Editoria: Informazione locale, tra crisi e democrazia. A convegno Anci, Fieg, Stampa Romana, Agcom e Ansa. ''Solo negli ultimi 10 anni - spiega il responsabile relazione esterne della Fieg, Arcangelo Iannace - i ricavi sono scesi del 53%, con danni a tutta la filiera e un -52% anche nella diffusione".
di Daniela Giammusso/ANSA
ROMA, 5 aprile 2019. - Qual è il ruolo dell'informazione locale oggi? Come cambiano le sue figure professionali con l'avvento delle nuove piattaforme digital? Tra dati e nuove normative, se ne e' parlato oggi al convegno ''Comunicare i Comuni, raccontare i territori'', organizzato da Anci, Ordine dei Giornalisti e Associazione Stampa Romana. Sul tavolo, un rapporto che vive su tre fronti: la Pubblica Amministrazione, l'Editoria e i lettori. ''Avere un pubblica amministrazione capace di dialogare e interloquire vuole dire fare un servizio per i cittadini'', esordisce Lazzaro Pappagallo, Segretario Associazione Stampa Romana. ''Comunicare i Comuni significa raccontare servizi e territorio ai cittadini stessi. Anche far innamorare del museo o della processione della mia citta''', concorda il vicepresidente nazionale dell'Anci e primo cittadino di Chieti, Umberto Di Primio. ''Piu' informazioni diamo alla stampa - dice - e piu' i giornalisti saranno in grado di riportare la notizia per quella che e'. I cittadini vogliono un'informazione di servizio immediata, altrimenti vanno a cercarla da soli su altri siti''. Ma attenzione, ''mai cedere a qualche like in piu'''. Dall'altro lato della ''barricata'', i dati fotografano pero' un settore che sta affrontando una gravissima crisi. ''Solo negli ultimi 10 anni - spiega il responsabile relazione esterne della Fieg, Arcangelo Iannace - i ricavi sono scesi del 53%, con danni a tutta la filiera e un -52% anche nella diffusione. I lettori invece sono diminuiti 'solo' del 20%, passando da 14 milioni e 300 mila a 11 milioni e 400 mila''. Da qui anche il protocollo Anci-Fieg per sostenere la rete di distribuzione locale e le edicole, perche' diventino hub di servizi per la cittadinanza locale. Anche i dati Agcom, conferma Adriana Lotti, raccontano ''un'informazione locale che soffre, ma una richiesta dei cittadini che resta elevata. La domanda media di quotidiani locali - dice - si attesta intorno all'86%, con picchi li' dove esiste una specificita' locale e linguistica. La tv resta il mezzo privilegiato e in 14 regioni la Tgr e' la principale fonte di informazione, ma in Emilia Romagna e Toscana si preferisce il quotidiano''. Ma al di la' dei numeri, ''e' attraverso le piccole e le grandi citta', le periferie - commenta il direttore dell'ANSA, Luigi Contu citando le proteste di questi giorni a Torre Maura - che passa gran parte della tenuta del sistema democratico. Piu' i cittadini si allontanano dalla politica e piu' il governo dei territori e chi informa sono decisivi per mantenere una relazione di fiducia o quantomeno di dialogo con le persone. E' importante - prosegue - il locale per il locale, ma anche il locale per il nazionale, il locale per il mondo: e qui entra il ruolo dell'ANSA'', che dagli anni '70 ha costruito il suo network ''unico'' di giornalisti su territorio, dal piu' piccolo comune alla grande citta'.(ANSA).
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