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PREVIDENZA. CESARE DAMIANO: “INACCETTABILE UN TAGLIO ALLE PENSIONI LIQUIDATE CON IL SISTEMA RETRIBUTIVO”. ANCHE ENRICO MORANDO DÀ UNA BOTTA A TITO BOERI, CHE DICHIARA: "NON SAREMO NOI A FARE LA RIFORMA DELLE PENSIONI, MA IL NOSTRO COMPITO È QUELLO DI PRESENTARE PROPOSTE". FRANCO ABRUZZO (PRESIDENTE DI UNPIT): “LA CAMPAGNA MEDIATICA DI BOERI HA PROVOCATO DANNI ALLA SALUTE DEI PENSIONATI ANZIANI. IL PROF BOCCONIANO LA SMETTA DI SEMINARE TERRORE E PANICO. IL GOVERNO HA GIÀ BOCCIATO IL SUO PROGETTO DI TAGLI. SI RASSEGNI. SE NE TORNI IN UNIVERSITA'. TANTO E’ UN PERDENTE DI LUSSO”.


Roma, 7 aprile 2015. "Siamo contenti che il Premier Renzi abbia riconfermato che con il Def il Governo non intende 'prendere i soldi dalle tasche dei cittadini. Per evitare questa eventualità bisogna però dare ascolto alle richieste dei Comuni perché altrimenti si corre il rischio che a mettere le mani in tasca agli italiani siano gli Enti locali costretti, dai tagli, ad aumentare la tassazione". Lo dichiara Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera. "Noi abbiamo apprezzato gli 80 euro, il taglio dell'IRAP e la detassazione sul lavoro - continua Damiano - e siamo convinti che il Governo, come dice il Premier, proseguirà sulla strada intrapresa. Vorremmo suggerire di mettere in calendario anche il tema della introduzione di un criterio di flessibilità nel sistema pensionistico al fine di correggere la riforma previdenziale del Governo Monti". Non sarebbe accettabile, invece - prosegue il presidente della Commissione Lavoro - un taglio alle pensioni in essere per il solo fatto che siano state liquidate con il sistema retributivo". "Anche questo sarebbe infilare le mani in tasca ai cittadini mettendo in discussione i diritti acquisiti e, nel caso dei pensionati, non si tratterebbe della prima volta", conclude Damiano.(AGI)


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ENRICO MORANDO CONTRO BOERI: “IL GOVERNO NON HA NELLA PROPRIA AGENDA ALCUN INTERVENTO SULLE PENSIONI". 


Roma, 7 aprile 2015. La crescita prevista del Pil nel 2015, inserita nel Def dal governo, sarà dello 0,7%. Nessun intervento in vista sul fronte delle pensioni. Ad anticiparlo ad Affaritaliani.it è il viceministro dell'Economia, Enrico Morando."Il nostro compito - ha spiegato il viceministro - è quello di agire in base al consenso rispetto alle analisi dei diversi istituti, sia quelli internazionali sia quelli nazionali, e in questo momento il consenso è più vicino a 0,7% che non a 0,8%. Naturalmente c'è sempre il tempo nel corso dell'anno, se le cose dovessero cambiare, nella nota di aggiornamento di correggere le nostre previsioni". Morando poi smentisce qualsiasi intervento sulle pensioni nella prossima Legge di Stabilità: "Il governo non ha nella propria agenda alcun intervento sulle pensioni". (askanews)


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PENSIONI. TITO BOERI: "NON SAREMO NOI A FARE LA RIFORMA DELLE PENSIONI, MA IL NOSTRO COMPITO È QUELLO DI PRESENTARE PROPOSTE". RIBADISCE L’OBIETTIVO DELLA FLESSIBILITÀ IN USCITA E IL PRELIEVO SUGLI ASSEGNI ALTI. - BRESCIA, 7 aprile 2015.  "Non saremo noi a fare la riforma delle pensioni, ma il nostro compito è quello di presentare proposte": lo ha detto il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ospite di un convegno a Brescia, che ha confermato "la possibilità di introdurre una maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro" e ha ribadito "la necessità di ricostituire il patto intergenerazionale, magari attraverso un prelievo sulle pensioni più alte". Un contributo che, come specificato da Boeri, non sarebbe indiscriminato "ma proporzionato alla rendita percepita e ai contributi versati". "In Italia a causa della crisi economica la povertà è aumentata di un terzo - ha aggiunto il presidente dell'Inps -. La categoria che più ha resistito alla crisi è quella degli ultra 65enni; persone che, pur nelle difficoltà, possono contare su una pensione fissa". Boeri ha poi detto che "anche altri Stati europei hanno conosciuto un abbattimento dei redditi, ma nessuno come l'Italia ha avuto un così alto aumento della povertà".(ANSA).


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.6.4.2015 -.INPS & DINTORNI - “Ognuno finisce per trovare la sua Waterloo”. Sconfitta totale  vicina per  Tito Boeri bocciato prima da Matteo Renzi e poi espressamente dal suo consigliere economico Yoram Gutgeld: “Ricalcolo contributivo? Si è deciso politicamente di non farlo. Le pensioni alte sono già in qualche modo tassate". Un detto napoletano per il presidente dell’Inps: Se vuoi andare alla malora sei già arrivato”. E poi, letti i suoi annunci di guerra sul recupero dei contributi,  si dedichi soprattutto alla Sicilia dove  sono 285mila i lavoratori in nero con una evasione da 4 miliardi (esattamente la cifra che pensa di mettere in cascina con l’operazione sugli assegni presunti “ricchi”). Frattanto il docente bocconiano, con i suoi progetti brutali e violenti, ha seminato il panico tra i pensionati del ceto medio. Ora basta. In nome di Dio, se ne vada, torni in fretta alla Bocconi.  - di FRANCO ABRUZZO-presidente Unpit / TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=17386


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.29.3.2015-.Franco Abruzzo: “Con l’Unpit sto difendendo le pensioni di oggi e quelle di domani, ma soprattutto le pensioni costruite con 35/40 anni di versamenti d’oro. E denuncio la rapina di 10  miliardi perpetrata ai danni di 5,5 milioni di anziani per effetto della mancata perequazione negli ultimi 4 anni. I politici riflettano  prima di seguire i piani eversivi del presidente dell’Inps. E ricordo agli amministratori delle casse professionali che non possono ridurre  gli assegni per via amministrativa. Sarebbe un crimine”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=17319



 



 



 



 



 






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