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COMUNICATO SINDACALE - CORRIERE DELLA SERA. L’ASSEMBLEA DI REDAZIONE CONFERMA I DUE GIORNI DI SCIOPERO. LA RISPOSTA DELL’EDITORE. Il CdR si dimette.

L’assemblea dei giornalisti del Corriere della Sera ha bocciato l’ipotesi di accordo raggiunta dal Cdr dopo una trattativa con l’azienda per portare avanti le istanze della redazione e dopo la proclamazione di due giorni di sciopero. Uno sciopero che era stato deciso all’unanimità di fronte al rinnovato e reiterato peggioramento delle relazioni sindacali. Dopo mesi di confronto, infatti, l’azienda non aveva dato risposte alle nostre istanze: il rinnovo dell’accordo di smart working, il premio di risultato e l’aggiornamento professionale, messo in discussione dopo oltre vent’anni. Il tavolo si stava chiudendo con la proroga dello smart working per 12 mesi, un premio di risultato per il 2023 e una rimodulazione dell’aggiornamento professionale. Le risposte arrivate alla fine della trattativa tra Cdr e azienda, però, non hanno convinto l’assemblea che ha deciso, nella sua sovranità, di confermare i due giorni di sciopero dalla mezzanotte di venerdì alla mezzanotte di sabato. Il Cdr rassegna le immediate dimissioni.


RISPOSTA DELL’EDITORE Abbiamo trattato con il Comitato di Redazione (CdR) che è l’organismo delegato dall’assemblea per le relazioni sindacali. Abbiamo trovato un accordo con il Comitato di Redazione che non è stato successivamente approvato dall’assemblea. Ricordiamo che l’editoria è in un momento di grande trasformazione aggravato dall’aumento dei costi delle materie prime. In un momento come questo sarebbe fondamentale lavorare uniti con l’apporto delle migliori energie della redazione. Speriamo che i lettori capiscano la decisione assunta dall’assemblea.


 





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