L’Unci a difesa della collega Simula: “Giornalista perquisita per rivelazione di segreto d’ufficio, iniziativa abnorme e ingiustificata. Serve intervento del Csm”.
11.4.2018 - L’iniziativa della Procura delle Repubblica di Tempio contro la collega Tiziana Simula segna un punto di non ritorno nei rapporti tra magistratura inquirente e informazione. È di tutta evidenza l’abnormità del reato ipotizzato a carico della collega (rivelazione di segreto d’ufficio, reato proprio di un pubblico ufficiale quale non può mai essere qualificato un giornalista) ma destano anche maggiori preoccupazioni le modalità di svolgimento della perquisizione personale e del sequestro, modalità che vanno ben oltre le effettive finalità dell’azione e che dimostrano mancato rispetto del ruolo, della persona e della professione giornalistica. A questo punto è indispensabile che il Csm intervenga con immediatezza per accertare la macroscopica abnormità messa in atto dall’ufficio di Tempio, e detti delle linee guida da adottare nelle inchieste che riguardano il rapporto con i media, verificando prima i presupposti e disponendo poi modalità di acquisizione della prova che non debordino nella intimidazione al professionista e alla professione giornalistica. Il presidente e la Giunta dell’Unci nel testimoniare piena solidarietà alla collega Tiziana Simula ribadiscono il massimo impegno e la più alta vigilanza per la difesa del diritto di cronaca da ogni tentativo di compressione, delegittimazione, intimidazione, da qualunque ambito siano dirette o indirizzate. (UNCI)
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