GIORNALISTI: FRANCESCO VIVIANO CONDANNATO IN APPELLO PER IL CASO RAI-AGCOM A UN ANNO DI RECLUSIONE.
Roma, 6 aprile 2018. - La corte di appello di Lecce ha confermato la condanna di primo grado a un anno di reclusione al giornalista di Repubblica, Francesco Viviano. Il più celebre cronista di fatti di mafia del quotidiano era accusato di essersi impossessato di un fascicolo dagli uffici giudiziari riguardante documentazione inerente l'inchiesta sul cosiddetto caso Rai-Agcom, inchiesta che vedeva l'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi indagato per le presunte pressioni effettuate per chiudere il programma ''Anno Zero'' di Michele Santoro. La condanna di primo grado, confermata in appello, andò oltre i 9 mesi richiesti dal pubblico ministero in quanto Viviano era stato precedentemente condannato per essere entrato nel centro raccolta immigrati di Lampedusa al fine di documentare una delle tante inchieste che lo hanno reso famoso. Viviano, che si è sempre dichiarato innocente, sulla sua pagina Facebook oggi indica in un collega del suo giornale la causa della sua condanna, un collega, spiega, "che ha raccontato a dei magistrati delle bugie, che mi ha intercettato (incredibile) etc etc e che mi ha fatto condannare ad un anno di reclusione". (AdnKronos)
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