Era un giovane napoletano, timido e orfano di entrambi i genitori, che si sarebbe accontentato di un
impiego pubblico ma divenne adulto con il gusto della sfida, la passione civile, l’amore per la patria, che
servì da volontario con Garibaldi. Eugenio Torelli Viollier diventò giornalista sotto le ali affettuose di
Alexandre Dumas, di cui fu segretario e traduttore, scoprendo Parigi e i salotti letterari e studiando
segreti e regole delle grandi imprese editoriali. Amava le lettere, il melodramma, il teatro. Scrisse
poesie, romanzi, libretti d’opera che non ebbero il successo sperato. Era anche un visionario che
immaginò di fare con quattro precari colleghi e pochi soldi quello che sarebbe diventato il più grande
quotidiano italiano. La sua biografia è straordinaria nello svolgimento, dalla Napoli borbonica alla Milano
della nuova classe dirigente unitaria, e nella sua attualità: perché è la storia di un successo costruito in
giro per l’Europa e nella metropoli lombarda, dove i talenti del sud vengono a cercare fortuna e
valorizzazione. Alla guida del «Corriere», il direttore seppe esaltare i talenti che incontrava, chiamandoli
a scrivere per il giornale. Fra questi, Giovanni Verga, Luigi Capuana, Matilde Serao. Seppe anche scoprire
l’uomo adatto alla successione: Luigi Albertini, il direttore del nuovo secolo, il grande giornalista il cui
nome si sarebbe legato per sempre alla storia del «Corriere». Il successo del quotidiano, sbocciato nel
giorno di Quaresima sotto le volte della Galleria di Milano, fu negli ultimi tempi segnato da contrasti
interni alla redazione, maldicenze messe in giro dalla concorrenza e peripezie economiche. E il suo
protagonista finì per uscire di scena in punta di piedi, in solitudine e dimenticato.
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MASSIMO NAVA , è editorialista del «Corriere della Sera». È stato inviato speciale e corrispondente da
Parigi dal 2000. Ha seguito i più importanti avvenimenti e conflitti internazionali. È autore di saggi e
biografie: Germania/Germania (Mondadori, 1990), Carovane d’Europa (Rizzoli, 1992), Kosovo c’ero
anch’io (Rizzoli, 1999), Milosevic, la tragedia di un popolo (Rizzoli, 1999), Imputato Milosevic (Fazi,
2002), Vittime, storie di guerra sul fronte della pace (Fazi, 2005), Sarkozy, il francese di ferro (Einaudi,
2007), Sarkozy l’homme de fer (Michalon, 2007), Desir de France (Michalon, 2007). Ha pubblicato nel
2019 Milosevic nella collana «I dittatori» del «Corriere della Sera» (BUR Rizzoli, 2019) e La caduta del
Muro di Berlino (edizione speciale del «Corriere della Sera»), in occasione del trentesimo
anniversario. Tra le sue ultime pubblicazioni: Storia della Germania dopo il Muro (BUR Rizzoli, 2020),
Angela Merkel, la donna che ha cambiato la storia (Rizzoli, 2021), Milan chic (Assouline, 2022). I suoi
romanzi: La gloria è il sole dei morti (Ponte alle Grazie, 2009), Infinito amore (Mondadori, 2014), Il
mercante di quadri scomparsi (Mondadori, 2016), Il boss è immortale (Mondadori, 2018).
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• Prezzo di copertina 18,00 euro
• Pagine 288
• Anno 2023
• Collana Saggi
• Formato brossura
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