Addio al giornalista Alberto Sensini. Aveva 93 anni
10.4,2020. È morto ieri sera nella sua abitazione romana il giornalista Alberto Sensini. Era nato 93 anni fa a Longarone (Belluno) da genitori marchigiani. Dopo la laurea in Lettere conseguita all’università di Urbino, inizia a collaborare dalle Marche con “Il Corriere d’informazione”. Nel 1960 lascia la sua Camerino (Macerata) per stabilirsi a Roma, assunto nella sede romana del Corriere della Sera di cui diventerà poi responsabile. Rimane al Corriere della Sera, di cui è anche editorialista, fino al 1976, quando assume per pochi mesi - nel periodo di interregno tra Ugo Zatterin e Andrea Barbato - la direzione del Tg2. Nel 1977 è nominato direttore responsabile de “La Nazione” di Firenze, incarico che mantiene fino al 1981. Nella sua lunga carriera è stato anche editorialista per “Il Gazzettino” di Venezia e collaboratore al “Mondo” di Pannunzio, alla “Nuova Antologia”, al “Mulino”, nonché autore di diversi saggi di attualità politica, tra i quali: “L’inverno della repubblica. Viaggio nel dibattito sulle istituzioni” (1983), “Prima o seconda Repubblica? A colloquio con Aldo Bozzi e Gianfranco Miglio” (1986), “Presidente o Cancelliere. Viaggio Ragionato nel Labirinto Delle Riforme Istituzionali” (1992), “Caro Silvio, caro Massimo. La neolingua della politica” (1997).
Per diversi anni è stato presidente della Stampa Parlamentare e in seguito docente di “Teoria e tecnica del linguaggio giornalistico” all’Università di Macerata e di “Analisi del sistema politico” alla L.U.I.S.S. di Roma, dove ha ricoperto le funzioni di responsabile del settore giornalismo nella Scuola postlaurea in comunicazioni di massa. Lascia tre figli, due dei quali giornalisti: Michele e Mario. Quest’ultimo editorialista del Corriere della Sera e attualmente responsabile dell’ufficio stampa del Commissario straordinario per la ricostruzione post-terremoto 2016 di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.
|