Home     Cercadocumenti     Chi è     Link  

Cerca documenti
Cerca:
in:


Documenti
  » Attualitą
Carte deontologiche
CASAGIT
Corte di Strasburgo
Deontologia e privacy
Dibattiti, studi e saggi
Diritto di cronaca
Dispensa telematica per l’esame di giornalista
Editoria-Web
FNSI-Giornalismo dipendente
Giornalismo-Giurisprudenza
I fatti della vita
INPGI 1 e 2
Lavoro. Leggi e contratti
Lettere
Ordine giornalisti
Premi
Recensioni
Riforma professione
Scuole di Giornalismo e Universitą
Sentenze
Storia
Tesi di laurea
TV-Radio
Unione europea - Professioni
  Attualitą
Stampa

Memoria. 40 anni di segreti e misteri sulla scomparsa di Italo Toni e Graziella De Palo.La ricostruzione sul sito di Ossigeno "Cercavano la veritą" - Riaperte le indagini - Nuove richieste dei familiari per rimuovere il segreto di Stato.

OSSIGENO, Roma 2 Settembre 2020 - Quaranta anni fa, il 2 settembre 1980, a Beirut, i giornalisti Italo Toni e Graziella De Palo lasciarono il loro albergo su una jeep del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) che aveva organizzato il loro viaggio in Libano. Da quel momento nessuno li ha più visti. Ancora oggi, a 40 anni di distanza, i familiari e gli inquirenti cercano di scoprire che fine hanno fatto. Questa storia di segreti e misteri è ricostruita sul sito “Cercavano la verità” di Ossigeno per l'informazione (www.giornalistiuccisi.it).

Italo Toni, originario di Sassoferrato (Ancona) aveva 50 anni, Graziella De Palo, sua compagna di vita e di lavoro, aveva 24 anni. Erano andati in Libano per documentare le condizioni di vita dei profughi palestinesi e la situazione politico militare in quella zona. Secondo alcuni indagavano segretamente su un traffico di armi tra Italia e Libano.

Anche se i loro corpi non sono mai stati ritrovati, si pensa che siano stati uccisi perché avevano scoperto una verità che non si voleva fosse divulgata. Uccisi da chi? Come? Che cosa avevano scoperto? Su alcuni aspetti chiave della vicenda grava ancora oggi, inspiegabilmente, il segreto di stato. Un segreto che deve essere rimosso, chiedono da anni i familiari, che in questi giorni, con il sostegno della FNSI, stanno rivolgendo nuove sollecitazioni alle autorità.
Intanto a dicembre 2019, su pressione dei familiari, la Procura di Roma ha riaperto le indagini per sviluppare le dichiarazioni di un nuovo testimone (di cui non è stato pubblicato il nome) secondo il quale Graziella De Palo raccoglieva informazioni anche sulla Strage alla stazione di Bologna, compiuta esattamente un mese prima della sua scomparsa: secondo il fratello di Graziella, Giancarlo De Palo, la giornalista seguiva una “pista libanese”.

Sul sito "Cercavano la verità" oltre alla ricostruzione della vicenda giudiziaria, sono inoltre presenti una ricca bibliografia, foto tratte dall'archivio della famiglia De Paolo e una lista di documentari, video e film dedicati alla storia dei giornalisti su cui si continua a chiedere verità e giustizia.  


§§§ §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Ossigeno per l'Informazione











Piazza della Torretta 36 00186 Roma RM - Italy

 

Tel: +39 0668402705

Skype: ossigeno.informazione
















Sito aggiornato al 5 febbraio 2025
GiĆ  editore/proprietario/direttore: Franco Abruzzo (3.8.1939-12.4.2025) Per qualsiasi informazione rivolgersi a Vittoria Abruzzo vittoria.abruzzo@gmail.com
Ā© Copyright 2003-2025 Franco Abruzzo, successori e rispettivi titolari - Tutti i diritti riservati
Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR)