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Palermo.Capodanno al Giardino della Memoria di Palermo, il sito confiscato a Cosa nostra e gestito da Unci e Anm. Parteciperanno anche i familiari di alcuni dei caduti. L'1 GENNAIO CRONISTI E MAGISTRATI RICORDERANNO TUTTE LE VITTIME DELLA MAFIA. Si tratta della prima manifestazione antimafia del 2020 in Italia e che si intitola: "Comincia il nuovo anno, ricordiamoli ogni giorno".
3.12.2019 - Cronisti e magistrati insieme nel ricordo di tutte le vittime della mafia. Un momento di riflessione dedicato a coloro che sono stati uccisi da Cosa nostra. E’ l’evento, promosso da Unione cronisti e Associazione nazionale magistrati e giunto alla QUARTA edizione, che si svolgerà il prossimo 1 gennaio 2020 alle ore 10,00 al Giardino della Memoria di via Ciaculli a Palermo. Si tratta della prima manifestazione antimafia del 2020 in Italia e che si intitola: "Comincia il nuovo anno, ricordiamoli ogni giorno". Davanti agli alberi che ricordano le vittime della strage di Capaci, cronisti e magistrati dedicheranno un momento di riflessione per tutti i caduti. Oltre alle autorità istituzionali parteciperanno all’iniziativa alcuni familiari di vittime della mafia. Come è accaduto nelle edizioni precedenti (la prima volta nel 2017) nel corso dell’evento si procederà alla lettura di un paio di testi poetici. "Anche nel primo giorno del 2020 – sottolinea l’ideatore dell’iniziativa, il giornalista Leone Zingales, presidente del Gruppo siciliano dell’Unci - celebreremo ricordandole, in questo sito che fu della mafia, tutte le vittime: imprenditori, giornalisti, magistrati sindacalisti, religiosi, poliziotti, carabinieri, e tutti coloro che sono stati uccisi dalle mani insanguinate della mafia. Le vittime di Cosa nostra, lo ribadisco anche in questa occasione, vanno ricordate tutti i giorni e non soltanto nel corso delle varie commemorazioni, durante gli anniversari o nei convegni di celebrazione. La lettura di alcuni testi poetici, inoltre, contribuirà ad accrescere il valore dell’iniziativa. Anche con la cultura si sconfigge la mafia: lo sostenevano il generale Dalla Chiesa ed il giudice Chinnici" (UNCI).
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