"Per l'8 marzo cinque giornaliste del gruppo editoriale Condé Nast hanno festeggiato subendo la Cassa integrazione a zero ore firmata unilateralmente dall'editore proprio oggi e attiva da domani": lo denuncia l'Associazione lombarda dei giornalisti (Alg) spiegando che le professioniste lavoravano nelle testate Vogue uomo, Vogue Sposa e Vogue bambino per le quali l'azienda ha deciso qualche mese fa la chiusura.
MILANO, 8 marzo 2018. - "Per l'8 marzo cinque giornaliste del gruppo editoriale Conde' Nast hanno festeggiato subendo la Cassa integrazione a zero ore firmata unilateralmente dall'editore proprio oggi e attiva da domani": lo denuncia l'Associazione lombarda dei giornalisti (Alg) spiegando che le professioniste lavoravano nelle testate Vogue uomo, Vogue Sposa e Vogue bambino per le quali l'azienda ha deciso qualche mese fa la chiusura. Oggi sindacato e giornaliste, i redattori erano in sciopero, hanno preso parte al corteo 'Non una di meno' in centro a Milano. Con un ultimo appello, fatto comprando una pagina del quotidiano 'Il Fatto', i giornalisti della Conde' Nast , sostenuti nella loro vertenza anche dalla Fnsi, hanno chiesto inutilmente al gruppo di rinunciare alla sua decisione. "L' azienda - sottolinea l'Alg - contestualmente alla chiusura delle tre testate, aveva messo a disposizione di tutti i giornalisti del gruppo incentivi all'esodo, che sono stati accettati da 9 giornalisti delle testate chiuse oltre che da altri 14 colleghi degli altri periodici. Questo non e' bastato alla casa editrice, che ha deciso prima di licenziare le cinque giornaliste e poi e' tornata sui suoi passi avviando la procedura per la Cassa a zero ore. Ma per Cdr, Fnsi e Alg anche questo e' un passo inaccettabile: il sindacato aveva chiesto la ricollocazione all'interno delle altre testate e l'attivazione su tutto il gruppo dei contratti di solidarieta' difensiva". L'azienda ha replicato che "allo sciopero di oggi, contro l'attivazione della Cig, hanno preso parte solo il 25% dei giornalisti".(ANSA).
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