Milano, 15 marzo 2012. Questa mattina, presso l’Università IULM di Milano, si è tenuto l’incontro “Il SocialMediAbility delle Aziende Italiane: un anno dopo” in cui sono stati presentati i risultati della seconda edizione dell’Osservatorio Iulm sull’uso dei social media da parte delle aziende italiane.
Promossa dall’Executive Master in Social Media Marketing & Web Communication, l’indagine, realizzata tra il settembre e il novembre del 2010, ha preso in esame, a un anno di distanza dalla precedente edizione, lo stesso panel di 720 aziende italiane (120 per settore, ulteriormente segmentate al loro interno per dimensioni: 40 grandi, 40 medie e 40 piccole) appartenenti a 6 diversi settori: moda, alimentare, hospitality, pubblica amministrazione, banche, arredamento (quest’ultimo ha sostituito l’elettronica, presente invece nella precedente rilevazione).
In sintesi questi i principali risultati emersi:
· La percentuale delle aziende che utilizza almeno un social media per attività di comunicazione e marketing passa dal 32,5% del 2010 al 49,9% del 2011
· Tale incremento è soprattutto il risultato del notevole aumento di penetrazione di tali canali nelle piccole aziende: mentre nella precedente rilevazione solo il 9,8% delle stesse gestiva almeno un social media, nel 2011 tale percentuale è salita al 43%.
· Resta tuttavia ancora largamente ambivalente il rapporto che le aziende mostrano di avere con tali canali se si considera che solo il 24,5% del totale dei casi esaminati rimanda ai propri ambienti social attraverso link presenti sul sito
· Facebook si conferma il canale più popolare, scelto dal 71,1% delle aziende che hanno attivato almeno un social media (rispetto al 35,2% del 2010)
· Ma in grande crescita risultano anche l’uso di Twitter, Linkedin e YouTube utilizzati rispettivamente dal 39,8%, dal 35,7% e dal 32,0% delle aziende presenti sui social media (rispetto al 14,1%, al 15,5% e al 8,8% del 2010)
· La maggiore diffusione di tali canali a livello aziendale, non è stata tuttavia accompagnata da un altrettanto significativo aumento dell’indice medio di SocialMediAbility* che, sul totale dei 720 casi esaminati è passato, su una scala di valori da 0 a 10, dallo 0,79 registrato nel 2010 all’1,16 del 2011 con un incremento decisamente modesto.
“In sintesi – dichiara il Prof. Guido Di Fraia, Direttore Scientifico del Master – la ricerca mostra come le aziende italiane, anche di piccole e medie dimensioni, utilizzino sempre più spesso i social media nelle loro attività di comunicazione e marketing, a testimonianza di un sempre maggiore riconoscimento dell’importanza strategica di tali canali. Ma i risultati ottenuti testimoniano anche come essi siano ancora molto spesso gestiti in maniera un po’ improvvisata e poco consapevole delle logiche comunicative e dei linguaggi propri di ciascuno di tali canali.”
* L’indice SocialMediAbility si propone di valutare sinteticamente aspetti sia quantitativi che qualitativi della presenza social dell’azienda/brand (ad es. il numero dei canali attivati, il tempo da cui lo sono, le attività dell’azienda sull’unità di tempo, il numero degli iscritti, i contenuti generati dall’azienda e la capacità degli stessi di generare azioni da parte degli utenti, ecc.). Ricomponendo tali variabili in tre diverse dimensioni: l’orientamento 2.0, la gestione/cura dei diversi canali social, e l’efficacia delle azioni adottate, l’indice, così ottenuto è visualizzabile graficamente sotto forma di un triangolo in grado di rappresentare in maniera sintetica le attività di social media marketing messe in atto dalla singola azienda, da un settore o dall’intero campione.
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