Michele Stellato, I RACCONTI DI VILLA SISSI (Cavinato Editore, 2018, € 15)
di Pierluca Danzi
11.9.2018 - In uno dei testi della raccolta I RACCONTI DI VILLA SISSI una giovane donna, dominata da un diabolico progetto, omette di somministrare al vecchio marito malato il salvavita, per cui questo muore. Lo confessa anche al medico curante:si sente giovane, vuole vivere la sua vita, il marito era ormai vecchio e malato, e ha deciso così. Il dottore si trova a vivere una grave crisi di coscienza: denunciare l'atto criminoso, o comprendere le motivazioni della giovane vedova? In un altro racconto La signora col cagnolino il clima è sicuramente meno pesante, paranoico ma leggero. Chiamato d'urgenza da una vecchia signora per una crisi cardiaca, un medico trova poi che c'era da visitare il cagnolino e non la signora. Il medico (non è un veterinario) prima sconcertato poi cede perché la signora puntandosi una pistola alla tempia minaccia di uccidersi. Con Aspettando Sissi invece, con Grand Hotel Imperial, e anche con altri testi, l'autore ci trasferisce nell'atmosfera del turismo termale. Da poter dire che le direttive di questa raccolta di racconti sono due: quello dell'ambiente medico perché l'autore è medico di mestiere, e quello del mondo termale frequentato per molti anni dall'autore per motivi di lavoro. Nel mondo medico descritto non è la malattia che prevale, ma i casi psicologici ed estranianti, le condizioni umane che il medico che narra in prima persona si trova ad affrontare nel corso del suo mestiere. L'ambiente termale è quello di Levico Terme, nel Trentino, dove l'autore ha scoperto testimonianze, leggende e culto del mondo austroungarico, di cui ai tempi il territorio era una estrema periferia, e a cui in gran parte il libro di Michele Stellato si ispira. Aspettando Sissi è il racconto più inquietante della raccolta; mette in scena quanto di più disperante e perduto può esserci nella condizione di una psiche umana che deborda per i motivi più svariati. Una veggente di Piacenza ospite del Grand Hotel Imperial, dove si tramanda che abbia soggiornato la principessa Sissi, si suggestiona a tal punto da convincersi - a sentire il pianoforte dell'albergo che suona - che ci sia Elisabetta d'Austria dietro lo strumento. In preda a delirio vaga per l'albergo illudendosi di vivere un contatto esoterico con Sissi. Così l'esito che dà alla sua ossessione, alla fine risulta essere piuttosto l'uscita tragica, irrimediabile, di uno squilibrio mentale. Tutta la materia narrativa di questa raccolta, I RACCONTI DI VILLA SISSI, Cavinato Editore 2018, è un'alternanza tra reale e surreale; quasi che un fatto, la quotidianità, per farsi racconto avesse bisogno di un progetto trasfigurativo. L'assurdo, il visionario, il surrealismo di Landolfi, Buzzati, Parise, verso cui l'autore inclina, percorrono il testo e sono - con risultati felici - l'elemento tematico che contrassegna la raccolta.
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