Edisport: la Cigs
allungata
da 12 a 24 mesi.
Proseguirà nel 2012?
Milano, 3 febbraio 2011. Edisport ha firmato in Lombarda un documento che concede un altro anno di Cigs. Così i mesi di Cigs diventano 24. Il Cdr è stato completamente assente dal punto di vista del contributo di idee e di analisi: è stato informato dell'incontro in Lombarda giusto per firmare. Ecco i punti salienti dell’intesa:
1) La prosecuzione della Cigs riguarda tutto il 2011. La prima concessione del trattamento di Cigs abbraccia il periodo dal 25/01/2010 al 22/01/2011
2) la proprietà ha comunicato al Cdr che il 2009 si era chiuso con una perdita di 1,2 milioni di euro
3) Il 2010 - sempre secondo quanto asserito dalla proprietà - avrebbe registrato una perdita di soli 150mila euro (Fatturato a 25 milioni di ricavi di cui circa 12,5 derivanti dalla pubblicità come da intervista su Daily Media del 4/11/2010)
4) Eppure, al momento della firma per il rinnovo dello stato di Cigs, Edisport ha dichiarato alla Lombarda la possibilità che a fine 2011 ci possano essere altri esuberi per 7 o 8 unità
5) La Lombarda ha detto che potrebbe concedere la Cigs anche nel 2012 purché “Edisport non licenzi”.
6) La Lombarda ha trattato direttamente con l'Edisport.
Altre su Edisport:
7) a gennaio ha chiuso il mensile Superwheel (dedicato alle moto più sportive e acquistato dalla Edisport poco prima dell'inizio della crisi)
8) i due giornalisti presenti nella rivista (un redattore e un direttore) sono stati riassorbiti in Motociclismo
8) Alberto Motti (inizialmente redattore di Automobilismo, successivamente impiegato sia su Automobilismo sia su Motociclismo) è stato inserito in pianta stabile nel team di Motociclismo.
Questa mattina i dirigenti sindacali regionali non hanno riferito alcunché su questa firma al Consiglio direttivo della Lombarda. Perché?
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EDISPORT EDITORIALE.
Eletto il CdR.
E’ il secondo nella
storia dell’azienda,
che ha chiesto la Cigs
per ventiquattro mesi
(ottenendola per 12).
Milano, 3 febbraio 2010. 16 anni dopo il primo tentativo di formare una rappresentanza sindacale, l’Edisport Editoriale ha di nuovo il suo Comitato di redazione (Cdr). Sono stati votati Christian Cavaciuti, di Motociclismo/Automobilismo; Lorenzo Franzetti, di Ciclismo e Sebastiano Salvetti, di Automobilismo. Alla votazione, hanno partecipato 33 giornalisti su 37. Qualcuno era assente per malattia, oppure a casa, come previsto dai contratti di solidarietà, che prevedono il taglio di alcune giornate di lavoro al mese. L’azienda ha chiesto la “cassa integrazione straordinaria per 24 mesi”, mentre nel luglio dello scorso anno ha licenziato in tronco tre giornalisti e lasciato a casa quattro giornalisti collaboratori parasubordinati per contenere i costi. La prima concessione del trattamento di Cigs abbraccia il periodo dal 25/01/2010 al 22/01/2011
Fino a questo momento unici interlocutori della casa editrice sono stati l’Associazione lombarda giornalisti, rappresentata dal suo presidente Giovanni Negri, e il vicesegretario nazionale della FNSI, Daniela Stigliano. Quanto ai giornalisti licenziati, patrocinati dallo Studio Legale Fezzi, la parola è passata ai giudici del lavoro.
“In questa fase di crisi - spiega uno dei neo Cdr eletti - crediamo sia giusto organizzare formalmente una rappresentanza di giornalisti per dialogare direttamente con la proprietà. Siamo giunti a questa decisione dopo un lungo dialogo tra i colleghi e senza ancora avere chiaro perché ci siamo persi dei colleghi per strada dall’oggi al domani”.
Quali sono i vostri obiettivi? “Dialogare con la proprietà: non abbiamo alcun tipo di rivendicazione o richiesta. Vogliamo semplicemente dare prova concreta della nostra esistenza e affrontare la crisi con più elementi di conoscenza. Partiremo dai fondamentali: capire come uscire insieme dalla crisi, ognuno consapevole dei propri ruoli”.
Per rendere chiaro che il nuovo Cdr è espressione della maggioranza dei colleghi, oggi è stato consegnato in Associazione lombarda giornalisti un manifesto sottoscritto dalla maggioranza dei redattori che esprimono il loro appoggio al nuovo Cdr.
L’Edisport Editoriale vanta al momento un organico di oltre 130 persone, di cui 37 giornalisti. Pubblica diversi periodici: Motociclismo, fondato nel 1914, Automobilismo, Vela e Motore, Armi e Tiro, Il Tennis italiano, Automobilismo d’epoca.
ELEZIONE COMITATO DI REDAZIONE EDISPORT EDITORIALE
Aventi diritto al voto 37
Votanti 33
Schede valide 33
Schede bianche 00
Schede nulle 00
GIORNALISTI ELETTI
Lorenzo Franzetti (Ciclismo) 24 preferenze
Sebastiano Salvetti (Automobilismo) 18 preferenze
Christian Cavaciuti (Motociclismo) 16 preferenze
GIORNALISTI CHE NON HANNO RAGGIUNTO IL QUORUM
Nicolò Codognola (Motociclismo) 03 preferenze
Fabio Meloni (Motociclismo) 01 preferenze
Pero, 02.02.2010
Il presidente del seggio elettorale
Giulio Orlandini
Il segretario del seggio elettorale
Ruggero Pettinelli
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Testo in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=4261
EDISPORT EDITORIALE
dopo i licenziamenti
chiede lo stato di crisi
(della durata di 24 mesi)
e propone per i suoi
37 giornalisti (direttori
inclusi?) il taglio dell’orario
per 6/8 giornate al mese.
Milano, 20 dicembre 2009. La società Edisport Editoriale SpA in data 9 dicembre ha attivato la procedura prevista dall’allegato D del CNL giornalistico in vista dell’utilizzo “della cassa integrazione straordinaria della durata di 24 mesi” e, dopo il licenziamento di quattro redattori e di tre collaboratori parasubordinati, ha proposto al sindacato (Alg e Fnsi) per i suoi 37 giornalisti (direttori inclusi?) il taglio dell’orario per 6/8 giornate al mese. Per i licenziamenti sono in corso cause davanti al Tribunale del Lavoro di Milano. Secondo i legali del sindacato ci troviamo di fronte a un caso plateale di licenziamenti collettivi con la conseguenza dell’applicazione della legge 223/1991, ma la proceduta, prevista dall’articolo 4 della legge citata, non è stata attivata.
Edisport Editoriale – che ha attualmente 138 dipendenti di cui 35 giornalisti - pubblica 13 mensili e altre tre riviste con periodicità diversa tra cui testate storiche e note come Motociclismo, Automobilismo, Vela e Motori, Armi e Tiro, Il Tennis italiano, Automobilismo d’epoca. Lo stato di crisi è stato dichiarato anche per una società partecipata, la Edi Moto srl, che edita due riviste periodiche (“Women on bikes” e “Superwheels”) e che ha alle dipendenze due giornalisti (che sono, quindi, in tutto 37).
Secondo Edisport Editoriale, la riduzione dell’organico (7 giornalisti), delle collaborazioni, delle trasferte e della foliazione dei giornali non è stata “sufficiente” a contenere i costi. In sostanza la società denuncia un calo sensibile delle entrate pubblicitarie (tra il 15 e l’80%) e diffusionali (media del 20%). La richiesta di cassa integrazione speciale è stata avanzata anche per i 32 impiegati editoriali. Le prospettive per il 2010 creano allarme (il calo della pubblicità è stimata nel 30%). L’esercizio 2009 potrebbe chiudersi con un “rosso” di circa 2 milioni di euro, mentre i bilanci 2007 e 2008 hanno fatto registrare un modesto attivo. Il capitale sociale della società è di 2 milioni e 100mila euro. Lo strumento dei contratti di solidarietà è la via che la società ha scelto per fronteggiare la crisi. L’azienda chiede ai dipendenti un sacrificio equamente distribuito “per dar modo alla struttura di uscire dalla crisi”. La scelta del taglio dell’orario non deve essere inteso come l’anticamera di licenziamenti, ma punta, invece, a rafforzare la coesione del collettivo redazionale, non prevedendo penalizzazioni ad personam. Scartata, quindi, la strada di altri licenziamenti. Non si comprende, però, perché questa linea prudente non sia stata garantita anche ai 4 redattori e ai 3 collaboratori parasubordinati licenziati nel luglio scorso. Su quest’ultimo punto, la parola è ormai ai giudici.
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Una lettera di un membro del Cdr che nega quello che è scritto in un documento aziendale.
Caro Franco, mi permetto di darti del tu in quanto colleghi, sebbene non ci conosciamo di persona. Ringraziandoti per l'attenzione tributata all'elezione del Comitato di redazione d'Edisport Editoriale, di cui faccio parte, mi permetto però di sottolineare come nel relativo comunicato a tua firma sia contenuta una frase in realtà mai proferita da alcuno dei membri del citato Cdr. Nel dettaglio, laddove si afferma che "...siamo giunti a questa decisione (omissis) senza ancora avere chiaro perché ci siamo persi dei colleghi per strada dall’oggi al domani" non è farina del nostro sacco. Specie in questa fase iniziale della nostra attività non vogliamo analizzare quanto accaduto in passato; materia, oltretutto, come da te sottolineato, di discussione giudiziaria. La nostra unica intenzione è porci quali interlocutori dei vertici aziendali, confermando peraltro la totale fiducia nella dirigenza d'Edisport Editoriale. In seconda battuta, per dovere di precisione, Edisport Editoriale non ha richiesto una "cassa integrazione straordinaria per 24 mesi", bensì un Contratto di solidarietà difensivo. E, in aggiunta, il periodo previsto per tale ammortizzatore sociale non è di 24 mesi, bensì di 12 mesi con eventuale (e solo eventuale) possibilità di rinnovo per ulteriori 12 mesi. L'obiettivo comune e condiviso della dirigenza, di tutti i giornalisti e del Cdr è quello di superare al meglio l'attuale congiuntura economica negativa, senza che venga minimamente scalfita la qualità delle riviste Edisport. Ringraziandoti per l'attenzione. A presto.
Sebastiano Salvetti Cdr Edisport Editoriale
NOTA DI RISPOSTA
La società Edisport Editoriale SpA in data 9 dicembre, come pubblicato (senza alcuna smentita) il 20 dicembre 2010 in questo giornale online, ha attivato la procedura prevista dall’allegato D del CNL giornalistico in vista dell’utilizzo “della cassa integrazione straordinaria della durata di 24 mesi” e, dopo il licenziamento di quattro redattori e di tre collaboratori parasubordinati, ha proposto al sindacato (Alg e Fnsi) per i suoi 37 giornalisti (direttori inclusi?) il taglio dell’orario per 6/8 giornate al mese. Tutto ciò è scritto in un documento di 6 pagine firmato dal presidente della società, Piero Bacchetti. Riesce difficile pensare che il Cdr non si occupi di tutte le vertenze vecchie e nuove. E soprattutto dei colleghi licenziati, che hanno azionato il loro diritto alla Giustizia di fronte alla sezione lavoro del Tribunale lavoro di Milano. Nessuno ha mai capito, sindacato in testa, “perché la redazione di Edispost ha perso dei colleghi per strada dall’oggi al domani”. La Edisport successivamente ha scartato – ed è una scelta positiva ed apprezzabile - la strada di altri licenziamenti. Non si comprende, però, perché questa linea prudente non sia stata garantita anche ai 4 redattori e ai 3 collaboratori parasubordinati licenziati nel luglio scorso. (Franco Abruzzo)
Il decreto del Ministero del Lavoro che concede i primi 12 mesi di Cigs a Edisport
Denominazione Azienda : EDISPORT EDITORIALE
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con sede in : PERO
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Prov : MI
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Causale di Intervento : Contratti di solidarieta
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Unità di : PERO
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Prov : MI
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Settore: Edizione di riviste e periodici
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Decreto del 10/06/2010 n. 52489
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Concessione del trattamento di C.I.G.S. dal 25/01/2010 al 22/01/2011
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