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ANALISI TECNICA.
Quell’affare (per chi?)
delle quote di FIP vendute
tre anni fa all’INPGI

Chi è l’autore della certificazione del valore unitario della quota del fondo FIP (oltre 140mila euro) che presentò l’acquisto di quote FIP da parte di INPGI come “un affare”? Perché, nonostante la stampa economica e internazionale ne avesse parlato diffusamente, nessuno a quanto pare dentro l’INPGI si dedicò a capire come mai, appena poche settimane prima di cedere quote di FIP a INPGI, SOPAF avesse acquistato dal gruppo austriaco quote di FIP per un valore inferiore del 20% a quello pagato dagli austriaci e comunque inferiore di oltre il 33% al prezzo pagato dall’INPGI a SOPAF solo pochi giorni dopo? Nell’acquisto di quote di FIP per 30 milioni, il 19 febbraio 2009, con una delibera firmata dal presidente dell’Istituto, chi ha fatto l’affare: l’INPGI o la SOPAF che avrebbe guadagnato 7,5 milioni su 30 di ricavi? - (IN CODA due articoli di Vitaliano D'Angerio).

di Nicola BORZI/Plus24/Il Sole 24 Ore

Care colleghe, cari colleghi, sulla gestione finanziaria dell’INPGI c’è molto da dire. L’argomento è interessantissimo, per un giornalista economico: ma soprattutto per tutti i giornalisti che all’Istituto affidano le loro pensioni.


Analizziamo una delle prime operazioni dell’INPGI nell’acquisto di quote di fondi immobiliari, attività che oggi è balzata all’onore delle cronache con la decisione di investire nel Progetto di Corso Como a Milano insieme a Hines.


Parliamo dell’acquisto effettuato il 19 febbraio 2009 (tre anni fa) da parte dell’INPGI  di quote vendute da Sopaf (società dei fratelli Magnoni, troverete allegati i bilanci dell’epoca) del Fondo Immobili Pubblici, il primo fondo di investimento promosso dalla Repubblica italiana (2004). Gestito dalla Sgr Investire Immobiliare (Finnat) si inserisce in un ampio processo di privatizzazione realizzato dal Ministero Economia e Finanze attraverso vendita, cartolarizzazione e conferimento di beni immobili a fondi immobiliari. Riservato a investitori qualificati, Fip all’epoca non era quotato. Valutazione iniziale (3,7 miliardi) e successive perizie sono state effettuate dalla società Reag. Sulla base di tali stime ogni sei mesi viene stabilito il valore della quota del fondo.


«Nell'ambito della gestione separata, più nota come Inpgi 2 – affermava il 28 febbraio 2009 a “Plus24”, il settimanale di Finanza del “Sole 24 Ore” il presidente dell'ente, Andrea Camporese – stiamo per acquistare dalla Sopaf quote del fondo Fip per un controvalore di 30 milioni di euro. La gestione separata ha infatti un patrimonio di 178 milioni e non c'è presenza di immobili. Il nostro consulente, Mangusta Risk, ci ha suggerito di inserire investimenti real estate fino a un massimo del 17,52%». Il numero di quote da acquistare non veniva reso noto ma prendendo a riferimento il Nav (patrimonio netto) al 31 dicembre scorso del fondo Fip, pari a circa 140mila pro quota, le porzioni acquistate dovevano essere di poco superiori alle 200 unità. Con i 30 milioni di euro del fondo Fip, veniva così quasi del tutto saturata (16,9%) la fetta di mattone stabilita per l'Inpgi 2.


Un’operazione come un’altra? Forse.


Perché se guardiamo ai bilanci di Sopaf e ad altre notizie pubblicato dalla stampa italiana, “Sole 24 Ore” in primis, e internazionale, scopriamo che le 224 quote FIP vendute da Sopaf all’Inpgi per 30 milioni (al valore unitario di 133.929 euro) non erano le uniche in pancia alla Sopaf. La società aveva acquistato all’avvio del FIP 450 quote per un valore di 57 milioni (valore unitario di carico di 126.667 euro). Ma aveva anche effettuato compravendite e operazioni in derivati forward su queste quote realizzando cospicui ricavi (10 milioni solo nel primo trimestre 2009) e incassandone le cedole (600mila euro).


Ma scopriamo soprattutto che nelle prime settimane del 2009, appena prima della cessione di quote di FIP a INPGI, Sopaf aveva acquistato dalla società austriaca IMMOWEST del gruppo IMMOFINANZ 800 quote del fondo FIP (una partecipazione pari al 6% del totale del Fondo) al valore di 80 milioni di euro, con un prezzo unitario per quota di 100mila euro. Operazione stranissima, questa, perché il gruppo austriaco IMMOFINANZ aveva comprato quella stessa partecipazione del 6% di FIP, anni prima, per 100 milioni. Com’è che la vendette a inizio 2009 a SOPAF con uno “sconto” (cioè, per gli austriaci, una perdita secca) di 20 milioni?


E com’è che SOPAF vendette subito dopo le quote a INPGI? A quale prezzo? Al prezzo di carico delle quote acquisite all’avvio del FIP (126.667 euro l’una) o a quello a cui le aveva avute “a sconto” dagli austriaci (100mila euro l’una).


Se SOPAF le avesse vendute su una base di carico nel proprio bilancio di 100mila euro l’una, avrebbe realizzato, su 30 milioni di ricavi, ben 7 MILIONI E MEZZO DI UTILE, cioè un profitto del 33% pagato ovviamente dall’INPGI e da tutti i suoi iscritti.


Allora com’è che nella delibera di acquisto del presidente Camporese si presenta l’affare come lucroso per l’istituto, si parla di “sconto” del 4,39% e si dice che il valore unitario certificato delle quote FIP era di oltre 140mila euro l’una?


Non pare essere sicura questa valutazione se si considera che il valore unitario della quota del Fondo, pubblicato ufficialmente da FIP, al 31 dicembre 2008 era pari a 138.552,563 euro.


Restano aperte numerose domande che giro al presidente Camporese, al Consiglio di amministrazione dell’INPGI in carica nel 2009, al Comitato di valutazione degli investimenti e a tutte le Autorià di controllo e di vigilanza sull’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani:


1 - Chi è l’autore della certificazione del valore unitario della quota del fondo FIP (oltre 140mila euro) che presentò l’acquisto di quote FIP da parte di INPGI come “un affare”?


2 – Chi sono Francesco Imbimbo e Pietro Manetta, quale fu il loro ruolo in questa operazione? Leggete questa istruttiva nota


http://www.corsera.it/notizia.php?id=799


3 – Perché, nonostante la stampa economica e internazionale ne avesse parlato diffusamente, nessuno a quanto pare dentro l’INPGI si dedicò a capire come mai, appena poche settimane prima di cedere quote di FIP a INPGI, SOPAF avesse acquistato dal gruppo austriaco quote di FIP per un valore inferiore del 20% a quello pagato dagli austriaci e comunque inferiore di oltre il 33% al prezzo pagato dall’INPGI a SOPAF solo pochi giorni dopo?


Dunque nell’acquisto di quote di FIP per 30 milioni, il 19 febbraio 2009, con  una delibera firmata dal presidente Camporese, chi ha fatto l’affare: l’INPGI o la SOPAF che avrebbe guadagnato 7,5 milioni su 30 di ricavi?


Caro presidente, cari membri del consiglio di amministrazione, del Comitato investimenti, egregi signori Imbimbo e Manetta, autorità di Vigilanza, potete rispondere a queste domande?


VOGLIAMO TUTTA LA VERITA’ SU COME VENGONO SPESI I SOLDI DEI GIORNALISTI ITALIANI!


VOGLIAMO LA MASSIMA TRASPARENZA SULLE NOSTRE PENSIONI!


Care colleghe, cari colleghi,


ricordatevi di queste cose quando andrete a votare per il rinnovo degli organismi dell'INPGI!


(qui http://www.inpgi.it/?q=node/923  tutte le informazioni)


Nicola BORZI


Plus24 - Il Sole 24 Ore


Leggi qui chi sono


http://www.senzabavaglio.info/inpgi12/candidati/borzi.htm?ml=1


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Il Sole 24 Ore - 03-05-2009


Fondi immobiliari riservati. Sopaf tra le società più attive nel trading


Chi compra quote al «grey market»


 


di  Vitaliano D'Angerio


Mercato grigio. O, fuori dal gergo finanziario, mercato secondario non regolamentato. Dove si possono comprare e vendere prodotti finanziari. È il caso delle quote di fondi immobiliari riservati: il "mattone di carta", collocato ai soli investitori qualificati. Poi ci sono i fondi immobiliari quotati, quelli in sostanza offerti al pubblico indistinto, che vengono scambiati su un segmento di Borsa regolamentato.


Qui appunto ci occupiamo dei fondi le cui quote, nell'assoluto rispetto della legge, sono scambiate in un mercato secondario che gli inglesi chiamano grey market (grigio appunto). Un segmento poco conosciuto ma che ha visto l'interesse, di recente, anche delle Casse di previdenza. Vi sono poi società quotate, come la Sopaf, molto attive in tale campo: dal documento programmatico di bilancio 2008, emerge che l'anno scorso la società guidata da Giorgio Magnoni, ha realizzato tre operazioni di compravendita e sottoscritto due contratti derivati forward (a termine) su altrettante quote del Fondo Immobili Pubblici (Fip). Operazioni in cui Sopaf ha realizzato importanti guadagni: quasi tre milioni di plusvalenze per le prime tre iniziative. E altri 27 milioni di proventi netti per le operazioni in derivati su un controvalore contrattuale complessivo di 140 milioni. Tutto documentato in bilancio, compreso il milione e 598 mila euro di commissioni pagate alla controllata Sopaf Capital Management Sgr nell'ambito dell'affare sui derivati forward.


Ma chi sono le controparti di Sopaf? «Su questo punto, ed è la nostra prassi, c'è la massima riservatezza – afferma Alberto Ciaperoni, direttore finanziario di Sopaf – e comunque preferiamo non entrare nel merito delle operazioni». Infatti nel bilancio Sopaf si parla di «terzi investitori» o di «primario investitore istituzionale». D'altronde non c'è alcun obbligo dire chi sono i protagonisti del passaggio di mano di quote di fondi immobiliari riservati. Unico obbligo è la comunicazione alla società di gestione (Sgr), che nel caso del Fip è Investire Immobiliare (gruppo Banca Finnat). «A noi viene comunicato soltanto il nome dell'acquirente che non possiamo fornire all'esterno. E basta. Nemmeno il prezzo della cessione viene indicato», afferma Dario Valentino, amministratore delegato della Sgr che ha in pancia Fip.


Eppure quando ci sono in ballo, come controparti, Casse di previdenza (e quindi contributi per la pensione) forse un po' di informazioni in più sarebbero opportune. Per esempio, è noto (vedi «Plus24» del 28 febbraio scorso) che l'istituto di previdenza dei giornalisti (Inpgi) ha acquistato quote per 30 milioni di Fip da Sopaf. A renderlo pubblico è stato lo stesso presidente dell'ente, Andrea Camporese. La domanda è: ci sono altre Casse che hanno realizzato un medesimo shopping? Anche di altri fondi immobiliari? È di questi giorni l'allarme lanciato da Assoimmobiliare sui ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione che ricadrebbero, in particolare, sui fondi real estate che, nel patrimonio, hanno immobili dello Stato: gli affitti, secondo l'associazione, sono versati in media dopo 12 mesi. A quanto pare tale allarme non riguarderebbe il patrimonio di Fip. Ma gli iscritti alle Casse di previdenza che hanno comprato quote di "mattone di carta", forse vorrebbero sapere se devono preoccuparsi o no.


v.dangerio@ilsole24ore.com


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REAL ESTATE PUBBLICO


Che cos'è il Fip


È il primo fondo di investimento promosso dalla Repubblica italiana (2004); gestito dalla Sgr Investire Immobiliare (Finnat) si inserisce in un ampio processo di privatizzazione realizzato dal Ministero Economia e Finanze attraverso vendita, cartolarizzazione e conferimento di beni immobili a fondi immobiliari. Riservato a investitori qualificati, Fip al momento non è quotato. Valutazione iniziale (3,7 miliardi) e successive perizie sono state effettuate dalla società Reag. Sulla base di tali stime ogni sei mesi viene stabilito il valore della quota del fondo.


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Plus24 – Il Sole 24 Ore - 28-02-2009


Media. L'investimento è relativo alla gestione separata dell'ente


L'Inpgi in affari con Sopaf - Pronto a comprare quote Fip


Nella trattativa è previsto il pagamento di 30 milioni


 


Un vasto patrimonio di mattoni quello della cassa di previdenza dei giornalisti (Inpgi). Concentrato soprattutto a Roma: 2.472 unità dei quali 2.170 sono abitazioni. Fabbricati che a fine 2008 avevano un valore di 692 milioni di euro.


E i fondi immobiliari? «Nell'ambito della gestione separata, più nota come Inpgi 2 – afferma il presidente dell'ente, Andrea Camporese – stiamo per acquistare dalla Sopaf quote del fondo Fip per un controvalore di 30 milioni di euro. La gestione separata ha infatti un patrimonio di 178 milioni e non c'è presenza di immobili. Il nostro consulente, Mangusta Risk, ci ha suggerito di inserire investimenti real estate fino a un massimo del 17,52%». Il numero di quote da acquistare non viene reso noto ma prendendo a riferimento il Nav (patrimonio netto) al 31 dicembre scorso del fondo Fip, pari a circa 140mila pro quota, le porzioni acquistate dovrebbero essere di poco superiori alle 200 unità. Con i 30 milioni di euro del fondo Fip, è stata così quasi del tutto saturata (16,9%) la fetta di mattone stabilita per l'Inpgi 2.


Ma cos'è il Fondo immobili pubblici (Fip appunto)? Creato nel 2004, è «il primo fondo di investimento promosso dalla Repubblica italiana – si legge nel sito web – e si inserisce in un più ampio processo di privatizzazione realizzato dal ministero Economia e Finanze». A gestirlo è la Sgr Investire Immobiliare (Banca Finnat). Le quote del fondo sono state poi collocate tra gli investitori istituzionali.


La Sopaf, guidata da Giorgio Magnoni, è stata una delle società che nel 2005 ha partecipato al collocamento: attraverso la controllata lussemburghese Five Stars aveva rilevato 450 «pezzi» del Fip per un controvalore di 57 milioni di euro. Più di recente, però, sempre la Sopaf ha comprato e rivenduto porzioni di Fip: nella trimestrale consolidata al 30 settembre 2008, emerge che sono state acquistate 209 quote per un controvalore di 29 milioni e 215 mila euro. Quote rivendute nello stesso trimestre con una plusvalenza di 881mila euro. I prezzi? Bastano due semplici divisioni: acquistate a circa 140mila euro, le quote sono state rivendute a 144mila euro ciascuna.


V.D'A.


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IL SOLE 24 ORE - 17-09-2005


In breve


Fip va in Austria


La Immowest (controllata dal gruppo austriaco Immofinanz) ha acquisito una quota pari al 6% del Fondo immobili pubblici italiano: l'importo versato è di 100 milioni di euro. Il Fip possiede 2,6 milioni di metri cubi di patrimonio immobiliare acquistato lo scorso anno dal Governo italiano.


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INPGI – ARGOMENTI COLLEGATI


In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8321Inpgi/Corso Como/Mi


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8338 – Inpgi/Ncp/Enpam


PREVIDENZA (INPGI)


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=7373) – Pensioni e pianeta Inpgi


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=7257Gli over 65 e Inpgi2


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=7507Previdenza e Giustizia


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=7616 - Inpgi/Ok manovra 7/2011


In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=7616 – Inpgi paga fino al 2059


In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=7959 – 24a24c-Inpgi50a


In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=7957 – fino  a 70 anni


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=7999 - Elsa Fornero contro Inpgi


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8361 -  Inpgi al 30/9/2012


In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=7585tutti i numeri Inpgi


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8381 -  Camporese/Milano


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8387 – Costantini/Borzi


 


LIBERTÀ DI CUMULO


In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8234Cumulo/sent-Cassazione


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=8398 – cumulo/effetti/Cassazione


in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=7506 – Inpgi/giurisprudenza


 





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