FIRENZE - Renzi contro il Corriere, nessun risarcimento. Nella sentenza, viene deplorato l’uso del tribunale “come se fosse un bancomat”. L’uso cioè delle querele come minacce verso i giornalisti, come “deterrente”. Il leader di Italia Viva chiedeva 200mila euro per diffamazione e danni non patrimoniali dopo la pubblicazione di un articolo sull’inchiesta Open. Un danno provocato da notizie false, secondo la tesi del senatore fiorentino. Dopo la causa persa con Marco Travaglio (il volto di Renzi stampato su un rotolo di carta igienica apparso in video) al quale dovrà pagare 42mila euro di spese legali, per Renzi arriva un secondo stop. Sulle sconfitte delle “querele temerarie”, va ricordato il caso in Umbria fra il quotidiano online Tuttoggi e il banchiere Leodino Galli. L'ex premier condannato a versare 16mila euro per spese di lite a favore di chi aveva portato in giudizio: l’editore Rcs, il direttore del Corsera, Luciano Fontana, e l’autrice dell’articolo, la vicedirettrice Fiorenza Sarzanini.
di professionereporter
TESTO IN https://www.professionereporter.eu/2023/03/renzi-contro-il-corriere-nessun-risarcimento-il-tribunale-non-e-un-bancomat/
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