Home     Scrivimi     Cercadocumenti     Chi è     Link     Login  

Cerca documenti
Cerca:
in:


Documenti
  » Attualità
Carte deontologiche
CASAGIT
Corte di Strasburgo
Deontologia e privacy
Dibattiti, studi e saggi
Diritto di cronaca
Dispensa telematica per l’esame di giornalista
Editoria-Web
FNSI-Giornalismo dipendente
Giornalismo-Giurisprudenza
I fatti della vita
INPGI 1 e 2
Lavoro. Leggi e contratti
Lettere
Ordine giornalisti
Premi
Recensioni
Riforma professione
Scuole di Giornalismo e Università
Sentenze
Storia
Tesi di laurea
TV-Radio
Unione europea - Professioni
  Attualità
Stampa

Il Sole 24 Ore Venerdì 10 Marzo 2023Pagina 34 - SULL’EQUO COMPENSO AI PROFESSIONISTI CORREZIONE INEVITABILE. Si fa riferimento a un articolo di procedura civile che è stato abrogato.

Di FEDERICA MICARDI





















 


Brusco stop all’approvazione accelerata e senza modifiche del Ddl sull’equo compenso per i professionisti. Il testo, che vede come prima firmataria Giorgia Meloni, attualmente in Commissione giustizia al Senato, secondo le intenzioni del Governo andava approvato senza modifiche per evitare un ritorno alla Camera. Ora però, con l’entrata in vigore della riforma Cartabia, il testo contiene un “errore”, perché fa riferimento all’articolo 702bis del Codice di procedura civile abrogato con l’entrata in vigore della riforma della giustizia. Un riferimento che deve essere corretto. Bisogna ora capire quali saranno le indicazioni del Governo. Secondo gli uffici legislativi delle opposizioni ci sono diverse opzioni sul tavolo: presentare un emendamento che corregga l’errore e tornare alla Camera per farlo votare; approvare il testo e affidare a un intervento successivo la correzione dell’errore (cosa che non si potrebbe fare ma che le opposizioni non escludono); accogliere almeno alcuni emendamenti che vanno a correggere criticità sollevate da più parti. Fino a ora le numerose richieste di modifica arrivate dalle rappresentanze delle professioni, sia ordinistiche che non, erano state rimandate al mittente per non rallentare i tempi di approvazione con un terzo passaggio alla Camera, data l’importanza del «principio di un compenso equo» che la norma contiene. Una giustificazione che ora vacilla. Tra gli aspetti critici contenuti nell’attuale Ddl ci sono il sistema sanzionatorio, che prevede un diverso trattamento tra professioni ordinistiche e non, e l’ambito di applicazione che interessa una platea limitata: banche, assicurazioni, grandi imprese e pubblica amministrazione con alcune eccezioni. La presidente del Colap Emiliana Alessandrucci, attraverso un comunicato, chiede che il Governo sfrutti questa occasione per valutare gli emendamenti «fino a ora rimasti ignorati in nome di una fretta che rischia di partorire una norma paradossalmente dannosa per milioni di professionisti». Resta primaria secondo il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Elbano de Nuccio l’intenzione di far passare un principio dell’equo compenso ma data la necessità di dover intervenire sulla norma sarebbe importante ampliarne l’applicazione anche alle Pmi. Per il presidente di Confassociazioni Angelo Deiana può essere l’occasione per presentare emendamenti migliorativi, sulla stessa linea anche il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella. Al momento l’esecutivo non si è espresso sul punto. Ufficialmente ieri il voto sugli emendamenti è stato rinviato per consentire ai membri della Commissione giustizia di partecipare ai lavori dell’Aula.






Editore/proprietario/direttore: Francesco Abruzzo - via XXIV Maggio 1 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) - telefono-fax 022484456 - cell. 3461454018
---------------------------------
Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.
---------------------------------
Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR) - Anno XV Copyright � 2003

Realizzazione ANT di Piccinno John Malcolm - antconsultant@gmail.com