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RCS PERIODICI: siglati a Roma tre verbali di accordo con l’aggiunta di una dichiarazione dell’editore favorevole alla sospensiva dell’esclusiva nelle giornate di mancata prestazione per effetto del contratto di solidarietà difensiva (della durata di due anni e che coinvolge 143 giornalisti). 72 esuberi. Confermato il trattamento di 24 mensilità lorde per l'incentivazione all'esodo. Le intese operative da lunedì 17, giorno in cui si riunirà l’assemblea di redazione. Torneranno al lavoro nelle Uor nello stesso giorno i 34 redattori in Cigs. 5 redattori del Mondo verranno assegnati nei prossimi mesi al Corriere della Sera. Contratti di solidarietà con il taglio del 30% dell’orario (perdita del 9% dello stipendio). Confermati i progetti relativi a una pubblicazione sulla casa e uno di carattere economico (al posto del Mondo). Protestano i redattori di Oggi che si sono autoesclusi dalla trattativa finale e che chiedono che i sacrifici siano fatti anche dai redattori dei quotidiani del Gruppo. I pdf dei 4 documenti sono in allegato. Tutta la storia dei periodici dal luglio 2013 ad oggi è in coda.

Roma, 14 febbraio 2014. Con uno scarno messaggio, Il Cdr dei periodici Rcs ha annunciato  oggi pomeriggio ai colleghi che l’accordo (siglato il 3  e approvato il 4 febbraio, il testo è in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13897) era stato firmato. L’accordo (in verità sono 4 documenti)   lunedì 17 sarà sottoposto all’esame dell’assemblea di redazione. Questo il testo del messaggio: “Care colleghe e cari colleghi, oggi pomeriggio nella sede Fieg di Roma è stato firmato l'accordo per la gestione degli esuberi dei Periodici di Rcs Mediagroup. L'intesa segue l'impianto e le linee contenute nel Verbale di incontro siglato il 3 febbraio scorso e approvato a grande maggioranza dall'assemblea del 4 febbraio, oltre a recepire le istanze espresse nel corso della stessa assemblea. Il piano biennale sarà operativo a partire da lunedì 17 febbraio, con il rientro in attività di tutti i colleghi attualmente in cigs e la partenza effettiva delle Uor. Il Cdr convoca l'assemblea generale dei giornalisti dei Periodici di Rcs per l'illustrazione delle intese per lunedì 17 febbraio, alle ore 10,30, nei locali della mensa. Il Cdr ha al momento esclusivamente copia cartacea dei testi dell'accordo, che verranno inviati in pdf a tutti i colleghi entro domani mattina. Un saluto, Il Cdr dei Periodici Rcs”.  L’accordo è formato da tre verbali (nazionale, aziendale e solidarietà) con l’aggiunta di una dichiarazione dell’editore favorevole alla sospensiva dell’esclusiva nelle giornate di mancata prestazione per effetto del contratto di solidarietà difensiva (della durata di due anni e che coinvolge 143 giornalisti). Sono 72 gli esuberi (di cui 15 prepensionabili). Confermato il trattamento di 24 mensilità lorde per l'incentivazione all'esodo.   Le intese saranno operative da lunedì 17, giorno in cui. Come riferito, si riunirà l’assemblea di redazione. Torneranno al lavoro nelle Uor  nello stesso giorno i 34 redattori in Cigs. 5 redattori del Mondo verranno assegnati nei prossimi mesi al Corriere della Sera. Il contratto di solidarietà difensiva prevede il taglio del 30% dell’orario (cin la perdita del 9% dello stipendio). Protestano, come si legge qui sotto,  i redattori di Oggi che si sono autoesclusi dalla trattativa finale e che chiedono che i sacrifici siano fatti anche dai redattori dei quotidiani del Gruppo. I pdf dei 4 documenti sono in allegato.


“CdR dei periodici è illegittimo. Fermare la trattativa”. Documento dai giornalisti di Oggi dopo il ritiro del loro rappresentante dalla trattativa. - Stato di solidarietà, la trattativa aperta ieri nella sede Fieg di Roma continua. E c¹è un punto che è bene evidenziare da subito: qualsiasi cosa debba uscire dal confronto azienda sindacato, è stata decisa e approvata in assenza dei rappresentanti di Oggi. Ovvero del più importante settimanale di attualità del gruppo, con un piano di sviluppo del sito, che a detta dell’azienda rappresenta uno dei pilastri della strategia di RCS sull’online. È tutto successo nelle battute iniziali, quando da parte della FNSI è stata respinta la richiesta di mettere a verbale un documento che la redazione di Oggi aveva approvato in mattinata.Confermando la massima solidarietà verso i colleghi genericamente definiti "in esubero", la disponibilità a ogni forma di sostegno volta a garantire la conservazione dei posti di lavoro e la tutela della professionalità di ciascun collega, in esubero o ancora in organico, confermando l'adesione di massima ad un accordo sostenibile, i giornalisti di Oggi ponevano una serie di riserve sulla conduzione delle trattative. In primo luogo volevano segnalare la mancata legittimazione di una parte delle rappresentanze sindacali e dall’altra segnalavano l’imprescindibile esigenza di allargare la trattativa ai colleghi dei quotidiani, i quali - lo ricordiamo per l’ennesima volta - sono giornalisti come noi, come noi fanno parte di un’unica Mediagroup e oltretutto vengono ripetutamente richiamati nei meccanismi di funzionamento del piano, dal ricorso alle UOR e al rilancio del Mondo. Non c¹è stato nulla da fare. Daniela Stigliano, vice segretario FNSI, ha escluso a priori la possibilità da parte della redazione di Oggi di intervenire nella trattativa con la verbalizzazione di un documento. Il segretario nazionale Franco Siddi ha avuto se non altro la cortesia di leggere il documento, ma ha ribadito il no alla verbalizzazione. Di fronte a questo atteggiamento da parte della Federazione, il rappresentante di Oggi non ha avuto scelta. Ha chiesto di verbalizzare che in conseguenza del rifiuto di mettere agli atti un documento approvato dalla redazione, lasciava il tavolo. E così è stato. Sul tavolo, in compenso, è rimasto il nostro documento. Che non è stato messo a verbale, ma di fronte alla gravità di quanto sta accadendo è bene che sia noto a tutti. Eccolo: “Confermando la volontà di partecipare ad accordi di solidarietà per i colleghi delle testate chiuse, i giornalisti di Oggi chiedono l'adozione di strumenti sostenibili per la qualità dei giornali, la professionalità dei singoli e delle redazioni, la conservazione definitiva dei posti di lavoro, e chiedono un’immediata sospensione delle trattative, sulla base  di quanto segue:


1. L’accordo in esame al tavolo FIEG-FNSI manca a nostro avviso di validità, essendo stato concordato da un CdR che riteniamo illegittimo. Il CdR periodici, per sua stessa ammissione, necessita di reintegrazione. Le elezioni organizzate nel dicembre scorso per integrare i membri decaduti, infatti, non hanno raggiunto il quorum. Se è vero che in difetto di reintegrazione il CdR rimane in carica e mantiene la sua legittimità (ex art.21 dello Statuto) è anche vero che in occasione di eventi come la conclusione di un accordo di solidarietà si rende necessaria la completezza dell'organismo. Organismo che è stato di fatto sfiduciato dai giornalisti che non hanno ritenuto di dover procedere alla sua reintegrazione, facendo mancare il numero legale per l’elezione e richiedendo implicitamente così il rinnovo degli organi.



2. Riteniamo che l'accordo sulla solidarietà non possa riguardare solo RCS periodici: essendo RCS Mediagroup un’unica società il contratto di solidarietà deve essere applicato a tutti i giornalisti RCS. Ne consegue che il CdR Periodici, a nostro avviso, non è legittimato a sottoscrivere l'accordo di solidarietà che ponga gli esuberi a carico esclusivo dei giornalisti periodici.



3. La prova della bontà di quanto sosteniamo sta nel terzo profilo d’illegittimità dell'accordo sindacale, nel quale si dispone che le UOR costituite da giornalisti dei Periodici siano a disposizione anche di RCS quotidiani. Nell'accordo presentato all¹assemblea generale da Daniela Stigliano e dal CdR il 4 febbraio scorso è previsto che i giornalisti del Mondo vengano assorbiti dal Corriere della Sera. E' di tutta evidenza che un accordo che coinvolge anche la quotidiani debba essere sottoscritto anche dal CdR del Corriere (che ha invece affermato la sua contrarietà a quanto previsto dal piano FNSI).



4. Si chiede pertanto che, prima di assumere ogni decisione circa la gestione degli esuberi e il contratto di solidarietà, premesso quanto già assunto al primo punto circa la illegittimità dell'attuale CdR, venga organizzata una assemblea generale congiunta dei corpi redazionali delle divisioni e da una riunione congiunta dei CdR, così come espressamente previsto dallo Statuto. I giornalisti di Oggi”





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Tutte le più recenti vicende del Gruppo Rcs-Corriere della Sera sono in     http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=6129





2.1.2014 - Rcs rivede il futuro dei periodici - Piano per solidarietà+prepensionamenti e giornalisti in esubero organizzati in unità redazionali (Uor). Verso una decina di prepensionamenti e verso contratti di solidarietà per 165 redattori (compresi i 37 oggi in Cigs) con il taglio dell’orario del 30% (e conseguente riduzione dello stipendio del 9% circa grazie agli interventi di copertura  del taglio del reddito  da parte dell’Inpgi per il 60% e dello Stato per il 10%). /di Marco A. Capisani-ItaliaOggi 1/2/2014/ IN   http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13872



4.2.2014 - RCS PERIODICI: l’assemblea di redazione (con 103 sì, 2 no e 15 astenuti) ha approvato il verbale 3 febbraio 2014 (il testo è qui sotto) che è una “bozza” con tutti i vincoli tecnico/contrattuali che sarà trasformato in accordo nazionale entro il 15 febbraio. Così i 37 redattori oggi in CIGS saranno recuperati con contratti (biennali) di solidarietà con gli alti 128 redattori del Gruppo (salvo i prepensionabili) e collocati nelle Uor. Taglio dell’orario del 30% (con una perdita reale del 9% dello stipendio). I prepensionamenti limitati a 10-15 unità. – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13893


13.2.2014 - LA FORTEZZA CORSERA ALZA LE BARRICATE CONTRO I  GIORNALISTI  DEI PERIODICI. IL SINDACATO ACCETTA LE  DISCRIMINAZIONI? Trattative in corso a Roma per concludere sullo stato di crisi di via Rizzoli. La firma prevista entro le 24 del 14/2 al Ministero Lavoro e politiche sociali, ma le difficoltà non mancano. PERIODICI RCS/Monito dei giornalisti del Corriere della Sera alla Fnsi: “Sulle assunzioni la precedenza spetta ai nostri ‘precari storici’ e alla stabilizzazione di 15 contratti, poi verrà il via libera all’ingresso dei redattori del Mondo in via Solferino per lavorare a un nuovo progetto economia: gli eventuali inserimenti nella pianta organica potranno avvenire solo dopo il 1° novembre 2015 e alle condizioni previste da tutti gli accordi del Corriere. I nuovi ingressi dovranno essere configurati come nuove assunzioni e non potranno avvenire con "trascinamento" delle pregresse anzianità o di precedenti patti di secondo livello. I singoli colleghi delle Uor potranno effettuare soltanto sostituzioni per maternità, malattia, ferie o iniziative speciali”. Il Corriere della Sera "dovrà mantenere la sua unità e identità professionale, culturale e sindacale". Ma i redattori di via Rizzoli e quelli di via Solferino non fanno parte della stessa società e non sono stati assunti dallo stesso editore? E allora perché creare una maginot tra le due redazioni? Una dichiarazione che contiene aspetti anticostituzionali e illegittimi. La fortezza Corriere della Sera non è un ghetto. –IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13958



16.7.2013 - RCS PERIODICI: siglati un accordo in sede aziendale e uno in sede Fieg. Gli esuberi  sono 98 (di cui 52 in forza alle testate no core  messi in ferie fino al 31 luglio e collocati in Cigs a zero ore dal 1° agosto e fino al 15 febbraio 2014 il cui assegno sarà integrato da Rcs fino a garantire a tutti per l'intero periodo oltre la metà dello stipendio netto attuale). Fra i 98 figurano anche i 27 giornalisti che, invece, passeranno alla Prs. Le eccedenze saranno gestite anche con il blocco delle assunzioni. Per le esigenze di integrazioni temporanee di organico che si renderanno necessarie, per ragioni sostitutive o iniziative speciali o progettuali, presso le testate di  RCS Mediagroup e/o testate edite da Società controllate, l'Azienda utilizzerà, comunque nel rispetto dell'art. 6 del Cnlg, i giornalisti in cigs. Al termine di tali impieghi il giornalista verrà ricollocato in cigs. Qualora si verificassero esigenze collegate a nuove iniziative editoriali multimediali, piani formativi generali e/o evoluzioni del sistema editoriale integrato l'azienda coinvolgerà anche i giornalisti collocati in dgs a zero ore. A metà febbraio 2014, quando lo stato di crisi in corso sarà terminato, azienda e sindacato dovranno concordare un nuovo piano di interventi, nella direzione di una condivisione dei sacrifici tra tutti i giornalisti, con forme di rotazione o, meglio, di solidarietà.  Gli accordi spiegati punto per punto. – IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12550







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