'è il diritto alla pensione ma non al quantum dice la Consulta. Serve urgentemente una legge per trasferire l'Inpgi nell'Inps come è avvenuto per Inpdai, Enpals e Inpdap. Gli editori non assumono e le entrate calano, mentre il numero dei pensionati aumenta. Basta con la favola dell'autonomia professionale garantita dall'inpgi. L'autonoia è garantita solo dal rispetto della deontologia fissata per legge come recita l'articolo 1 del Cnlg").

di SERGIO LUCIANO/Liberoquotidiano


20/5/2017 - «Il nostro istituto per pagare gli assegni dei giornalisti in pensione spende di più di quanto incassa dai giornalisti che lavorano ancora. Questa curva, secondo le nostre previsioni, nel 2039, tra 22 anni, si annulla e recupereremo l' equilibrio. Il problema è arrivarci, al 2039. Che è precisamente la nostra sfida». Marina Macelloni è presidente dell' Istituto nazionale previdenza giornalisti, Inpgi, da circa un anno. È una giornalista che di economia sa molto, viene dal Sole 24 Ore dove guidava la redazione finanza e la caporedazione centrale.
L' Inpgi ha 1,8 miliardi di patrimonio. Per arrivare al 2039 finanziando il disavanzo deve essere liquidarlo ad un ritmo non superiore a 80 milioni all' anno. Nel 2014 però il disavanzo è stato è stato di 81 milioni e nel 2015 addirittura 112.
Come farete?
«Le cose stanno così: occorrono all' incirca di 140 milioni all' anno di liquidità, che si genererà da una parte con i contributi e dall' altra con il rendimento del patrimonio comprese le dismissioni».
Ciò che vendete poi, però, non rende più «Quest' anno abbiamo cambiato, dopo decenni, il modello di gestione».
Cioè?
«Investiamo il patrimonio con l' obiettivo di generare la liquidità che serve quando serve. L' obiettivo non è più il rendimento teorico, che poi si trasforma in contante dopo anni, ma la liquidità: un cambiamento fondamentale. Poi faremo la gara per individuare il nuovo gestore del patrimonio. Ci sono molte cose da ottimizzare. Gli investimenti in hedge fund o private equity alla scadenza non verranno rinnovatie dobbiamo limitare l' esposizione sull' azionario.In questo contesto rientra la dismissione parziale del patrimonio immobiliare».
Materia incandescente.
«Lo so, ma inderogabile. Al momento, siamo tra le casse private che hanno la situazione peggiore: abbiamo oltre il 66 per cento del patrimonio in immobili, il che contrasta con l' esigenza di liquidità che richiamavo prima...».


Gli inquilini dovranno rassegnarsi a comprare l' abitazione o cambiare padrone di casa...
«Abbiamo 800 inquilini giornalisti e 59 mila iscritti, che hanno interesse perchè le case vengano vendute a prezzo equo. Sono immobili gestiti da Investire Sgr, di proprietà di Banca Finnat, Beni Stabili e Cariplo. Contro l' aggiudicazione, avventa con gara europea non c' è stato alcun ricorso.
Inoltre, c' è un decreto del ministero dell' Economia ormai imminente che limita al 30% per tutte le casse previdenziali la percentuale di patrimonio investita in immobili. Ci saranno dieci anni per vendere la parte eccedente».
Torniamo alla traversata nel deserto da qui al 2039. Siamo sicuri che sarà possibile, nonostante la crisi, finanziare le pensioni in essere e quelle future?
«In questo momento sono in lista d' attesa altri 200 prepensionamenti. Le aziende editoriali pensano di risolvere i problemi espellendo dipendenti. Voglio pensare che non andrà sempre tutto così male. Sarebbe l' estinzione della categoria».
Non potreste parlarne seriamente con la Federazione degli editori dei giornali, la Fieg?
«Siamo in contatto costante. La Fieg concorda che l'occupazione va rilanciata, ma per ora i suoi iscritti non hanno piani di sviluppo, salvo rare eccezioni. La Fnsi, sindacato dei giornalisti è concentrato sugli stati di crisi, e i prepensionamenti sono il modoper risolverli. I costi però si scaricano qui. Il governo dovrebbe stanziare altri 45 milioni per chiudere la lista d' attesa dei prepensionamenti. Per l' Inpgi significa perdere tre contribuenti con 100 mila euro di reddito su cui pagavano i contributi e recuperarne uno solo con 25 mila euro! Le novità positive introdotte dal recente decreto sugli ammortizzatori sociali sono rinviate al 2018».
E allora?
«Recuperiamo contributi regolarizzando tutto il lavoro giornalistico: uffici stampa, web, attività editoriali varie. Recentemente è venuto da me un giovane collega di Report. Mi ha intervistato per una delle trasmissioni più seguite della Rai. Mi ha detto di essere pagato a partita Iva».
A questo punto perchè non chiedete al governo di assorbire l'Inpgi nell' Inps, come reclamano molti pensionati?
«Premetto che confluire nell' Inps significherebbe rinunciare all'autonomia dell' Istituto. Secondo me una soluzione inappropriata. Per il bene del Paese e della categoria è utile che l'istituto si mantenga autonomo. Dalla libertà economica nasce quella politica, etica e morale. Tutti noi giornalisti dovremmo avere questa preoccupazione. C' è invece un pensiero trasversale che dice: perchè rischiare? Andiamo tutti all' Inps. I sostenitori più convinti sono i pensionati. Pensano così di salvaguardare i diritti acquisiti e rifiutano anche il contributo di solidarietà. Un atteggiamento poco lungimirante. La gestione del patrimonio oggi la facciamo meglio con la libertà dei privati».
Si spieghi meglio...
«Il nostro rapporto tra iscritti e pensionati nel 2016 e di 1,7 attivi per ogni pensionato. Era 1,8 nel 2015. Quindi peggiora. Ma quello dell' Inps è di 1,2. e il suo patrimonio è negativo già oggi! Come si legge nell' ultimo rapporto di Itinerari Previdenziali il disavanzo del sistema Inps oggi assorbe il 68,3% dell' intero debito pubblico italiano»



E allora?
«Come le dicevo: gestiremo meglio il patrimonio, faremo tutto il possibile per mettere in sicurezza i conti, raffreddare le uscite, acquisire nuova base contributiva. Certo, potremmo girare all' Inps gli ammortizzatori sociali: ma non sarò io a proporlo, sono un pilastro della difesa dell' autonomia di una categoria cruciale per la democrazia».
Ma quanti sono, ad oggi, quelli che versano contributi all' Inpgi?
«Abbiamo 35 mila iscritti alla gestione principale, l' Inpgi 1, ma i rapporti di lavoro attivi sono 16 mila. Poi ci sono 42 mila iscritti alla gestione separata, non tutti contribuenti attivi. Il reddito medio degli iscritti all' Inpgi 2 è di 8000 euro per i co.co.co e di 12 mila per i liberi professionisti. Invece nella gestione principale è il reddito medio è 60 mila e la pensione media è 65 mila È su quest' ultima voce che contiamo per quel riequilibrio del 2039: l' attuale assetto normativo previdenziale è appena entrato in vigore, e dispiegherà i suoi effetti tra vent' anni». Abbiamo 800 inquilini e 59 mila iscritti. È ovvio a chii dare la priorità.


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2.5.2017 - TAGLIO DELLE PRESTAZIONI EROGATE DAGLI ENTI PREVIDENZIALI PRIVATIZZATI. IMPORTANTE ORDINANZA DELLA CASSAZIONE CIVILE (N. 7568 DEL 23/03/2017). DICHIARATA L'ILLEGITTIMITÀ DEL PRELIEVO SUL TRATTAMENTO PENSIONISTICO, OPERATO PER VIA AMMINISTRATIVA DALLA CASSA NAZIONALE DL PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI. UN MONITO PER L'INPGI: IL MINISTERO DEL LAVORO DOVREBBE ORA RIESAMINARE IN AUTOTUTELA E CONSEGUENTEMENTE PROCEDERE ALL'ANNULLAMENTO D'UFFICIO DEL CONTRIBUTO STRAORDINARIO SUGLI ASSEGNI DEI GIORNALISTI IMPOSTO CON LA NOTA 36/1945 del 20/2/2017 (che ha recepito la delibera Inpgi 63/2016). - Lo Stato di diritto nell'Italia unita. Legge 2248/1865-Tabella E/Articolo 4: "L'atto amministrativo non potrà essere revocato o modificato se non sovra ricorso alle competenti autorità amministrative, le quali si conformeranno al giudicato dei Tribunali in quanto riguarda il caso deciso".  - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23231



18.5.2017 - ASR sulla nuova legge per l'editoria: dal Gabinetto Gentiloni risposte insufficienti per la crisi in atto. Il principio base sul quale ha lavorato il Governo è questo: l'editoria non deve godere di particolari privilegi rispetto al sistema generale. Non deve avere norme di favore su ammortizzatori, prepensionamenti e pensioni.  Si alla mobilitazione della categoria. (1. Pierluca Danzi e Spartaco Ense pongono  una domanda inquietante: "Incombe la profezia di Philipp Meyer: nel 2043 sarà venduta l'ultima copia di un giornale cartaceo. Ma l'Inpgi dice che nel 2039 ci sarà la svolta positiva per il bilancio dell'Istituto. Lo assicura l'attuario. Dobbiamo crederci o è più prudente chiedere subito il passaggio all'Inps?".).  - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23346


27.4.2017 - PENSIONI. Dal 1° gennaio 2017 all'Inpgi si applica il metodo di calcolo contributivo. L'Istituto è tenuto a questo punto ad applicare le regole Inps?  I vertici dell'ente finalmente parlino e dicano quel che sanno. Per capire leggiamo quel che succede all'Inps: qui in ogni caso, l’importo complessivo del trattamento pensionistico non può eccedere quello che sarebbe stato liquidato con l’applicazione del metodo retributivo.  Penalizzati i lavoratori con retribuzioni superiori ai 46mila euro. Tempi bui per magistrati, avvocati dello stato, professori universitari, dirigenti, e alte cariche dello Stato che lasciano il servizio ad età avanzate con retribuzioni nell'ordine dei 100mila euro lordi annui. Domani toccherà anche ai giornalisti?  - Lo Stato di diritto nell'Italia unita. Legge 2248/1865-Tabella E/Articolo 4: "L'atto amministrativo non potrà essere revocato o modificato se non sovra ricorso alle competenti autorità amministrative, le quali si conformeranno al giudicato dei Tribunali in quanto riguarda il caso deciso".   - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23202 









20.4.2017 - INPGI, approvati i bilanci consuntivi 2016 della Gestione sostitutiva dell'Inps) e della Gestione separata. Disavanzo della gestione previdenziale principale pari a 114,3 milioni; il numero dei giornalisti  attivi registra una diminuzione di ulteriori 802 unità, che porta il numero totale degli stessi sotto i 16 mila; il bilancio contabile chiude con un utile di gestione di 9,4 milioni di euro (grazie alle plusvalenze immobiliari per 81,7 mln, ndr). "I numeri nel bilancio dell'lnpgi - ha commentato la Presidente Marina Macelloni - testimoniano anche quest'anno la profondità della crisi dell'editoria".  - di Inpgi.it - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23159 









21.2.2017 - INPGI/I Ministeri vigilanti approvano la riforma, il passaggio al  sistema di calcolo contributivo  e il provvedimento che introduce per via amministrativa e per tre anni il contributo di solidarietà sulle pensioni superiori ai 38mila euro. FRANCO ABRUZZO (PRESIDENTE DI UNPIT): "I vertici dell'Istituto festeggiano, ma c'è poco da festeggiare da parte di chi ha 30-40-50 anni. L'assegno si allontana, mentre la situazione finanziaria dell'ente resta fortemente critica tra aumento del numero dei pensionati e calo dei redattori che versano i contributi. Una forbice che stritola la Fondazione. Quest'anno dovranno essere smobilitati titoli per 150 milioni per fronteggiare le esigenze di cassa, mentre la dismissione degli immobili è ferma. Il quadro era e resta fosco. Senza pensione giornalisti e giornaliste che, a seguito della cessazione del rapporto di lavoro, sono stati ammessi alla prosecuzione volontaria della contribuzione oppure dipendenti da aziende in stato crisi ovvero disoccupati per cessazione del  rapporto di lavoro da aziende in crisi. Inpgi come l'Inps in tema di adeguamento dell'età pensionabile alla speranza di vita. Solo le pensioni Inps sono garantite dallo Stato".  In allegato la riforma punto per punto spiegata da Mimma Iorio (dg dell'ente). - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=22731 









20.4.2017 - INPGI, NEL BILANCIO 2016 NUOVO TONFO: 100 INCASSA E 127 PAGA. Squilibrio della gestione previdenziale: risultato negativo per 114,28 milioni con un peggioramento di 2,34 milioni rispetto a – 111,94 milioni del 2015. Le plusvalenze di carta (81,7 mln) salvano il bilancio contabile che chiude con un “avanzo di gestione” di 9,41 milioni. Le plusvalenze d carta legate alla rivalutaZione degli immobili. INCHIESTA/1 - di Gianni Dragoni/consigliere generale Inpgi - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23158 









21.4.2017 - INPGI, FABBISOGNO DI 150 MILIONI NEL 2017. IL PATRIMONIO LIQUIDO SCENDE A 500. Quanto durerà questo patrimonio? Al ritmo di erosione attuale il patrimonio liquido si esaurirebbe prima di quattro anni. INCHIESTA/2 - di Gianni Dragoni * - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=23176









 






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