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Stampa

Le news selezionte da Franco Abruzzo.Il Tar delle Marche dà
ragione a Sigim e Fnsi:
sospesa l'assunzione
di un giornalista
all'ufficio stampa
del Comune di Pesaro
per violazione
della legge 150/2000


Ancona, 25 febbraio 2007. Il Tar delle Marche ha accolto il ricorso presentato dal Sigim (Sindacato giornalisti marchigiani) e dalla Fnsi (Federazione nazionale della stampa) contro il Comune di Pesaro ordinando la sospensione cautelare della selezione pubblica per l’assunzione a tempo indeterminato di un giornalista all’ufficio stampa dell’ente secondo modalità e criteri non rispondenti a una corretta applicazione della legge 150/2000 e tendenti - secondo il Sigim - a pregiudicare l'accesso a una larga fascia di colleghi 


Nell’udienza di martedì 20 febbraio, il Tar (presidente Sammarco, consigliere Danieli, estensore Manzi) ha accolto in pieno le argomentazioni dell’avvocato Maurizio Miranda (per conto del Sigim) e dall’avvocato Bruno Del Vecchio (per conto della Fnsi) riconoscendo con ordinanza del 22 febbraio la sussistenza di “presupposti e pregiudizi di danni gravi e irreparabili” in caso di svolgimento della prova secondo le modalità disposte dal Comune e fissando l’udienza di merito al 3 ottobre 2007.


Soddisfatto di questo primo esito amministrativo, ma al tempo stesso dispiaciuto di aver dovuto adire le vie legali a causa della totale indisponibilità del Comune di Pesaro a discutere il bando nelle sedi preposte, il Sigim riafferma con determinazione la propria linea sindacale a garanzia di un libero mercato del lavoro e delle legittime aspirazioni dei colleghi che solo dall’iscrizione all’albo dei giornalisti devono trarre il diritto a partecipare alle selezioni pubbliche per i ruoli giornalistici di addetto stampa, secondo quanto previsto dalla legge 150/2000 sulle attività di informazione e comunicazione nella pubblica amministrazione.


I requisiti imposti dal Comune di Pesaro per partecipare alla selezione (laurea vecchio ordinamento o quinquennale, iscrizione quinquennale all’albo dei giornalisti ed esperienza triennale in un ufficio stampa pubblico) rappresentano secondo il Sigim potenziali elementi di valutazione curricolare dei candidati ma non possono in alcun modo trasformarsi in ostacoli alla libera partecipazione dei colleghi, secondo l’assunto – del tutto illogico e opinabile anche dal punto di vista strettamente professionale – che solo chi abbia già un’esperienza di lavoro in un ufficio stampa pubblico possa avere le qualità e la competenza per lavorare al servizio di un ente locale.


Nella piena coscienza che una materia così delicata come l’informazione pubblica necessiti di approfonditi confronti, per ben due volte nel corso del 2006 il Sigim ha incontrato il sindaco di Pesaro, Luca Ceriscioli, e il direttore generale del Comune, Mario Maoloni, illustrando le opzioni legislative e sindacali attualmente garantite, suggerendo possibili soluzioni e offrendo la propria disponibilità ad affiancare l’ufficio personale dell’ente nella preparazione di eventuali procedure selettive. Il Comune ha ritenuto di muoversi diversamente senza neppure informare il sindacato giornalisti. Una volta venuto a conoscenza della pubblicazione del bando, il Sigim ha immediatamente scritto al sindaco Luca Ceriscioli, manifestando le proprie perplessità tecnico-giuridiche e richiedendo un immediato colloquio (ai fini di un correzione dell’avviso selettivo e o di un suo annullamento in autotutela) al quale sindaco e assessore al personale si sono sottratti inviando una delegazione di soli dirigenti. La risposta del direttore generale Maoloni è stata negativa. L’annullamento cautelare della selezione ordinato dalla Prima sezione del tribunale amministrativo regionale conferma le buone ragioni del Sigim e deve suonare da monito per tutte le amministrazioni pubbliche marchigiane chiamate a riorganizzare le proprie attività di informazione ai media e ai cittadini.


Nel riaffermare la propria centralità nel sistema regionale dell’informazione e la massima vigilanza sulle dinamiche del mercato del lavoro giornalistico, il Sigim rinnova al Comune di Pesaro la propria disponibilità a riavviare un percorso condiviso per la copertura e la riorganizzazione dell’ufficio stampa dell’ente, attualmente esternalizzato, così da non perdere altri preziosi mesi, considerati i tempi della pur rapida udienza di merito concessa dal Tar e della successiva pubblicazione della sentenza.


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Vnu/Bpi


Licenziati tre giornalisti,


scioperano i 110 dipendenti 


 


Milano, 23 febbraio 2007. Vnu/Bpi in sciopero. Ieri hanno incrociato le braccia i circa 110 dipendenti di Vnu/Bpi, casa editrice specializzata nella stampa tecnica. Motivo? Il licenziamento di tre giornalisti (due direttori e un caporedattore) e la chiusura di due mensili (Crn e Data Business). 


Altri tre giornalisti e un grafico che lavoravano nelle due testate soppresse verranno invece ricollocati nel gruppo. L'assemblea dei giornalisti ha proposto un pacchetto di altri quattro giorni di sciopero, in attesa delle reazioni da parte dell'azienda. In febbraio la holding Vnu/Bme, che controlla le attività editoriali di Vnu in Europa (Francia, Spagna, Germania, Belgio, Olanda, Italia, mentre la filiale in Uk già venduta) è stata acquisita dal fondo 3I. Che sta mettendo sul mercato le singole unità continentali in uno spezzatino che piace poco ai dipendenti. In Italia la 3I avrebbe posto in vendita la Vnu/Bpi in almeno tre tronconi: quello delle riviste di trade, informatica, e comunicazione che coincide con il sistema di Pubblicità Italia. Per ora sarebbero giunte almeno due manifestazioni di interesse da parte di altri gruppi editoriali.


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 La Poligrafici Editoriale


 "assolda" tra gli stagisti


 un giornalista professionista 


 


Ancona, 23 febbraio 2007. L’ultima trovata degli editori, in questo caso la Poligrafici Editoriale, è la formazione infinita: non basta più aver conseguito una laurea, frequentato una scuola di giornalismo riconosciuta dall’Ordine (in questo caso quella di Perugia) e superato l’esame di Stato necessario per ottenere l’iscrizione all’elenco dei professionisti dell’Ordine dei Giornalisti, per poter finalmente essere assunti, occorre ancora un periodo ulteriore di formazione senza stipendio e senza garanzie di alcun tipo. 


E’ quanto capita alla redazione di Ancona de il Resto del Carlino dove da qualche giorno ha fatto il suo ingresso per un periodo di formazione un collega giornalista professionista inviato dal Centro dell’impiego della provincia di Ancona.


Si tratta di una clamorosa sconfessione della legge istitutiva dell’Ordine dei Giornalisti che fissa invece il principio del superamento dell’esame di Stato quale requisito necessario e sufficiente per poter svolgere la professione di giornalista senza alcuna ulteriore fase formativa e di un tentativo di applicare surrettiziamente una parte della piattaforma della Fieg per il rinnovo contrattuale, mentre da due anni i giornalisti italiani sono senza contratto di lavoro proprio per l’incomprensibile posizione di chiusura degli editori che non accettano nemmeno di sedersi al tavolo della trattativa.


Da tempo, per altro, il sindacato dei giornalisti denuncia l’uso improprio degli stagisti nelle redazioni, troppo spesso chiamati a sostituire redattori in ferie o in malattia.


Il Cdr de il Resto del Carlino, l’Associazione Stampa dell’Emilia Romagna e il Sindacato dei Giornalisti Marchigiani, d’intesa con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, vigileranno perché questo collega possa fare questa ulteriore, ma inutile esperienza senza che venga utilizzato al di là di quanto è consentito e chiederanno il necessario controllo da parte dell’Inpgi. Inoltre chiedono all’Ordine dei Giornalisti delle Marche di intervenire presso la Provincia di Ancona per verificare che sia stata rispettata la legge istitutiva dell’Ordine.


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Il problema dei giornali? Gli under 25 


 Londra, 23 febbraio 2007. La televisione e i quotidiani rimangono la fonte primaria di informazione per i cittadini del Regno Unito, anche se i due media stanno rapidamente perdendo terreno nei confronti di internet, almeno per quanto riguarda i giovani sotto i 25 anni. 


Lo ha rivelato un sondaggio condotto dalla Kpmg International su un campione di 1010 persone nel Regno Unito. Il 52% degli intervistati ha dichiarato di rivolgersi principalmente alla tv per tenersi informato, mentre il 24% ha citato i quotidiani. Solo l’8% ha invece detto che è il web la sua fonte di informazione preferita. L’indagine mostra però notevoli discrepanze se si analizzano le risposte fornite dalle varie fasce d’età. I giovani tra i 18 e i 25 – definiti “Generazione Y” - sono infatti coloro che utilizzano di meno la televisione per le news (44%), mentre internet (26%) sorpassa i quotidiani (21%). La preferenza per le notizie on-line cala però col crescere dell’età del campione: si attesta infatti al 18% nella fascia d’età 25-34 e al 7% fra coloro che hanno dai 35 ai 44 anni. “Le aziende che operano nell’informazione – ha commentato Sean Collins, direttore generale della sezione media e telecomunicazioni della Kpmg – e che vogliono rimanere competitive, devono considerare l’allargamento a nuovi modelli di business, oltre a quelli che già esistono. Ciò sta già accadendo in parte, con un numero crescente di grandi quotidiani che investono milioni nelle tecnologie dei nuovi media”. (9Colonne)


(da: www.fnsi.it)


 


GIORNALISTI: SENATORI FI, PRECARI VENGANO STABILIZZATI


Cosenza, 23 febbraio 2007.  "Chiederemo al ministro Nicolais di esplicitare in una circolare che i giornalisti, a cui più volte la Cassazione ha riconosciuto l'attenuazione del vincolo di subordinazione per il riconoscimento dello status, siano considerati subordinati nell'iter di stabilizzazione". E' quanto affermano in una nota congiunta i senatori di Forza Italia, Maria Burani Procaccini ed Antonio Gentile. "E' un discorso - aggiungono - che riguarda almeno 2.000 giornalisti in tutta Italia. I commi 519 e 558 della legge finanziaria parlano di altri tipi di assunzioni a tempo determinato per i collaboratori da stabilizzare ed i giornalisti non possono che rientrare in questa categoria". "Sia il contratto nazionale di lavoro - concludono Gentile e Burani - che, soprattutto, la Suprema Corte di Cassazione hanno ribadito l'autonomia intellettuale del lavoro del giornalista che si esplica in modalità particolari, sempre con il vincolo della subordinazione, e su questo sarebbe utile che la Fnsi insistesse con il Governo". (ANSA).


 


GIORNALISTI/BIANCHERI: SITUAZIONE OCCUPAZIONE DRAMMATICA


Roma, 19 febbraio 2007. Per il presidente della Fieg, Boris Biancheri, "la situazione occupazionale nell'editoria, soprattutto nella carta stampata che dà lavoro al 65% degli addetti, è sempre più drammatica". Il presidente della Fieg ha commentato la situazione del settore al termine di un incontro con il presidente della Camera, Fausto Bertinotti. "Abbiamo dato al presidente elementi di conoscenza dell'attuale situazione su questa lunga vicenda e abbiamo spiegato la nostra posizione in un settore che vede in tutto il mondo una forte evoluzione e grandi cambiamenti", ha spiegato Biancheri. All'incontro con il presidente della Camera, oltre al presidente Fieg Biancheri, erano presenti i manger dei due gruppi editoriali più importanti del Paese, Marco Benedetto (L'Espresso) e Antonello Perricone (Rcs), insieme al direttore generale della Fieg, Fabrizio Carotti. (Apcom)



 


 


 


 


 


 


 


 





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