Importante sentenza della Cassazione in tema di perquisizione e sequestro di materiale informatico nei confronti di un giornalista. IN CODA LA SENTENZA,
6.2.2021 - Importante decisione della Cassazione in tema di perquisizione e sequestro di materiale informatico nei confronti di un giornalista. La 6^ sezione penale della Suprema Corte, nonostante il contrario parere della Procura Generale, con sentenza n. 3764 del 1° febbraio 2021 ha annullato l'ordinanza emessa il 4 giugno scorso dal tribunale di Napoli che in sede di esame aveva legittimato il provvedimento adottato un mese prima dal pubblico ministero nei confronti del giornalista Mario De Michele che aveva sottoposto a sequestro un computer e hard disk in maniera indistinta.
I supremi giudici hanno ritenuto che anche in presenza di un'idonea giustificazione dell'attività di indagine, le esigenze di tutela devono essere sempre correlate sul piano della proporzionalità a specifici profili di ordine quantitativo, qualitativo e temporale, in quanto in questo caso non solo non si era immediatamente proceduto all'estrazione di dati rilevanti, ma neanche a quella di una copia del contenuto dei dispositivi, che risulta essere stata eseguita solo a distanza di quasi due mesi. Questa tempistica ha leso i diritti del giornalista salvaguardati anche dall'art. 10 della Carta Europea per i Diritti dell'Uomo e convalidati in numerose decisioni della Corte di Strasburgo. (Pierluigi Franz)
...........................................
Cassazione Sesta Sezione Penale - Sentenza n. 3764 del 1° febbraio 2021 - udienza del 9 dicembre 2020 (Presidente Giorgio Fidelbo, relatore Massimo Ricciarelli) in http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snpen&id=./20210201/snpen@s60@a2021@n03764@tS.clean.pdf
|