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EDITORIA. FESTA PER "TOSCANA OGGI" che compie 35 anni. SI PARLA DI TAGLI. MARCO TARQUINIO: "DIAMO FASTIDIO, VOGLIONO AFFIEVOLIRCI". "Ogni societą dovrebbe valorizzare e non contrastare il pluralismo. Non c'entra tanto l'interesse personale, o nostro come editori di un giornale, quanto la preoccupazione che all'interno della societą vengano a mancare quelle voci plurali, soprattutto locali, nate dal basso e che solo attraverso un sostegno della societą stessa possono avere una possibilitą di esistere". Lo spiega l'arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori.

Firenze, 20 marzo 2019. - "Ogni società dovrebbe valorizzare e non contrastare il pluralismo. Non c'entra tanto l'interesse personale, o nostro come editori di un giornale, quanto la preoccupazione che all'interno della societa' vengano a mancare quelle voci plurali, soprattutto locali, nate dal basso e che solo attraverso un sostegno della società stessa possono avere una possibilità di esistere". Lo spiega a margine della festa dei 35 anni di "Toscana Oggi" l'arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, commentando la volonta' del governo di tagliare progressivamente il fondo per l'EDITORIA. Sempre sul tema, interviene anche il direttore di 'Avvenire' Marco Tarquinio: "Stiamo vivendo in un periodo in cui i giornalisti che hanno idee chiare, come di solito quelli che lavorano in testate di ispirazione cattolica, danno particolarmente fastidio. Non siamo solo noi, ovviamente, ma e' un dato di fatto che in questo momento stanno facendo di tutto per far affievolire le voci della stampa del territorio, dei giornali di opinione, che hanno questa caratteristica gravissima evidentemente: di essere fatti in cooperativa o con statuto no profit, come e' il caso di Avvenire". Questa, aggiunge, "e' una cosa che mi manda un po' ai matti, come si dice, perche' un Paese che disprezza cosi' strumenti di democrazie e informazione si avvia su una strada pericolosa". (Dire)




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