Mercoledì 17 luglio è tragicamente scomparsa a Nizza, dove risiedeva da molti anni per motivi di salute, la collega Maria Luigi Bagni. Laureata in Scienze Politiche all’Università di Pavia nel 1962, la Bagni, dopo un periodo di perfezionamento dei suoi studi (specializzazione in statistica; approfondimento delle discipline economiche e della lingua inglese seguendo corsi presso l’Università di Cambridge) decise di dedicarsi al giornalismo.
Compì le sue prime esperienze professionali collaborando con piccole testate, soprattutto in Lombardia. Nel 1974 entrò poi a far parte della redazione del settimanale “Il Mondo” chiamata dal direttore Mario Pendinelli.
Qui gli fu affidato l’incarico di approfondire i temi dell’innovazione scientifica e tecnologica e del rapporto fra il mondo produttivo e quello della ricerca: vi si dedicò a lungo, con grande passione e impegno.
Condusse molte inchieste e interviste, apprezzate per lo scrupolo e la capacità divulgativa, particolarmente nei settori della chimica e dell’energia. Dedicò anche molta attenzione al confronto fra lo stato dell’organizzazione della ricerca in Italia e negli altri paesi europei e alle difficoltà di rapporto, in quegli anni particolarmente rilevanti, fra Università e industria.
A partire dagli anni ’80, conclusa l’esperienza de “Il Mondo, curò i rapporti con la stampa di diverse organizzazioni. Lavorò, fra l’altro, successivamente, per la Borsa di Milano, la Ciga (Grandi Alberghi) e l’Assolombarda.
Continuò, al tempo stesso, a coltivare la sua passione per il giornalismo scientifico. Membro dell’Ugis, l’associazione dei giornalisti professionisti che operano in questo campo, ne divenne vice-presidente nel 1985, con la presidenza di Paola De Paoli.
Come esponente dell’Ugis entrò a far parte del board dell’Eusja (l’organizzazione europea delle associazioni nazionali dei giornalisti scientifici); dell’Eusja fu tesoriere nel biennio 1988-89.
Negli anni ’90 fu eletta fra i membri del Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.
Amante dello sport (aveva a lungo praticato la vela e la pesca subacquea), Maria Luigia era dotata anche di una forte sensibilità sociale ed era stata volontaria del Vidas, la grande associazione milanese di assistenza ai malati oncologici.