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Stampa

Mondadori ottiene
dal giudice la chiusura
dell’edicola digitale pirata
Avaxhome. Il sito ha
la sede in Russia.

Milano, 28 novembre 2012.  La Procura di Milano sequestra in via preventiva un portale di condivisione per giornali, libri, fumetti e cd musicali. Il provvedimento, il primo del genere, è stato deciso dal pm Ferdinando Esposito. Mai come in questo caso, era stato contestato il reato di ricettazione contro un sito internet. Il timore dell’associazione dei provider italiani, è che ora tutti i blog corrono il rischio di venire puniti per la pubblicazione di articoli sotto copyright. Il procedimento era nato dalla denuncia della Mondadori, presentata Il 12 giugno del 2012 contro Avaxhome, portale di condivisione di contenuti online senza scopo di lucro. Ovviamente non autorizzato dai detentori dei diritti, gli editori, e quindi abusivo. Proprio per evitare noie giudiziarie, il sito ha base nella lontana Russia. Il sequestro è stato dunque notificato il 23 novembre ai provider italiani, che hanno poi provveduto a inibire l’accesso. Avaxhome diffonde sulla rete gratuitamente una serie di testate, di ogni parte del mondo, e quindi anche italiane. Un vero problema per la Mondadori, che ha recentemente attivato un servizio di edicola online. (TMNews)


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INTERNET. SEQUESTRO EDICOLA PIRATA ON LINE. L’ACCUSA è RICETTAZIONE.  PM: SITO GUADAGNAVA CON GIORNALI ABUSIVI; DENUNCIA DA MONDADORI


di Igor Greganti-ANSA


Milano, 28 novembre 2012. Mettere sul web una sorta di 'edicola on line, permettendo agli utenti di scaricare interi quotidiani e giornali, non è solo una violazione dei diritti d'autore. Se c'è, infatti, anche un guadagno, ottenuto grazie ai clic dei navigatori sui banner pubblicitari, scatta anche l'accusa di «ricettazione», perchè si sta traendo profitto da contenuti 'rubatì. È l'innovativo principio applicato dalla Procura di Milano che ha disposto il sequestro preventivo del sito 'Avaxhomè, che era diventato col tempo una sorta di edicola digitale pirata e che è stato, dunque, oscurato in Italia su disposizione della magistratura. Per l'avvocato Fulvio Sarzana, legale del sito e dell'Associazione italiana provider', «questo sequestro è un problema serio, perchè per la prima volta in Italia e nel mondo si ipotizza il reato di ricettazione per la riproduzione di articoli sul web e non solo quello di violazione del diritto d'autore». Secondo il difensore, «il rischio è che da oggi in poi chiunque riproduca articoli sul web si veda chiudere il sito e arrivare una denuncia penale per un reato che equipara questo caso a quello dei ladri d'auto». Il sequestro disposto d'urgenza nei giorni scorsi dal pm Ferdinando Esposito è stato poi convalidato anche dal gip, ma la difesa ha già annunciato che farà ricorso al Tribunale del Riesame contro il provvedimento. L'inchiesta è scattata a seguito di una denuncia depositata in Procura dalla Mondadori, lo scorso 12 giugno. Avaxhome, spiega la casa editrice in una nota, «permette a chiunque di scaricare illegalmente, tra l'altro, la versione integrale (in formato Pdf) di intere testate giornalistiche, quotidiani, periodici e libri pubblicati da tutti i principali editori italiani e stranieri spesso contestualmente alla pubblicazione o all'uscita in edicola». E nonostante «l'attività svolta dal sito si presenti come gratuita - prosegue Mondadori - in realtà nasconde un business rilevante fondato sulla vendita di spazi pubblicitari e sulla violazione dei diritti di tutti gli editori coinvolti, e non ha quindi nulla a che vedere con la condivisione di contenuti on line senza scopo di lucro». Per il pm Esposito, che ha firmato il sequestro del sito da «eseguire presso tutti gli internet service provider italiani», l'atto abusivo - si legge nel decreto - «di immissione in rete con contestuale riproduzione di opere tutelate e messa a disposizione del pubblico di opere dell'ingegno on line, rappresenta un pericolo grave ed irreparabile per i titolari dei diritti e pone i soggetti che se ne avvalgono di fronte a un profitto». Nel caso di questa vera e propria grande 'edicola digitale, infatti, chiarisce il magistrato, c'era anche un «scopo di lucro determinato dall'introito economico in virtù della presenza dei vari banner pubblicitari sul sito». Da qui l'oscuramento del sito per le accuse di violazione dei diritti d'autore e di ricettazione, deciso con «urgenza» perchè c'era il «pericolo che i soggetti indagati, in corso di identificazione (i gestori del portale, ndr), possano venire a conoscenza dell'indagine». (ANSA).


 


 


 


 





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