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EDITORIA. PELUFFO:
SBLOCCATI ALTRI
50 MLN PER
UN TOTALE DI 120.
Siddi chiede un iter veloce
per l'equo compenso

Roma, 06/03/2012.  E’ di 120 milioni di euro lo stanziamento complessivo per i contributi diretti all’editoria. Ne ha dato notizia il sottosegretario all’Editoria Paolo Peluffo, rispondendo a un’interrogazione di Beppe Giulietti in commissione Cultura alla Camera. I 47 milioni fissati nel bilancio di previsione della presidenza del Consiglio per il 2012 a febbraio sono diventati 70 milioni. “A tale importo sono state aggiunte in data odierna risorse destinate all’editoria” per “un ammontare di ulteriori 50 milioni di euro”. Il decreto relativo “e’ in corso di perfezionamento”, ha aggiunto il sottosegretario. Nel corso della seduta della commissione, Peluffo ha anche preannunciato che entro marzo sara’ varato il primo provvedimento ponte per il 2013-2014 sulla misura dei contributi e le modalita’ di erogazione. Il governo, poi, approvera’ un disegno di legge per la riforma complessiva del settore che dovrebbe entrare a regime nel 2014. Dal canto suo, Giulietti ha preso atto dello “sforzo apprezzabile” fatto dall’esecutivo per rimpinguare il fondo per l’editoria, ma si tratta comunque di un passo “insufficiente”. La riforma, ha sottolineato, “non e’ piu’ rinviabile. Per questo diversi parlamentari presenteranno proprie proposte di legge per accelerare il percorso. Personalmente, lo faro’ a nome di art. 21″. Con l’occasione, poi, Giulietti ha chiesto a Peluffo di sollecitare il parere favorevole dell’esecutivo alla sede legislativa per la proposta sull’equo compenso dei giornalisti, “pratica da due mesi sul tavolo dell’esecutivo”. (AGI)


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SIDDI (FNSI): SU EQUO COMPENSO RIPRENDA l’ITER del PARLAMENTO


 


Roma, 6 marzo 2012. «La legge sull'equo compenso dei giornalisti freelance riprenda al più presto il suo corso parlamentare in sede legislativa». Lo chiede il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, secondo cui il provvedimento dev'essere uno degli elementi del più ampio processo di riforma dell'editoria a garanzia del pluralismo dell'informazione, dello sviluppo e dell'occupazione professionale regolare, sia nel caso dei giornalisti dipendenti sia di quelli freelance. “Il richiamo dell'onorevole Beppe Giulietti al Governo, nel corso dell'audizione del Sottosegretario Peluffo in Commissione Cultura della Camera - fa notare Siddi- ha riportato alla luce un progetto di legge che pareva caduto nel dimenticatoio. Da due mesi il testo è all'esame del Governo perchè dia il suo parere definitivo. L'ampio consenso che si era registrato per una trattazione già in commissione in sede legislativa aveva già prodotto un primo sì dal precedente Governo. Ora è essenziale quello definitivo del Governo Monti, dal quale si attende un atto coerente con le dichiarazioni a sostegno del lavoro oggi contrattualmente più debole”. Per i giornalisti chiamati a prestazioni da lavoro autonomo, sottolinea Siddi, “l'equo compenso è una misura indispensabile per introdurre nel settore misure di giustizia retributiva e leale competizione nonchè condizioni di libertà e indipendenza professionale. Freelance malpagati o costretti alla paura di perdere anche piccole collaborazioni rischiano di vivere sotto pressioni ingiuste scorrette; vere e proprie condizioni di illibertà a cui deve porre riparo la legge e su cui le parti sociali sono abilitate e chiamate a fare la loro parte anche in materia di disciplina collettiva del lavoro giornalistico”. (ANSA).


 


 


 


 





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