Ora basta un banale tamponamento per restare subito appiedati. Una delle novità più "nascoste" della riforma del Codice della strada (legge 120/10) in vigore dall'altro ieri è il ritiro immediato della patente quando si commette un'infrazione che contribuisce a causare un incidente con lesioni a persone. E in un paese come l'Italia, dove spesso chi viene tamponato anche lievemente lamenta dolori al collo (il colpo di frusta) per percepire indebitamente un risarcimento assicurativo, restare senza patente all'istante diventa ancora più facile. Paradossalmente, la stessa riforma ora lascia invece qualche giorno di autonomia a chi commette un'infrazione ben più grave come l'inversione in autostrada. Ciò non toglie che ormai, a colpi di inasprimenti succedutisi negli anni, la casistica in cui scatta il ritiro della patente è tanto ampia da essere poco conosciuta e quindi la sua deterrenza reale è inferiore a quella potenziale. Ecco quindi un ripasso.
La novità
Fino a pochi giorni fa, in caso d'incidente con lesioni, si poteva continuare a guidare nell'immediato, salvo che si fosse commessa un'infrazione tanto grave da comportare già di per sé la sospensione della patente. La procedura stabilita dalla precedente versione dell'articolo 223 del Codice prevedeva l'invio del rapporto sul sinistro al prefetto, cui – dopo essersi consultato con la locale Motorizzazione – spettava decidere su un'eventuale sospensione provvisoria della patente fino a un anno, in attesa della sentenza del giudice. Ma nella prassi questo provvedimento scattava di rado, per cui la vera sospensione era quella poi comminata dal giudice, che poteva (e può tuttora) andare solo da 15 giorni a tre mesi (si può arrivare a due anni per lesioni gravissime, a quattro per omicidio colposo e alla revoca della patente in caso di alcol o droga).
Adesso non solo c'è il ritiro immediato, ma la sospensione provvisoria può arrivare fino a tre anni ed essere decisa senza sentire la Motorizzazione.
Il paradosso
Si può continuare a guidare dopo infrazioni gravissime come inversione e contromano in autostrada o su una strada extraurbana principale (quelle contrassegnate dal cartello uguale a quello di «inizio autostrada» ma su fondo blu anziché verde). Non perché la riforma abbia allentato le sanzioni, anzi: al posto della "semplice" sospensione della patente ora c'è la revoca, che però non prevede il ritiro immediato del documento. Dunque, si può continuare a guidare fino a quando il prefetto dispone formalmente la revoca.
Dopodiché, sempre per effetto della riforma, si potranno fare gli esami per una nuova patente solo dopo due anni (prima era uno solo).
Il riassunto
In generale, una licenza di guida può essere ritirata subito in 34 casi d'infrazione (riassunti qui a destra), raggruppabili fondamentalmente in due tipologie.
La più ricorrente è quella "per successiva sospensione": quando si commette una violazione punita anche con la sospensione della patente (per esempio, eccesso di velocità di oltre 40 chilometri orari) e si viene fermati subito, l'agente ritira il documento e lo trasmette al prefetto, che poi determinerà la durata dello stop entro il minimo e il massimo previsti dal Codice. Quando non si viene fermati subito, il destinatario del verbale dovrà indicare chi guidava e a quest'ultimo arriverà poi il provvedimento di sospensione da parte del prefetto, con l'ordine di consegnare la patente.
C'è poi il ritiro "cautelativo", previsto per evitare che un conducente continui a guidare in una condizione pericolosa. Quindi non è una vera e propria sanzione e termina appena sono state ripristinate le condizioni di sicurezza. Ciò può avvenire anche immediatamente (per esempio, quando si viene colti col carico mal sistemato e si è in grado di rimediare già sul posto). Altro caso classico è il ritiro previsto per patente scaduta: basta superare la visita di rinnovo per ottenere il documento.
Quando si deve lasciare il volante
Alcol e droga
- Alcol (anche rifiuto del test)
- Droga (anche rifiuto del test)
Incidente
- Incidente con feriti (anche lievi) se si è commessa un'infrazione
- Fuga dopo incidente con danni gravi a veicoli e/o con danni a persone
- Omissione di soccorso (per incidente ricollegabile al proprio comportamento)
- Rifiuto di custodire il proprio veicolo sequestrato o con fermo amministrativo
- Circolazione con veicolo sequestrato, con fermo amministrativo (non ganasce fiscali) o con carta di circolazione
sospesa
Guida pericolosa
- Contromano in curva, dosso, con limitata visibilità o su strada a carreggiate separate
- Sorpassi vietati più pericolosi (di tram e filobus fermi, di veicolo a loro volta in sorpasso o fermi a semafori o passaggi a livello, in curva, dosso, incrocio, strisce pedonali o con scarsa visibilità
- Guida di veicolo "potente" da parte di neopatentati
- Guida di veicoli di categoria diversa da quella consentita dalla propria patente
Per i soli professionisti
- Circolazione in giorni od orari vietati ai mezzi pesanti
- Irregolarità nei trasporti eccezionali
- Taxi non autorizzato
- Sorpasso vietato ai mezzi pesanti
- Accessori (gru, argani eccetera) irregolarmente sporgenti
- Infrazioni varie su tempi di guida e di riposo
- Cronotachigrafo mancante, non omologato, manomesso o senza scheda conducente
- Limitatore di velocità irregolare (tranne se alterato)
Divieto di circolazione
- Circolazione su strade militari vietate
- Circolazione con malattie invalidanti per la guida
- Su autostrade e strade extraurbane principali, circolazione sulla corsia di emergenza o di
accelerazione/decelerazione
- Assicurazione falsa
- Guida con patente estera, militare (o simile) non convertita
Carichi
- Circolazione con veicolo fuori sagoma o fuori massa
- Carico mal sistemato, sporgente o che striscia per terra
- Ruota di scorta irregolarmente sporgente
- Carichi sporgenti non segnalati o irregolari
- Trasporto irregolare di merci pericolose
Eccesso di velocità
- Gara organizzata non autorizzata
- Sfida in velocità occasionale con altri conducenti
- Superamento limiti di velocità specifici per neopatentati
- Eccesso di velocità da 41 km/h in poi
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
IL SOLE 24 ORE 17/8/2010
Codice della strada. Addetti ai lavori in cerca di istruzioni
Velocità non adeguata misurabile con autovelox
di Maurizio Caprino
È raro che un organo dello stato metta nero su bianco le proprie perplessità su una nuova norma. Con la riforma del Codice della strada (legge 120/10) è successo, nella parte che introduce la possibilità di rilevare con apparecchi completamente automatici persino un'infrazione tipicamente rimessa alla discrezionalità degli agenti: la velocità non adeguata alle circostanze (articolo 141 del Codice). Tra gli addetti ai lavori, inoltre, si teme che la riforma porti sino a fine anno a un aumento indiscriminato dei consueti controlli di velocità effettuati da enti locali. Nell'allegato esplicativo alla circolare del 12 agosto, il dipartimento Pubblica sicurezza fa notare quanto sia dubbio accertare la velocità inadeguata con un apparecchio. Di solito, questa infrazione si contesta dopo un incidente con perdita di controllo del veicolo o quando un agente nota sbandate, sgommate o il mantenimento di una velocità entro il limite ma pericolosa perché magari sulla carreggiata ci sono pedoni, buche, traffico eccetera. Si ha velocità non adeguata anche quando si va tanto piano da intralciare il traffico.
Tutte circostanze estremamente mutevoli, di cui è ben difficile che un apparecchio (ideale quando si tratta di misurare l'eccesso di velocità rispetto a un limite prefissato) tenga conto. Sarà interessante vedere se al ministero delle Infrastrutture, cui spetta omologare i rilevatori, riusciranno a individuare le caratteristiche specifiche necessarie per accertamenti di questo tipo. Teoricamente, l'articolo 141 comprende anche le sfide in velocità tra veicoli non a motore. Che però non sono targati, per cui le eventuali fotografie scattate dagli apparecchi sarebbero difficilmente utilizzabili.
La riforma prevede pure che su tutte le strade tranne quelle i proventi di tutte le multe per eccesso di velocità (circa i tre quarti del totale, si stima) vadano divisi a metà fra l'ente da cui dipende l'organo accertatore (che oggi li percepisce interamente) e l'ente proprietario della strada su cui è avvenuta l'infrazione. In pratica, i comuni perderanno una fetta talvolta cospicua di introiti. La novità entra in vigore dal prossimo anno. Per questo, si teme che questi ultimi mesi del 2010 verranno "sfruttati" per massimizzare gli introiti. Intanto, ieri il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, ha ricordato che per chi va piano c'è in arrivo un nuovo vantaggio: sulle vetture a metano (di solito rivolte più ai guidatori tranquilli, salvo alcuni modelli con prestazioni elevate) si potrà fare il pieno anche a casa, evitando di dover andare fino a uno dei pochi distributori (750 in tutta Italia). Infatti, nella legge 73/10) è contenuta la liberalizzazione degli impianti domestici a carica lenta: basta una dia, non ci vuole più l'autorizzazione per la prevenzione incendi. Per l'attuazione, si attende comunque un decreto ministeriale (dell'Interno).
Come difendersi dagli autovelox illegali
Le nuove misure
Le principali novità previste dal nuovo Codice della strada in caso di andatura superiore ai limiti
I controlli
- Possibilità di controllo automatico anche per la velocità non adeguata alle circostanze e per le sfide occasionali tra veicoli non a motore
Sicurezza e dissuasione
- Metà proventi delle multe per eccesso di velocità andrà all'ente proprietario della strada, per messa in sicurezza, potenziamento controlli e assunzioni di agenti
Ok a display dissuasori e semafori rossi per chi corre
Le nuove sanzioni
- Da 11 a 40 Km/h in più
Passa da cinque a tre punti la decurtazione per eccesso di velocità compreso tra 11 e 40 km/h.
La multa resta di 155 euro. Come sempre, nessuna sospensione della patente.
- Da 41 a 60 km/h in più
Passa da 10 a sei punti la decurtazione per eccesso compreso tra 41 e 60 km/h.
Cancellata l'inibizione alla guida notturna per tre mesi. La multa sale da 370 a 500 euro. Invariata la sospensione della patente: da uno a tre mesi.
- Oltre 60 km/h in più
Sale da 500 a 779 euro la multa per chi sfora i limiti di oltre 60 km/h. Resta la decurtazione di 10 punti.
Resta anche la sospensione della patente da sei a 12 mesi
In autostrada
- L'innalzamento del limite a 150 km/h sulle autostrade a tre corsie non è obbligatorio, ma resta facoltativo per il gestore come lo è dal 2002.
- Alle vecchie condizioni è stata inoltre aggiunta la presenza di un sistema di rilevazione della velocità media (tutor o simili)
I limiti provvisori
- In caso di precipitazione (pioggia eccetera), confermati i limiti a 110 in autostrada e 90 sulle extraurbane principali
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
IL SOLE 24 ORE 2/8/2010
Controlli e sicurezza
Niente più «agguati» con l'autovelox subito dopo l'avviso
Da ridisegnare anche la mappa dei tutor
di Maurizio Caprino e Paolo Giachetti
Un colpo al cerchio e uno alla botte. Da un lato, le novità introdotte dalla legge 120/10 sui controlli sono più severe, perché consentono di accertare con apparecchi non presidiati da agenti molti tipi d'infrazione in più rispetto a oggi. Dall'altro, la norma mette paletti all'azione degli organi di polizia, spesso accusati (soprattutto quelli locali) di voler fare cassa, e sdogana strumenti preventivi (display che riportano la velocità tenuta o avvisano su quanti secondi mancano allo scattare del rosso, semafori che bloccano chi corre) finora bocciati dal ministero delle Infrastrutture.
L'ampliamento delle tipologie di infrazione accertabili automaticamente (in gergo, «da remoto») è contenuto nelle modifiche all'articolo 201 del codice e comprende anche fattispecie prima "insospettabili", come la velocità troppo bassa e la scorretta posizione di guida dei motociclista. Di qui il nutrito elenco riportato nell'infografica a sinistra.
Nella pratica, però, tutto sarà limitato dall'obbligo di utilizzare apparecchi autovelox «debitamente omologati», cioè che diano garanzie specifiche di precisione e buon funzionamento, in modo da consentire anche a un agente rimasto in ufficio di ricostruire l'accaduto. Ciò ricalca le regole dettate nel 2003 per velocità, semafori, sorpassi e transiti abusivi. Ma proprio l'omologazione dei rilevatori di passaggio col rosso ha scatenato polemiche e procedimenti giudiziari (ancora in corso) che suggeriscono cautela.
Così sembra prevedibile l'omologazione solo per gli strumenti in grado di rilevare infrazioni ben visibili. Potrebbe essere il caso di telecamere "addestrate" per riconoscere chi non usa il casco, un mezzo che va contromano o la targa di un veicolo che non potrebbe circolare perché sottoposto a fermo amministrativo.
Sul fronte dei paletti a garanzia, spicca il divieto (imposto ovunque tranne nei centri abitati) di piazzare autovelox a meno di un chilometro dal segnale che impone il limite. Lo scopo è evitare gli "agguati" e le frenate brusche in corrispondenza dei cartelli. Ma ci saranno pure effetti paradossali. Come l'impossibilità di fare prevenzione appostandosi poche centinaia di metri dopo il segnale e prima del punto pericoloso che giustifica quel limite. Le alternative saranno o anticipare – dove possibile – il segnale (creando malcontento per l'allungamento artificioso del tratto da percorrere piano) o piazzarsi oltre il punto a rischio, diminuendo l'effetto preventivo e rischiando di multare chi conosce bene la strada e accelera subito dopo il pericolo.
Non solo: il nuovo obbligo va incrociato con quello preesistente di presegnalare le postazioni rispettando altre distanze e di ripetere i cartelli dopo ogni incrocio o svincolo. Tutto ciò costringerà ad abbandonare certe postazioni. Al Sole-24 Ore risulta che il problema si pone anche per alcuni portali del tutor, peraltro difficili e costosi da spostare perché hanno spire annegate nell'asfalto.
Altro paletto è il divieto di noleggio di apparecchi con canone commisurato alle multe comminate e di uso lasciato a operatori privati. Una pratica già dichiarata illegittima dai ministeri di Infrastrutture e Interno; ora il concetto è ribadito con più forza, ma senza sanzioni specifiche.
I display e i semafori che bloccano chi corre ora ammessi dovranno essere omologati da quello stesso ministero delle Infrastrutture che li aveva giudicati fuori legge e/o pericolosi (in particolare il semaforo, che arresta anche chi marcia vicino al "velocista" da fermare e che può causare tamponamenti). Sono quindi prevedibili tempi di omologazione lunghi.
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx