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Stampa

Il Comune di Latisana
cerca un giornalista
per l'Ufficio stampa.
Stipendio: 500 euro lordi.

Il candidato, iscritto da almeno due anni all’Ordine dei Giornalisti, e “di comprovata esperienza professionale in ambito giornalistico”, dovrebbe svolgere (fino a fine 2012) una serie di funzioni delicate e impegnative (reperire informazioni d’interesse della cittadinanza, curare le rassegne stampa, scrivere comunicati e notizie, collaborare con la promozione culturale e turistica del Comune, organizzare e curare la comunicazione di stampa, inaugurazioni, convegni, commemorazioni e tavole rotonde, ideare e realizzare depliant, brochure, manifesti e locandine, individuare e adottare “forme innovative di comunicazione”). Come se non bastasse, il Comune richiede la reperibilità anche in ore serali e nei giorni festivi, oltre che -ovviamente- un rapporto in esclusiva: “Il professionista incaricato –dice il bando –non potrà esercitare, per tutta la durata dell’incarico, attività professionali nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni Pubbliche”, e se per caso il prescelto avesse dei contratti di collaborazione in essere, dovrà “cessare tali rapporti al momento della sottoscrizione del contratto con il Comune di Latisana”.

 Trieste, 3 agosto 2012. L’Associazione della Stampa e il Coordinamento giornalisti precari e freelance del FVG esprimomo sconcerto per le condizioni di lavoro proposte dal bando di selezione per l’incarico di addetto stampa, diffuso il 30 luglio, dal Comune di Latisana. L’avviso, consultabile sul sito internet del Comune, propone una selezione pubblica per un incarico di addetto stampa dell'ufficio di staff del Sindaco: un ruolo fondamentale e di alta professionalità, ma che per l’amministrazione di Latisana merita evidentemente una retribuzione e condizioni che consideriamo non solo inadeguate, ma anche umilianti per la categoria e i colleghi.


 


Il collega che verrebbe prescelto, iscritto da almeno due anni all’Ordine dei Giornalisti, e “di comprovata esperienza professionale in ambito giornalistico”, dovrebbe svolgere (fino a fine 2012) una serie di funzioni delicate e impegnative (reperire informazioni d’interesse della cittadinanza, curare le rassegne stampa, scrivere comunicati e notizie, collaborare con la promozione culturale e turistica del Comune, organizzare e curare la comunicazione di stampa, inaugurazioni, convegni, commemorazioni e tavole rotonde, ideare e realizzare depliant, brochure, manifesti e locandine, individuare e adottare “forme innovative di comunicazione”), ma con una retribuzione di 500 EURO AL MESE LORDI, tutto compreso!


 


Come se non bastasse, il Comune richiede la reperibilità anche in ore serali e nei giorni festivi, oltre che -ovviamente- un rapporto in esclusiva: “Il professionista incaricato –dice il bando –non potrà esercitare, per tutta la durata dell’incarico, attività professionali nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni Pubbliche”, e se per caso il prescelto avesse dei contratti di collaborazione in essere, dovrà “cessare tali rapporti al momento della sottoscrizione del contratto con il Comune di Latisana”.


 


E' vero che la legge 150/2000 prevede l'esclusività della prestazione giornalistica negli uffici stampa delle pubbliche amministrazioni (con, peraltro, al comma 4 dell'articolo 9 la previsione della possibilità di deroghe a tale vincolo, però non previste in questo bando), ma è evidente che la ratio della legge comporta una retribuzione congrua e conseguente a un incarico individuato come di elevata professionalità, tanto che solitamente questo viene affidato a personale dipendente inquadrato a livello funzionariale, o a qualificati professionisti esterni con retribuzioni di almeno pari livello.


 


Non è quindi ben chiaro come una persona dotata di “comprovata esperienza professionale come giornalista”, come richiesto dal bando del Comune di Latisana, possa assumersi un incarico di tale tipo, a fronte di una retribuzione tutt'altro che congrua e a condizioni d'impegno più che gravose.


 


Si tratta evidentemente di condizioni che di fatto impediscono a un collega che fa il giornalista di professione di proporsi per l’incarico, dato che dovrebbe abbandonare ogni altra attività e vivere con 500 euro lordi al mese. Cosa che renderebbe concretamente possibile accettare l’incarico solo per coloro che hanno un’altra fonte di reddito e svolgono l’attività giornalistica come secondo lavoro o per hobby.


 


Un’ultima notazione poi sulla scelta dei tempi di diffusione del bando, pubblicato il 30 luglio e con scadenza 16 agosto: un periodo pienamente festivo, e che di fatto impedirà a molti colleghi di venire a conoscenza della selezione, per poter eventualmente presentare la domanda nei termini stabiliti (e ciò fatte salve le riserve di merito già esposte). (www.assostampafvg.it)


 


 





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