3 FEBBRAIO 2021. - Nella Relazione sull’esercizio 2018 i magistrati contabili sottolineano l’urgenza di interventi per il riequilibrio delle gestione sostitutiva dell’AGO. La Sezione di Controllo sugli enti della Corte dei Conti, nella Relazione annuale riferita all’esercizio contabile 2018 dell’INPGI, ha svolto, come di consueto, una approfondita e lucida analisi della situazione dell’ente, dalla quale emerge un quadro riassuntivo nel quale, in particolare, spiccano alcune considerazioni che contribuiscono a rafforzare ulteriormente la fondatezza e la coerenza dell’orientamento assunto dall’Istituto in relazione alle strategie da porre in essere per perseguire l’obiettivo del riequilibrio economico-finanziario della gestione sostitutiva dell’AGO.
La Corte ha, innanzitutto, tracciato la rappresentazione di un ente caratterizzato da profonde differenze tra le due Gestioni previdenziali, le cui dinamiche appaiono sostanzialmente in controtendenza tra loro. Mentre la Gestione sostitutiva dell’AGO, infatti, presenta criticità di equilibrio economico, la Gestione separata evidenzia assoluta solidità finanziaria e piena sostenibilità di bilancio nel medio-lungo periodo, con indicatori in costante miglioramento. Segno, quest’ultimo, di una categoria professionale attiva, che sebbene connotata da un processo di transizione dei modelli organizzativi legati alle nuove forme di produzione dell’informazione, riveste, tuttora, un ruolo di assoluta rilevanza nel contesto pubblico e sociale.
L’attenzione della Corte si è soffermata, quindi, sulle cause che hanno determinato l’attuale situazione di sofferenza della Gestione sostitutiva, individuate essenzialmente – in continuità con quanto rilevato in passato – nel perdurare di una profonda crisi economica del settore editoriale che ha assunto, ormai, natura strutturale, come chiaramente evidenziato dall’aumento esponenziale, negli ultimi anni, del numero di aziende insolventi a seguito di fallimenti o liquidazioni.
In tal senso, è significativo l’accento posto nella Relazione al calo costante e sistematico del numero di giornalisti titolari di rapporto di lavoro dipendente assicurati nel corso degli anni, che hanno determinato una contrazione della platea degli iscritti attivi alla relativa Gestione sostitutiva e un’inevitabile contrazione del conseguente gettito contributivo.
Di contro, l’incremento del numero di trattamenti pensionistici e l’aumento della relativa spesa, ha determinato saldi di gestione sempre più deficitari, nonostante l’adozione di una serie di interventi di riforma posti in essere dall’Istituto per favorire l’incremento delle entrate e il contenimento delle spese, di cui la Corte ha dato puntualmente atto.
Significativa è, quindi, la conclusione cui giunge la magistratura contabile, che – oltre a richiamare l’utilità di ulteriori interventi sul rapporto tra entrate e spese – riconosce che il fattore cruciale in grado di poter incidere efficacemente ai fini del ripristino delle condizioni di sostenibilità economico-finanziaria della Gestione sostituiva è costituito da nuovi ingressi nella platea degli assicurati.
Tale autorevole considerazione, quindi, corrobora ulteriormente la fondatezza della linea adottata da tempo dall’Istituto, che proprio su questo tema sta concentrando il maggiore impegno, consapevole che ai fini del raggiungimento dell’obiettivo del riequilibrio e della stabilità della Gestione previdenziale sostitutiva è imprescindibile intervenire con una soluzione strutturale che prenda atto delle profonde trasformazioni che hanno interessato, da anni, il mondo della professione giornalistica. In https://inpginotizie.it/inpgi-corte-dei-conti-decisivo-ingresso-nuovi-iscritti/
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La sentenza si può leggere in https://www.corteconti.it/Download?id=f93d766a-f29a-45d6-b0d0-e33efadc91da
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PREVIDENZA - Il Sole 24 Ore del 3 febbraio 2021. Corte dei conti sull'Inpgi patrimonio a 0 nel 2028. La relazione sulle gestione finanziaria 2018 evidenzia l'insostenibilità nel tempo
3.2.2021 - «Nelle relazioni relative agli ultimi esercizi, questa Corte ha richiamato l' attenzione sul perdurante andamento negativo dei saldi della gestione previdenziale e assistenziale della gestione sostitutiva e sulla conseguente necessità che l' Inpgi adottasse con urgenza severe misure atte a ristabilire l' equilibrio previdenziale pesantemente compromesso dalla profonda crisi del settore dell' editoria, contraddistinta dalla sensibile contrazione dei contratti di lavoro e dal peso sempre crescente degli oneri per ammortizzatori sociali a carico dell' Istituto medesimo». Queste parole sono contenute nella delibera 1/2021 della Corte dei conti, pubblicata ieri e relativa alla gestione finanziaria 2018 dell' istituto di previdenza dei giornalisti.
Valutazioni che fotografano la situazione di tre anni fa, ma che sono ancora attuali, dato che nel frattempo il trend negativo del settore e dei conti dell' Inpgi non si è invertito, anzi. I problemi affliggono la gestione dei lavoratori dipendenti, mentre quella degli autonomi gode di buona salute.
Nella prima, sempre nel 2018, si rileva la prosecuzione della riduzione del rapporto tra iscritti attivi e pensioni; saldo negativo della gestione previdenziale e assistenziale; patrimonio netto in diminuzione; rilevanti crediti nei confronti di iscritti e dipendenti; organi sociali composti da un numero elevato di componenti, non funzionale a un' azione efficace e con costi elevati.
Secondo la Corte, la riforma del 2015-2017 non garantisce l' equilibrio strutturale e, in base al bilancio tecnico del periodo 2018-2067, il patrimonio dell' ente si esaurirebbe nel 2028. «Secondo le previsioni attuariali, l' equilibrio di gestione sarebbe conseguibile solo attraverso un idoneo numero di nuovi ingressi». Che finora non è avvenuto e non avverrà "naturalmente", dato che il settore è in crisi. ma che i vertici dell' Inpgi stanno tentando di concretizzare portando nella sfera di azione dell' istituto chi si occupa di comunicazione a livello professionale ma non è inquadrato come giornalista. (M.PRI.)