Home     Scrivimi     Cercadocumenti     Chi è     Link     Login  

Cerca documenti
Cerca:
in:


Documenti
  » Attualità
Carte deontologiche
CASAGIT
Corte di Strasburgo
Deontologia e privacy
Dibattiti, studi e saggi
Diritto di cronaca
Dispensa telematica per l’esame di giornalista
Editoria-Web
FNSI-Giornalismo dipendente
Giornalismo-Giurisprudenza
I fatti della vita
INPGI 1 e 2
Lavoro. Leggi e contratti
Lettere
Ordine giornalisti
Premi
Recensioni
Riforma professione
Scuole di Giornalismo e Università
Sentenze
Storia
Tesi di laurea
TV-Radio
Unione europea - Professioni
  Attualità
Stampa

Comunicato varato senza
l’ok del corpo redazionale.

IL SOLE 24 ORE: IL CDR
attacca l'azienda
e annuncia battaglia sulla
nomina del nuovo direttore.
“Un cambio al vertice che è
stato improvviso e gestito
in totale distacco da
qualsivoglia logica minima
di relazioni sindacali”.

“In assenza di risposte, la sostituzione alla direzione del giornale corre il rischio di essere nella migliore delle ipotesi la riscrittura di un copione già recitato nel passato oppure, nella peggiore, un nuovo episodio di un conflitto che non ha nulla a che vedere con la competizione tra prodotti editoriali e molto con logiche di potere estranee alla libera informazione”. IN CODA IL "DISSENSO NETTO" DI DONATELLA STASIO DAL COMMENTO DI FRANCO ABRUZZO. Il CdR del Sole 24 Ore "denuncia" Franco Abruzzo in doppia sede disciplinare.

Milano, 16 marzo 2011 (ore 22.30).  Pubblichiamo il comunicato del Cdr del Sole 24 Ore, che apparirà nell’edizione di domani 17 marzo. Il documento  non è stato discusso nell’assemblea di redazione. E’ un atto unilaterale e solitario del sindacato di base, privo quindi di legittimità e del consenso necessario vista la gravità dei contenuti. Prevediamo che un’assemblea ci sarà e che il CdR rischia di dover rassegnare le dimissioni per una decisione affrettata, mentre i conti del quotidiano economico/normativo sono in profondo rosso (-92 milioni di euro negli anni 2009 e 2010). Negli anni 2009 e 2010 il sindacato di base non ha contrastato con la necessaria energia la linea della direzione che ha trasformato il  Sole 24 Ore da giornale di servizio in giornale generalista, che ha perso il contatto con una parte del suo pubblico. A distanza di due anni si ripete lo scenario di un attacco a una scelta che, nel 2009, era ventilata, e che oggi invece è stata approvata all’unanimità dal CdA della società editrice.  L’augurio al corpo redazionale è quello  di superare unito questo difficile momento. E’ in gioco Il futuro del quotidiano. (Fr. Ab.)


 


di CdR de Il Sole 24 Ore


Nella tarda serata di martedì, ad alcune ore dalla conclusione del consiglio di amministrazione quando le agenzie già avevano ampiamente anticipato la notizia, i vertici dell’azienda hanno comunicato al comitato di redazione la decisione di avvicendare Gianni Riotta con Roberto Napoletano nella conduzione del giornale. Una delibera presa all’unanimità da quello stesso consiglio di amministrazione che, peraltro, non più tardi dell’11 febbraio scorso, esprimeva «solidarietà al direttore del quotidiano, Dott. Gianni Riotta, a cui non è mancata mai la fiducia del consiglio»; mentre solo 72 ore prima del Cda, sabato sera, il direttore Gianni Riotta comunicava al Cdr alcune promozioni smentendo seccamente le voci di sue dimissioni. Insomma, un cambio al vertice che per il comitato di redazione è stato improvviso e gestito in totale distacco da qualsivoglia logica minima di relazioni sindacali.


Il passaggio di consegne al vertice della testata non può che rappresentare uno, solo uno, dei punti per il rilancio e non invece essere tassello di una volontà di ridimensionamento o di progressivo indebolimento della redazione. Ma a questo punto ci chiediamo quale sarà il piano editoriale del nuovo direttore, in che tempi verrà comunicato al Cdr e come si inserirà nel piano industriale 2011-2013.


Il consiglio di amministrazione di ieri ha approvato un bilancio preoccupante per il Gruppo Sole 24 Ore. Dopo conti in rosso per 52 milioni nel 2009, anche il 2010 si è chiuso con un pesante passivo, di oltre 40 milioni. A fronte di una situazione di estrema criticità, la redazione ha accettato, non da ieri, tutte le proposte dell’azienda, fino a un pacchetto di prepensionamenti. La redazione, insomma, ritiene di avere, nei fatti, dimostrato la massima disponibilità nell’individuare le soluzioni più idonee per una crisi che si è fatta via via più grave.


I risultati però non sono ancora significativi e soprattutto il futuro è ancora nel segno di fragilità e incertezza. A quasi due mesi dal varo, la redazione attende ancora di conoscere i contenuti dei progetti di rilancio inseriti nel piano industriale. Tanto più di quelli che riguardano il giornale. Sul tavolo è stata messa una cifra importante per investimenti di cui non si conosce la destinazione. Chiarezza che invece c’è stata sul fronte di un ulteriore intervento di contenimento del costo del lavoro giornalistico: ai redattori insomma si chiede di dare ancora perché quanto è stato fatto non basterebbe.


Si tratta di una richiesta che appare a tutta evidenza non ricevibile. Non per pura retorica sindacale, ma perché proveniente da un interlocutore che ha gestito in maniera insoddisfacente, a dir poco, la disponibilità della redazione. La volontà aziendale di considerare «centrale» il piano industriale deve trovare adeguato riscontro nell’approvazione immediata di iniziative di rafforzamento e sviluppo sul piano editoriale, in un’attenta valutazione delle attività considerate coerenti con il profilo editoriale del gruppo, in una meticolosa considerazione della redditività della concessionaria di pubblicità.


In assenza di risposte, la sostituzione alla direzione del giornale corre il rischio di essere nella migliore delle ipotesi la riscrittura di un copione già recitato nel passato oppure, nella peggiore, un nuovo episodio di un conflitto che non ha nulla a che vedere con la competizione tra prodotti editoriali e molto con logiche di potere estranee alla libera informazione.


xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx


Lettera a Franco Abruzzo.


DONATELLA STASIO:


“Era indispensabile e


urgente una presa di


posizione del Cdr in


un passaggio così delicato


della vita del giornale


e dei rapporti tra l'azienda


e la redazione, all'indomani


di una nomina che si presta


ad essere letta come un


segnale  di guerra piuttosto


che di rilancio della testata”.



Caro Franco, mi dispiace dover dissentire nettamente da quanto scrivi in merito alla pubblicazione del comitato del Cdr del Sole, e cioè che si tratti di "un atto unilaterale e solitario del sindacato di base, privo quindi di legittimità e del consenso necessario, vista la gravità dei contenuti".


Dove, e da quando, è previsto che i comunicati dell'organo di rappresentanza sindacale debbano avere un preventivo via libera assembleare? Non mi risulta che sia così e quindi non considero quello del Cdr un "colpo di mano", né nel metodo né tanto meno nel merito. Anzi, per quanto mi riguarda, era indispensabile e urgente una presa di posizione del Cdr in un passaggio così delicato della vita del giornale e dei rapporti tra l'azienda e la redazione, all'indomani di una nomina che si presta ad essere letta come un segnale di guerra piuttosto che di rilancio della testata.


Bene ha fatto il Cdr, quindi, a piantare subito dei paletti per far luce su quelle ombre. 


Ciò non significa che qualcuno possa non riconoscersi, in tutto o in parte, nel testo (non certo nella procedura) o che senta la necessità di un confronto ampio, in assemblea, sempre che ve ne siano le condizioni. Il dissenso è fisiologico, purché costruttivo.


E' invece patologico continuare ad additare il "sindacato di base" del Sole come una sorta di corpo estraneo alla redazione: questo non aiuta  a "superare unito" il delicato momento in cui ci troviamo e va nella direzione opposta all'augurio che rivolgi al Sole.


Le critiche sono preziose, nessuno ne è immune, e vanno ascoltate sempre, qualche volta anche con umiltà. Ma la redazione del Sole e il suo Cdr sono impegnati in un confronto continuo, difficile, leale. Consapevoli che in gioco c'è il futuro del giornale e di chi ci lavora e senza nessuna voglia di giocare al massacro. Grazie


Donatella Stasio


xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx


 



Cdr Sole 24 Ore ai probiviri Alg e Ordine: “Ingerenza di Abruzzo”


Pubblichiamo la lettera inviata dal Cdr del Sole24Ore al presidente Alg, Giovanni Negri.


“Gentile presidente  Giovanni Negri


portiamo alla tua conoscenza un fatto gravissimo chiedendo che il direttivo della lombarda prenda in esame il caso.


Nella tarda serata di mercoledì 16 marzo, il sito del signor Franco Abruzzo - membro del direttivo dell’Alg e consigliere dell’Ordine dei giornalisti - ha anticipato, pubblicandolo integralmente, un comunicato sindacale del Cdr del Sole 24 Ore, destinato a comparire sul quotidiano il giorno successivo.


Questa di per sé è un’ingerenza inqualificabile nelle prerogative del sindacato di base, quello che giorno per giorno difende i diritti e la dignità professionale dei colleghi. Mai si era visto nella storia del sindacalismo, un comunicato di un Cdr “bruciato” in questo modo, e per giunta da un sindacalista.


Ma non basta. Il documento del Cdr è stato presentato nel sito del signor Abruzzo in modo mistificatorio, accompagnato da commenti arbitrari e tendenziosi, che nulla hanno a che a fare con il diritto di cronaca, né con quello di critica.


Ad avvilire è poi la considerazione che l’irresponsabile comportamento del signor Abruzzo si inserisce in una vicenda delicatissima e complessa come quella che sta attraversando in questi mesi il Sole 24 Ore, con il Cdr impegnato in un durissimo confronto con l’azienda e nelle ore immediatamente successive al cambio del direttore. Così facendo, il sindacalista Abruzzo indebolisce la posizione contrattuale dei colleghi che dovrebbe difendere e specula su una situazione che richiederebbe, al contrario, la massima cautela.


Ti informiamo che abbiamo portato la questione all’attenzione dei probiviri dell’Alg e del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia Letizia Gonzales.


Ti chiediamo infine la pubblicazione di questo testo sul sito dell’Alg.


Il Cdr del Sole 24 Ore


(testo pubblicato in http://www.alg.it/alg1/?p=2510 il 18/3/2011)


xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx



 


 


Tutte le più recenti vicende de “Il Sole 24 Ore” in


http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=6128





Editore/proprietario/direttore: Francesco Abruzzo - via XXIV Maggio 1 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) - telefono-fax 022484456 - cell. 3461454018
---------------------------------
Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.
---------------------------------
Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR) - Anno XV Copyright � 2003

Realizzazione ANT di Piccinno John Malcolm - antconsultant@gmail.com