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La Cgil pensionati da tempo sta studiando le prospettive dei prossimi decenni - ORMAI GLI OVER 65 SONO 12 MILIONI. IL RISCHIO? NON ESSERE SOSTENIBILI - Un piano indispensabile per venire incontro alla societą che cambia e ai bisogni della famiglia.

di Stefano Vetusti/lanazione

FIRENZE, 5 gennaio 2020. -  Il modello badanti scricchiola, le pensioni andranno via via a ridursi, le famiglie non ce la faranno a sostenere i costi per pagare chi assiste i loro anziani. L' attuale sistema del welfare va riformato, adattato, alla luce del fatto che la popolazione anziana è in crescita costante. La Toscana, come l' Italia, non fa più figli e invecchia sempre di più.

Viene a mancare il futuro. E' il problema di fondo della nostra società, l' emergenza dell' oggi e del domani ma la politica sembra non accorgersene. Vanno trovate nuove strade, come ha suggerito ieri su La Nazione il professor Massimo Livi Bacci, demografo di fama mondiale.

Occorre un piano di investimenti che guardi ai prossimi venti, trent' anni, sfrutti le frontiere aperte dalle nuove tecnologie per offrire servizi che migliorino la vita degli anziani, favoriscano gli interventi di assistenza e cura. Un piano indispensabile, al quale sta lavorando da tempo anche il sindacato dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil proprio in Toscana.

Già oggi le persone con oltre 65 anni in Italia sono 12 milioni, il 22% del totale contro il 19% in Europa. Nel 2050 supereranno il 30%. Gli over 80 saranno il 15% (oggi sono il 6%). Tra gli over 75enni l' 85,8% soffre di malattie cronico degenerative. In Italia ci sono 4 milioni e 360mila persone con disabilità, di cui 2 milioni e 600mila oltre i 65 anni e il 42,4% degli over 65 disabili vive da solo.

L' innovazione digitale, l' intelligenza artificiale, le nuove tecnologie possono migliorare la qualità della vita delle persone anziane. Dalla sensoristica ai dispositivi indossabili, con biosensori nei capi di abbigliamento per misurare parametri biologici e fornire informazioni sullo stile di vita, o con sensori nel pavimento, nel materasso, sulle mura per verificare il sonno, la qualità dell' aria, la deambulazione in casa, per rilevare una caduta.

L' intelligenza artificiale può fornire assistenti virtuali nelle terapie, la robotica e la domotica possono offrire assistenza alla persona ma restano ancora marginali in Italia, così come la spesa per la sanità digitale. La strada è tracciata ma bisogna recuperare il tempo perduto, per governare l' emergenza e disegnare la società del domani.




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