Spread e pensioni. La versione di Pennisi: "L'ipotesi di un progetto di contributo triennale di solidarietà è ammissibile solo in caso di grave crisi finanziaria. E per questo la differenza di rendimento tra titoli di stato sale. Un tema caldissimo in un Paese con 18 milioni di pensionati, di cui 14 milioni con trattamenti ‘previdenziali’ (ossia collegati, in un modo o nell’altro, a lavoro effettuato e a contributi versati) e 4 milioni con trattamenti puramente assistenziali, come le ‘pensioni sociali’ introdotte negli anni Settanta del secolo scorso e che, in base alla riforma del 1995, dovrebbero più appropriatamente essere chiamate ‘assegni sociali’ a carico quindi della fiscalità generale anche se, per comodità, erogate tramite l’INPS".
di Giuseppe Pennisi/formiche
TESTO IN http://formiche.net/2018/08/spread-pensioni/
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PICCOLA STORIA DI DUE PENSIONATI ALLE PRESE CON IL. GOVERNO DEL CAMBIAMENTO - Questa è la storia di A e di B. Sono due coetanei che hanno lavorato - con ruoli e stipendi diversi - nella stessa azienda, negli stessi anni e per gli stessi anni. Sono andati in pensione lo stesso giorno dello stesso mese dello stesso anno. Soltanto il loro assegno pensionistico annuo sarà ovviamente ben diverso avendo ricevuto per tutta la vita lavorativa stipendi molto diversi e avendo dunque versato contributi molto diversi. Il Signor A ha ora una pensione lorda annua di 79.999 euro. Il Signor B di 100.000 euro annui. Sulla base delle norme ora note del disegno di legge del governo, la pensione del Signor B verrà ricalcolata subendo una decurtazione del 20 per cento e attestandosi quindi a quota 80mila euro. Proprio come quella del Signor A. Un nuovo modello di giustizia sociale.- GIUSEPPE MENNELLA
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