RADIO RADICALE, SENATO APPROVA MOZIONE CRIMI E NON PROROGA LA CONVENZIONE.Fnsi: ok a mozione, è importante ma non basta.
Roma, 6 giugno 2019. - Con 138 voti favorevoli, 45 contro e 57 astenuti oggi, l' Aula del Senato, riunita per discutere del rinnovo della convenzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Editoria e del Mise, a RADIO RADICALE, ha votato la mozione di maggioranza, Lega-M5s, che "vincola ad alcune correzioni" la convenzione attuale. Una delle correzioni richiesta dalla maggioranza e' che per avere la convenzione triennale si deve prevedere "quale condizione per la stipula" che "l'archivio digitale resti formalmente vincolato all'uso pubblico". Quanto alla gara per l'assegnazione del servizio di informazione e comunicazione istituzionale - ha spiegato il sottosegretario Crimi - si dovra' tenere conto della "conformita' ai piu' elevati standard tecnologici presenti sul mercato". M5s e Lega hanno accolto le riformulazioni. Sel e Fratelli d'Italia si asterranno su quella di maggioranza. Isabella Rauti (Fdi) ha tuonato: "RADIO RADICALE non verra' salvata, questa e' la verita'". Andrea Marcucci (Pd) ha spiegato "il voto contrario del Pd alla mozione di maggioranza" stigmatizzando la chiusura di RADIO RADICALE. (9Colonne)
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Radio Radicale. Fnsi: ok a mozione, è importante ma non basta.
ROMA, 6 giugno 2019. - "L'approvazione in Senato della mozione per Radio Radicale e' un segnale importante, ma non e' sufficiente. La sopravvivenza della Radio dipende dall'approvazione di un atto che consenta la proroga e la continuita' del servizio. Per questo, nelle more della definizione di una gara pubblica, e' necessario che venga adottato un provvedimento urgente che assicuri la continuita' del servizio scongiurandone l'interruzione, come per altro richiesto e ribadito anche dall'Agcom". Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana. "Si tratta - proseguono - di un passaggio fondamentale per passare dalle 'emozioni' e dalle generiche dichiarazioni di principio agli atti e dare un segnare non soltanto a Radio Radicale, ma a tutte le testate la cui sopravvivenza e' messa a rischio dal taglio al fondo per il pluralismo dell'informazione. L'auspicio e' che tutte le forze politiche approvino il provvedimento per dare certezze a Radio Radicale. La Fnsi e' pronta a riprendere la mobilitazione per sostenere il pluralismo dell'informazione e la sopravvivenza di numerose testate". (ANSA).
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