Previdenza giornalisti. Inpgi, nel Milleproroghe lo scudo anti-commissariamento. Lo ha proposto Martella.
(Il Sole 24 Ore,18.12.2018) - La norma che proroga fino a giugno lo scudo anti-commissariamento per l' Inpgi, l' istituto di previdenza dei giornalisti italiani, potrebbe rientrare nel decreto Milleproroghe.
Lo ha proposto il sottosegretario alla presidenza con delega all' editoria Andrea Martella. Lo scudo , cioè la sospensione dell' articolo 2, comma 4, Dlgs 509/94,era stato previsto, con scadenza 31 ottobre nel decreto crescita, che prevede anche di allargare la platea degli iscritti Inpgi dal 2023 se l' istituto dimostra l' impossibilità di stare in piedi con le proprie forze (il disavanzo previdenziale 2020 è di 191 milioni).
L' Inpgi ha tempo fino al 30 giugno per farlo e da tempo chiede che lo "scudo" sia allineato a questa data. (1).
L'istituto ha anche chiesto di anticipare l'ampliamento della platea degli iscritti, e di portare dal 2020 i comunicatori pubblici (più facili da individuare rispetto a quelli del settore privato) nell' ente, una richiesta rimandata al mittente perché richiederebbe circa 60 milioni. Va detto che i comunicatori hanno in più occasioni ribadito di essere contrari a questa soluzione; l' Inps invece ha aperto alla possibilità di accogliere l' Inpgi sotto il suo cappello.
Per sostenere l'Inpgi e la sua autonomia oggi l' Fnsi ha organizzato un sit-in alle 9.30, in piazza della Rotonda, a Roma. (Fe.Mi.)
(1)Art 2 Dlgs 509/94, comma 4:"In caso di disavanzo economico-finanziario, rilevato dai rendiconti annuali e confermato anche dal bilancio tecnico di cui al comma 2, con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri di cui all'art. 3, comma 1, si provvede alla nomina di un commissario straordinario, il quale adotta i provvedimenti necessari per il riequilibrio della gestione. Sino al ristabilimento dell'equilibrio finanziario sono sospesi tutti i poteri degli organi di amministrazione delle associazioni e delle fondazioni".
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