28/10/2020. - Ordine dei giornalisti: rinvio inevitabile delle elezioni. Il COVID-19 sempre più minaccioso. Necessario il voto elettronico per garantire le sicurezza degli elettori. Sicurezza invocata dal Ministero di Giustizia con una lettera datata 26 ottobre 2020 e indirizzata al Consiglio nazionale dell'Ordine e all'Ordine regionale di Milano. Il ministero si dichiara incompetente a decidere, funzione che spetta solo agli Ordini regionali e al nazionale.
26.10.2020 - La pandemia Covid non si ferma. Anzi, investe il Paese intero, non solo alcune regioni come nel marzo scorso. Di fronte a possibili nuovi divieti e blocchi dovrebbero tenersi le elezioni per il rinnovo dei Consigli nazionale e regionali dell’Ordine dei giornalisti, già rinviate dal 4 ottobre scorso a metà novembre.
Fuori da ogni polemica: il voto va garantito, ma in serenità e piena sicurezza come ci ricorda in una nota il collega Pierluigi Roesler Franz, linea fatta propria dal Ministero di Giustizia con lettera del 26 ottobre indirizzata al Consiglio nazionale e all'Ordine di Milano. Non pochi colleghi, per età o per salute, si sentono particolarmente a rischio e potrebbero disertare le urne. Una scelta comprensibile che mal si concilia con la garanzia del diritto a un voto sicuro.
Lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con il decreto del 18 ottobre 2020 e soprattutto con il DPCM del 25 ha posto altri forti limiti ad attività come convegni, congressi, assemblee. Questi limiti potrebbero comprendere anche le “assemblee” dei giornalisti per il rinnovo dei Consigli dell’Ordine.
Allora ha ragione Franz: va utilizzata questa situazione per innovare. Per introdurre finalmente per le elezioni dell’Ordine il voto elettronico così com’è per l’Inpgi, la Casagit, il Fondo complementare come pure annunciato nei tanti programmi elettorali. Si cambi la legge, allora, e si garantisca, con il voto a distanza, la più ampia partecipazione. È questo che va chiesto in modo unitario al Governo e al Parlamento. Via le polemiche sterili e spesso ingiustificate, lavoriamo tutti per costruire da subito il futuro: impegniamoci per la riforma dell’Ordine con questa integrazione cruciale soprattutto in una fase a rischio come l’attuale. Il Minisstero della Giustizia demanda agli Ordini regionali e al nazionale "la necessità di adottare una valutazione ponderata da esercitare nei limiti del buon andamento dell'azione amministrativa che sottende il fine tendenziale di consentire il rinnovo delle cariche consiliari, salvo che sussistano concrete ed effettive ragioni oggettive che precludano la possibilià di svolgere in sicurezza tl procedimento elettorale".
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