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Il Sole 24 Ore 10 luglio 2021.
Una commissione per il futuro dell'Inpgi. Commissariamento posticipato al 31 dicembre, soluzione entro ottobre. Le soluzioni ipotizzate finora sono due: far confluire l' Inpgi in Inps, oppure ampliare la base degli iscritti dell' Inpgi, facendovi confluire i lavoratori che si occupano di comunicazione, o (sub-ipotesi recente) tutti i lavoratori dell' editoria. Se, finora, a livello normativo e nei vertici dell' Inpgi ha prevalso la seconda ipotesi (prevista nel Dl 34/2019), nella commissione "debutta" ufficialmente l' Inps che si è già detta pronta a incamerare l' istituto dei giornalisti o che in caso contrario "perderebbe" iscritti.

Altri sei mesi di tempo a disposizione dell' Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) per evitare il commissariamento, atto conseguente ai ripetuti squilibri di bilancio della gestione dei lavoratori dipendenti. L' ulteriore proroga è arrivata ieri tramite un emendamento al decreto legge Sostegni-bis approvato dalla Commissione bilancio della Camera, che ora dovrà avere il via libera dell' aula e poi del Senato (il precedente termine del 30 giugno è già stato superato).


L' emendamento da un lato sostituisce il 30 giugno con il 31 dicembre, lasciando inalterata la finalità della proroga introdotta dalla legge 178/2020, quindi dando ulteriore tempo all' Inpgi per ridurre gli squilibri, anche se lo ha appena fatto con una delibera, insufficiente, ora al vaglio dei ministeri vigilanti. Dall' altro introduce una nuova finalità, cioè «consentire i necessari approfondimenti» entro il 20 ottobre a opera di una commissione tecnica con rappresentanti dei ministeri del Lavoro, dell' Economia, della Presidenza del consiglio dei ministri, di Inpgi e Inps.


«Arriviamo in questo modo alla definizione di un tavolo di confronto per lavorare insieme sulla sostenibilità del sistema sempre garantendo l' autonomia dei giornalisti» ha spiegato Fabio Melilli (Pd), presidente della Commissione bilancio alla Camera.


Ma per Tommaso Nannicini (Pd), presidente della Commissione parlamentare di controllo degli enti previdenziali, «non è il momento di rinvii ma di decisioni. La situazione dell' Inpgi ha bisogno che si chiarisca subito quale strada si intende percorrere per tutelare le pensioni dei giornalisti».


Le soluzioni ipotizzate finora sono due: far confluire l' Inpgi in Inps, oppure ampliare la base degli iscritti dell' Inpgi, facendovi confluire i lavoratori che si occupano di comunicazione, o (sub-ipotesi recente) tutti i lavoratori dell' editoria. Se, finora, a livello normativo e nei vertici dell' Inpgi ha prevalso la seconda ipotesi (prevista nel Dl 34/2019), nella commissione "debutta" ufficialmente l' Inps che si è già detta pronta a incamerare l' istituto dei giornalisti o che in caso contrario "perderebbe" iscritti.


«L' istituzione di una commissione tecnica che affronti i nodi della crisi strutturale dell' Inpgi è una buona notizia - ha commentato Marina Macelloni, presidente Inpgi - e noi siamo pronti a confrontarci con tutti gli attori del sistema in qualunque momento».- MATTEO PRIOSCHI





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