Home     Scrivimi     Cercadocumenti     Chi è     Link     Login  

Cerca documenti
Cerca:
in:


Documenti
Attualità
Carte deontologiche
CASAGIT
Corte di Strasburgo
Deontologia e privacy
Dibattiti, studi e saggi
Diritto di cronaca
Dispensa telematica per l’esame di giornalista
Editoria-Web
FNSI-Giornalismo dipendente
Giornalismo-Giurisprudenza
  » I fatti della vita
INPGI 1 e 2
Lavoro. Leggi e contratti
Lettere
Ordine giornalisti
Premi
Recensioni
Riforma professione
Scuole di Giornalismo e Università
Sentenze
Storia
Tesi di laurea
TV-Radio
Unione europea - Professioni
  I fatti della vita
Stampa

HEARST COMPLETA
L’ACQUISIZIONE
Di HACHETTE RUSCONI.
CONCLUSA OPERAZIONE
MONDIALE DA 640 MLN.
ACQUISITE 100 TESTATE.
(17 sono quelle italiane).

Gli americani hanno acquistato anche il rimanente 50% di Cosmopolitan dalla Mondadori. I 12 giornalisti in forza al mensile lasciano Segrate. Il mensile Star Bene diretto da Cristina Merlino, che conta su una redazione di 11 giornalisti, e l’edizione italiana di Men’s Health diretto da Luigi Rella, che ha uno staff di sette redattori, restano in Mondadori.

Milano, 1 giugno 2011.  Il colosso dell'editoria americano Hearst Corporation ha annunciato di aver portato a termine oggi l'acquisizione in Italia di Hachette Rusconi, una operazione che si inserisce nel quadro dell'acquisizione del business dei periodici internazionali di Lagardère per un valore di 640 milioni di euro. Come conseguenza dell'acquisizione, Hachette Rusconi cambia, con effetto immediato, il suo nome in «Hearst magazines Italia». Fra le testate coinvolte dall'operazione in Italia, nomi storici come Gente, Gioia, Elle, Marie Claire, e molte altre. L'accordo ha visto a livello mondiale l'acquisizione di circa 100 testate in 14 paesi al di fuori della Francia, compresi gli Stati Uniti, oltre a 50 siti web e numerose applicazioni per cellulari e tablet. La transazione comprende i magazines di Hachette Filipacchi Media U.S. e di Lagardère in Italia, Spagna, Giappone, Olanda, Hong Kong, Messico, Taiwan, Canada e Germania. L'acquisizione verrà presto completata anche in Russia, Ucraina e nel Regno Unito, mentre la Cina - informa una nota - seguirà nel corso dell'anno, dopo l'ottenimento di tutte le approvazioni necessarie previste dalla legge. Soddisfazione per l'operazione è stata espressa da Duncan Edwards, Presidente e CEO di Hearst Magazines International e da Giacomo Moletto, ad della società italiana. Hearst acquisisce i diritti di pubblicazione per 13 edizioni di Elle e 8 edizioni di Elle Dècor, oltre alla proprietà di diversi magazines in tutto il mondo. Il nuovo portafoglio magazines di Hearst contiene oltre 300 testate, e permette all'azienda di rafforzare notevolmente la propria presenza internazionale. Hearst Magazines è una divisione della Hearst Corporation, uno dei colossi editoriali e della comunicazione degli Stati Uniti che possiede 15 quotidiani e 38 settimanali, centinaia di riviste in tutto il mondo, 29 stazioni televisive, che raggiungono uno share del 18% dei telespettatori USA. Hearst detiene anche la proprietà di cable network importanti, fra cui Lifetime, A&E, History e ESPN. Ma il gruppo è presente anche nel settore delle case editrici, inclusa una quota di minoranza in una joint venture in Fitch Ratings; nelle aziende di servizi internet e marketing, produzioni televisive, distribuzione giornali e agenzie immobiliari (Adnkronos)



......................................................................................................... 


Mondadori cede il 50% di Cosmopolitan


ad Hearst (che così ha il 100% della testata)


Milano, 1 giugno 2011. Il Gruppo Mondadori, nell'ambito di una ottimizzazione del portafoglio dei magazine in Italia, ha definito due accordi riguardanti il futuro delle joint ventures paritetiche attualmente in essere con Rodale Inc. ed il Gruppo Hearst. Per quanto concerne la joint venture Mondadori-Rodale, costituita nel 2000, Mondadori acquisirà il 50% del capitale detenuto dalla casa editrice americana Rodale Inc. con un'operazione - si legge in una nota - che consentirà a Mondadori di gestire in totale autonomia il mensile Starbene, leader dei femminili nel segmento salute/benessere, continuando nel contempo a pubblicare l'edizione italiana di Men's Health, in virtù di un contratto di licensing pluriennale. Per quanto riguarda la partnership Hearst-Mondadori Editoriale, Mondadori ha definito con HMI International un accordo per l'acquisizione da parte di quest'ultima della quota di partecipazione del 50% del capitale sociale posseduto da Mondadori. La joint-venture, costituita nel 1999, ha portato alla pubblicazione dall'anno successivo dell'edizione italiana di Cosmopolitan su licenza del Gruppo Hearst. Si tratta di due operazioni che - ha dichiarato Stefano De Alessandri, direttore generale Periodici Italia - «rientrano in una ottimizzazione del portafoglio e sono coerenti con il nostro obiettivo di ridefinire, rafforzare ed allargare la presenza di Mondadori nei magazine femminili». (Adnkronos)


......................................................................... 


Segrate, il Cosmo trasloca. Mondadori chiude la joint venture con Hearst e Rodale.


di Marco Valle per www.lettera43.it  (1/6/2011)


 


Se la storica rivista di moda Usa Harper’s Bazaar dovesse arrivare nel nostro Paese, la casa editrice di sicuro non sarà Mondadori, ma Hearst magazine Italia, già Hachette Rusconi.


Il primo giugno, infatti, si è rotta la joint venture paritetica decennale che legava il gruppo di Segrate al colosso americano dell’editoria Hearst Corporation. Cosmopolitan, il mensile del lifestyle divertito per la donna moderna, con oltre 63 edizioni in 100 Paesi, torna alla casa madre e non appartiene più alla società editoriale guidata da Marina Berlusconi e Maurizio Costa.


UNA SEPARAZIONE DIFFICILE. L’addio non è indolore. Fino all’ultimo Nini Briglia, che da ottobre dello scorso anno è content officer e direttore generale delle attività internazionali del gruppo Mondadori, ha provato a rilanciare sulla joint venture con gli americani.


Per due ragioni: tenere Cosmopolitan appena rimesso in pista con buoni risultati dalla direttrice Annalisa Monfreda; e portare a casa Harper’s Bazar, per arricchire la già consistente offerta nei femminili di Segrate con il primo magazine americano sulla moda, nato nel 1867 con 33 edizioni nel mondo.


Secondo quanto risulta a Lettera43.it, nei piani di Segrate c’era la volontà di chiudere l’esperienza del mensile della moda Flair diretto da Vera Montanari (che è anche al vertice di Grazia), da tempo in crisi di bilancio e pubblicità, per restare nel segmento alto di gamma con un’edizione italiana di Bazaar. Alla guida del nuovo mensile ci sarebbe stata sempre Montanari ed era già partita la selezione per un vice da affiancarle. Adesso il progetto è saltato ed è tutto da rifare.


In più Mondadori, che sui femminili sta puntando molte delle sue carte, deve registrare la dolorosa perdita di Cosmopolitan.


ORA HEARST HA 17 TESTATE IN ITALIA. Non è un caso che la rottura arrivi proprio ora, contestualmente all’annuncio del presidente e amministratore delegato di Hearst Magazine International, Duncan Edwards, del completamento dell’acquisizione in Italia di Hachette Rusconi nel quadro dell’acquisto delle testate internazionali di Lagardère (640 milioni il valore dell’operazione per 100 testate in 14 Paesi, America compresa).


Hachette Rusconi diventa quindi Hearst Magazine Italia, che conta su 16 testate (Gente, Gioia, Elle, Elle Decor Italia, Marie Claire, Marie Claire Maison, Marie Claire Travel, Psychologies Magazine, Hachette Home, Riders Italian, Magazine Gente Motori, Auto&Fuoristrada, Autocar, Yacht Capital, Yacht Design, Yacht Digest) più una new entry: Cosmopolitan.


FUTURO INCERTO PER I GIORNALISTI. Dopo la cessione della testata, i 12 giornalisti in forza a Cosmopolitan che sono legati al contratto di assunzione con la società Mondadori-Hearst, di fatto si trovano di fronte alla possibilità di passare in Hearst Magazine Italia. Mondadori ha infatti ceduto agli americani tutto il proprio 50% della joint venture.


Il loro destino, però, è ancora incerto. Anche perché Giacomo Moletto, ex manager di Segrate ora amministratore delegato di Hearst magazine Italia, è alla prese con un piano di ristrutturazione del gruppo. Certo è che la Mondadori non ha più alcun obbligo nei confronti dei redattori.


SI CHIUDE LA JOINT VENTURE MONDADORI-RODALE.  E non finisce qui. La rottura di Segrate sul fronte internazionale è a tutto tondo. Il primo giugno si chiude anche la decennale joint venture, sempre al 50%, con il gruppo Rodale. In questo caso, è Mondadori che ha acquistato da Rodale il 50% della società.


Ma le due testate che fanno capo alla società restano in Mondadori. Si tratta del mensile Star Bene diretto da Cristina Merlino, che conta su una redazione di 11 giornalisti, e dell’edizione italiana di Men’s Health diretto da Luigi Rella, che ha uno staff di sette redattori.


MEN'S HEALTH IN LICENZA. La prima rivista, che apparteneva per il 50% al gruppo di Segrate e per l'altro 50 alla Rodale, torna a essere solo una testata di Mondadori. Men’s Health, invece, resta una testata del gruppo americano ceduta però in licenza alla Mondadori. «Queste due operazioni rientrano in una ottimizzazione del portafoglio», ha spiegato Stefano De Alessandri, direttore generale Periodici Italia di Mondadori, «e sono coerenti con il nostro obiettivo di ridefinire, rafforzare e allargare la presenza nei magazine femminili».


Sarà, ma da coprire adesso c’è il buco lasciato da Cosmopolitan e da risollevare il segmento presidiato da Flair.



xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx


Tutte le più recenti vicende di Rusconi/Hachette/Hearst


in  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=6171


xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx


 


 


 


 





Editore/proprietario/direttore: Francesco Abruzzo - via XXIV Maggio 1 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) - telefono-fax 022484456 - cell. 3461454018
---------------------------------
Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.
---------------------------------
Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR) - Anno XV Copyright � 2003

Realizzazione ANT di Piccinno John Malcolm - antconsultant@gmail.com