Roma, 28 Marzo 2023 - Più pubblico per La7 che registra livelli elevati di ascolto al 3,85% sul totale giorno e al 4,98% in prime time — uno share che ne fa la sesta rete in questa fascia oraria —, in crescita rispettivamente del 10% e 4%. Trainano gli ascolti i programmi informativi e di approfondimento della rete nel 2022 che hanno continuato a essere tutti molto positivi: Otto e Mezzo con il 7,6% di share medio da lunedì a venerdì, il TgLa7 edizione delle 20 con il 5,9%, diMartedì con il 6,9%, Piazzapulita con il 6%, Propaganda Live con il 5,8%, Non è l’Arena con il 5,5%, Omnibus La7 con il 4%. Solo per citarne alcuni. La fotografia del ruolo nel panorama televisivo del gruppo che fa capo all’editore Urbano Cairo emerge dai conti di Cairo Communication, che controlla anche il 61% di Rcs MediaGroup, approvati ieri dal board presieduto da Cairo. La crescita è guidata dal Corriere della Sera , primo quotidiano italiano in edicola e con 508 mila abbonamenti digitali, in aumento del 32,3%. La spinta è arrivata anche dai prodotti pay di Gazzetta, con circa 171 mila abbonamenti, e da El Mundo oltre a Expansion in Spagna con 101 mila e 51 mila sottoscrittori rispettivamente. Numeri che fanno del gruppo il primo editore online, con un dato aggregato di 31,4 milioni di utenti unici mensili medi. Bilancio digitale positivo anche per La7: gli utenti unici medi mensili sono cresciuti del 24% a 5,9 milioni e quelli giornalieri del 20%. Sui social La7 prosegue la corsa con 6,5 milioni di follower a dicembre, tra la rete e i programmi attivi su Facebook, Twitter, Instagram e Tik Tok. «È stata un’annata eccellente anche per La7 che ha registrato ascolti in crescita anche grazie all’informazione di qualità e alle sue inchieste», ha sottolineato Cairo. Il quadro complessivo disegna ricavi consolidati lordi stabili a 1,175 miliardi (1,176 miliardi nel 2021), l’ebitda a 147,1 milioni dai precedenti 179,4 milioni perché sconta oneri netti non ricorrenti per 12,1 milioni, tra i quali la componente di maggior peso, pari a 10 milioni, è rappresentata dalla chiusura della transazione relativa al palazzo storico di via Solferino tornato di proprietà del gruppo. L’utile netto è pari a 32,1 milioni, in calo rispetto a un anno fa, quando il gruppo aveva beneficiato di 7,5 milioni di plusvalenza sulla vendita di Unidad Editorial Juegos. Positivo anche l’andamento dei margini di La7. Per il settore editoriale televisivo e quello di operatore di rete, il gruppo ha registrato un margine operativo lordo di 15,6 milioni (15,5 milioni del 2021). E nel settore delle concessionarie l’ebitda indica 4,8 milioni rispetto ai 2,9 milioni del 2021 con l’ebit a 2,6 milioni (0,8 del 2021). In un contesto caratterizzato dall’incertezza, il gruppo «ha confermato la forte marginalità della gestione corrente che ha continuato a generare flussi di cassa positivi». I debiti netti sono pari a 15,2 milioni, principalmente a causa dell’acquisto di via Solferino per 59,9 milioni che ha consentito di riportare nel gruppo la casa del Corriere, dopo avere distribuito dividendi complessivi per 36,7 milioni. Il board della Cairo Communication ha deciso di proporre un dividendo di 14 centesimi (6 centesimi per Rcs MediaGroup). Volgendo lo sguardo a quest’anno, il gruppo «ritiene che sia possibile l’obiettivo di conseguire margini fortemente positivi, in crescita rispetto a quelli del 2022».

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