Home     Scrivimi     Cercadocumenti     Chi è     Link     Login  

Cerca documenti
Cerca:
in:


Documenti
Attualità
Carte deontologiche
CASAGIT
Corte di Strasburgo
  » Deontologia e privacy
Dibattiti, studi e saggi
Diritto di cronaca
Dispensa telematica per l’esame di giornalista
Editoria-Web
FNSI-Giornalismo dipendente
Giornalismo-Giurisprudenza
I fatti della vita
INPGI 1 e 2
Lavoro. Leggi e contratti
Lettere
Ordine giornalisti
Premi
Recensioni
Riforma professione
Scuole di Giornalismo e Università
Sentenze
Storia
Tesi di laurea
TV-Radio
Unione europea - Professioni
  Deontologia e privacy
Stampa

Franco Abruzzo spiega il senso della “operazione Azimut”. Bisogna cambiare strategia contro gli editori:
stop agli scioperi e puntare tutte le energie sul rispetto rigoroso e ragionevole delle regole deontologiche fissate per legge e riassunte in sette essenziali punti. Anche l’apertura di vertenze aziendali
è una arma che può integrare la fase2. IN CODA/Abruzzo ai direttori: “Basta marchette e viaggi-merenda!”.
Ma tre case automobilistiche ci provano ancora. Il Codice di autodisciplina del “Sole-24 Ore”
modello per il giornalismo economico italiano.

18.11.2006 - nota di Franco Abruzzo/presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia


Quando ho lanciato l’”operazione Azimut” mi era noto che in passato e anche nel presente moltissime aziende della moda, della bellezza, del risparmio gestito e dell’auto  amano presentare strategie, iniziative e novità in luoghi esotici invitando i giornalisti come possibili aedi e cantori: viaggi, alloggio a 5 stelle, vitto e spese di svago tutto a carico di chi  ospita. L’invito Azimut cade nel pieno di una battaglia contrattuale aspra, che ha visto anche il Governo impotente e rassegnato davanti ai niet della Fieg.


Bisogna fermarsi e riflettere. La tecnica delle spallate di cadorniana memoria non regge e non paga. Bisogna cambiare al più presto strategie di lotta, accantonando per ora gli scioperi, un’arma spuntata e perdente. Occorre inventarsi qualcosa di nuovo, ma non lo sciopero delle firme  o la battaglia per la pubblicazione dei comunicati della Fnsi  che nessuno legge. Meglio distribuire in migliaia e migliaia di copie l’articolo di Furio Colombo (pubblicato dall’Unità del 5 novembre), che con linguaggio facile spiega l’obiettivo degli editori, che è quello di disarticolare la professione di giornalista. Il nostro avversario non è soltanto l’editore Caltagirone, ma anche l’editore De Benedetti, il democratico De Benedetti padrone della “Repubblica”. Bisogna citare tutti gli editori cattivi, anche quelli che hanno patrocinato il Governo Prodi.


L’uso  “articolato ed intelligente della forza e della combattività espressa dai giornalisti italiani” non deve  riguardare soltanto “il pieno rispetto delle regole contrattuali liberamente sottoscritte e ancora in vigore”, ma deve riguardare soprattutto il rispetto rigoroso ma anche ragionevole delle regole deontologiche che sono contenuto nel Contratto (un contratto di professionisti), nella legge professionale, nell’articolo 114 del Codice di procedura penale, nel Dlgs n. 206/2005 (Codice del consumo che detta regole sulla pubblicità ingannevole) e nei Codici che hanno veste di legge (Privacy e Treviso). I direttori devono capire che sono dei giornalisti e non dei manager. Gli editori devono capire che le regole deontologiche fissate per legge vincolano anche le loro aziende.


Facciamo un elenco sommario di queste regole:


1)  separazione tra pubblicità e informazione; pretendere che negli articoli non siano infilate citazioni o foto di comodo; tenere d’occhio le inserzioni dei quotidiani onde evitare che il committente sia ripagato con pubbliredazionali nei settimanali di proprietà dell’editore del quotidiano stesso; impedire la pubblicazione dei pubbliredazionali che non abbiano una grafica diversa dal resto del giornale (o del periodico) e che siano prive della indicazione  “informazione commerciale”; rifiuto di scrivere testi e di dare contributi grafici e fotografici per gli Uffici marketing;


2) rispetto della dignità della persona per quanto riguarda  i soggetti deboli (minori, persone violentate, cittadini in manette). Dire no ai direttori che chiedono gossip o di essere elastici sul rispetto delle regole nelle cronache “piccanti”;


3) rinuncia alla firma tutte le volte che un articolo viene ritoccato dal direttore o da chi per lui. Difesa puntigliosa delle mansioni contrattuali;


4) richiesta di firmare un articolo una volta la settimana da parte di chi lavora al desk;


5) pretendere che siano indicate le qualifiche dei collaboratori dei giornali (capo ufficio stampa, consigliere d’amministrazione, azionista, consulente) sul presupposto che il lettore deve percepire l’identità dell’autore dell’articolo che non fa parte della redazione;


6) pretendere che  negli articoli  gli azionisti della testata siano qualificati come tali;


7) rifiutare inviti generosi delle aziende (viaggi, etc).


Appare evidente che il grosso della battaglia è sul fronte pubblicitario. Chiedo ai colleghi di comportarsi da professionisti. Nulla di più, nulla di meno. In questi 7 punti è il segreto di una battaglia vittoriosa. L’”operazione Azimut” era solo l’inizio di una strategia forte e innovativa.


Anche l’apertura di vertenze aziendali è una arma che può integrare la fase2 della rinnovata strategia. Le vertenze andrebbero aperte subito almeno in 14 aziende: Corriere della Sera, la Repubblica, La Stampa, Il Messaggero, Il Sole 24 Ore, Mondadori, Rcs Periodici, Gruppo Espresso/Repubblica,  Gruppo  Riffeser/Monti, Rusconi/Hachette, Rai, Mediaset,  Sky e La7/Tv.


 


AZIMUT:  PRESIDENTE ODG LOMBARDIA, INVITO A DUBAI VIOLA CODICE STAMPA ECONOMICA.


Milano, 16 novembre 2006. Accettare l'invito di Azimut a Dubai per la presentazione della trimestrale nel prossimo fine settimana può costituire una violazione del codice della stampa economica. Lo segnala Franco Abruzzo, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, che ha scritto (via Internet) ai direttori di quotidiani, periodici, giornali radio e siti web. ''Mi informano -scrive Abruzzo- che giornalisti di diverse testate quotidiane e periodiche abbiano ricevuto un invito da Azimut (società specializzata nella promozione, gestione e distribuzione di prodotti e servizi finanziari) piu' o meno cosi' articolato: Caro, Azimut invita un giornalista all'illustrazione dei risultati della trimestrale (che sarà approvata il 13 novembre) e della nostra visione dei mercati in vista della fine anno. La presentazione sara' organizzata a Dubai: partenza da Malpensa alle 14.25 di venerdi' 17 novembre e rientro lunedi' 20 alle ore 12. L'invito è esteso a un accompagnatore. La tua partecipazione ci farebbe enormemente piacere. Nel caso ti fosse impossibile partecipare, ti chiediamo di girare l'invito a un collaboratore della tua area. In attesa di risposta, ti saluto caramente'''. ''A me sembra -scrive ancora Abruzzo- che l'accoglimento eventuale di questo invito possa comportare la violazione dell'articolo 4 del Codice della stampa economica il quale dice: 'Il giornalista rifiuta pagamenti, rimborsi spese, elargizioni, vacanze gratuite, regali, facilitazioni o prebende da privati o enti pubblici che possano condizionare il suo lavoro e la sua autonomia o ledere la sua credibilità e dignità professionale'. La violazione dell'articolo 4 significa di riflesso la violazione degli articoli 2 e 48 della legge 69/1963 sull'ordinamento della professione di giornalista.Ti chiedo cortesemente di vigilare''. (Red-Tog/Ct/Adnkronos) 16-NOV-06 21:09


.........................................


Le regole  della Carta dei doveri dell'informazione economica “volute” dalla direttiva comunitaria sul market abuse  recepita nel dlgs n. 62/2005. La violazione di queste regole comporta l'applicazione delle sanzioni disciplinari  previste dalla legge professionale. Il presidente dell’OgL ai vertici delle testate giornalistiche: “Chiedo che siano trasmessi all’Ordine i Codici interni finora approvati”


 Abruzzo ai direttori:


“Basta marchette


e viaggi-merenda!”


 La Carta dei doveri per i giornalisti dell'informazione economica e finanziaria è stata approvata l’8 febbraio 2005 dal Consiglio nazionale dell’Ordine. Il testo integra ed amplifica le norme in materia già contenute nella Carta dei doveri del luglio 1993.


A suggerire l'ampliamento è stata la circostanza che il Parlamento  ha recepito definitivamente la Direttiva Ue sul market abuse cioè sulla turbativa di mercato prodotta dalla diffusione, dolosa o colposa, di notizie che tendano ad alterare l'andamento delle quotazioni di borsa o a nascondere situazioni di dissesto come è accaduto per Cirio e Parmalat. Questa  normativa non solo infligge severe sanzioni penali ma delega alla Consob il compito di comminare ai giornalisti pesantissime multe da 20mila a 5 milioni di euro. La Commissione per la Borsa assumerebbe di fatto il compito di controllore dei giornalisti economici e finanziari sostituendo, in pratica, l'Ordine. La normativa comunitaria stabilisce, però, la competenza deontologica ordinistica in presenza di specifiche e rigorose norme di autoregolamentazione. Da qui la necessità della nuova Carta approvata l’8 febbraio 2005.


Le nuove regole sono fin d'ora vincolanti per tutti i giornalisti. Il Consiglio nazionale ha invitato i comitati di redazione e i direttori ad aprire un tavolo di confronto sui temi della trasparenza con l'obiettivo di arrivare all'approvazione di un codice di autoregolamentazione interno che adatti eventualmente la Carta alle peculiarità della testata e ne allarghi la portata ad altri temi come la trasparenza sull'assetto proprietario nonché dei principali inserzionisti pubblicitari. Obiettivo principale di tale confronto è quello di ottenere la pubblicazione degli azionisti di controllo nella gerenza del giornale e in modo adeguato nel settore audiovisivo.


L' Ordine resta in attesa di eventuali deliberazioni adottate dalle assemblee di redazione e auspica un ampio dibattito tra tutti i colleghi sui temi della trasparenza e della correttezza dell'informazione.  La Carta non ammette viaggi gratuiti (viaggi-merenda!) e marchette!


 Ecco la Carta dei doveri dell'informazione economica e finanziaria


 1) Il giornalista riferisce correttamente, cioè senza alterazioni e omissioni che ne alterino il vero significato, le informazioni di cui dispone, soprattutto se già diffuse dalle agenzie di stampa o comunque di dominio pubblico. L'obbligo sussiste anche quando la notizia riguardi il suo editore o il referente politico o economico dell'organo di stampa.


 2) Non si può subordinare in alcun caso al profitto personale o di terzi le informazioni economiche e finanziarie di cui si sia venuti a conoscenza nell'ambito della propria attività professionale né si può turbare l'andamento del mercato diffondendo fatti o circostanze utili ai propri interessi.


 3) Il giornalista non può scrivere articoli che contengano valutazioni relative ad azioni o altri strumenti finanziari sul cui andamento borsistico abbia in qualunque modo un interesse finanziario, né può vendere o acquisire titoli di cui si stia occupando professionalmente nell'ambito suddetto o debba occuparsene a breve termine.


 4) Il giornalista rifiuta pagamenti, rimborsi spese, elargizioni, vacanze gratuite, regali, facilitazioni o prebende da privati o enti pubblici che possano condizionare il suo lavoro e la sua autonomia o ledere la sua credibilità e dignità professionale.


 5) Il giornalista non assume incarichi e responsabilità in contrasto con l'esercizio autonomo della professione, né può prestare nome, voce e immagine per iniziative pubblicitarie incompatibili con la credibilità e autonomia professionale. Sono consentite, invece, a titolo gratuito, analoghe iniziative volte a fini sociali, umanitari, culturali, religiosi, artistici, sindacali o comunque prive di carattere speculativo.


 6) Il giornalista, tanto più se ha responsabilità direttive, deve assicurare un adeguato standard di trasparenza sulla proprietà editoriale del giornale e sull'identità e gli eventuali interessi di cui siano portatori i suoi analisti e commentatori esterni in relazione allo specifico argomento dell'articolo. In particolare va ricordato al lettore chi è l'editore del giornale quando un articolo tratti problemi economici e finanziari che direttamente lo riguardino o possano in qualche modo favorirlo o danneggiarlo.


 7) Nel caso di articoli che contengano raccomandazioni d'investimento elaborate dallo stesso giornale va espressamente indicata l'identità dell'autore della raccomandazione (sia esso un giornalista interno o un collaboratore esterno). Occorre inoltre, nel rispetto delle norme deontologiche già in vigore sulla affidabilità e sulla pubblicità delle fonti, che per tutte le proiezioni, le previsioni e gli obiettivi di prezzo di un titolo siano chiaramente indicate le principali metodologie e ipotesi elaborate nel formularle e utilizzarle.


 8) La presentazione degli studi degli analisti deve avvenire assicurando una piena informazione sull'identità degli autori e deve rispettare nella sostanza il contenuto delle ricerche. In caso di una significativa difformità occorre farne oggetto di segnalazione ai lettori.


-------------------------------------------------- 


Lettera aperta del presidente dell’OgL


Da grandi case automobilistiche


offerti viaggi-merenda  ai giornalisti:


“Venite con noi a Bologna, Detroit


e San Diego, è tutto gratis”.


Abruzzo ai direttori di quotidiani, periodici,


giornali radiotv e web: “Anche questi inviti


violano il Codice della stampa economica”.


Milano, 22 novembre 2006.  Franco Abruzzo, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, ha  indirizzato (via internet) una lettera aperta ai direttori di quotidiani, periodici, giornali radioty e web. Questo il messaggio:  Mi informano che giornalisti di diverse testate quotidiane e periodiche  abbiano ricevuto tre inviti:


1)      4-5 dicembre Motor Show di Bologna, invitano sia Bmw che GM. Il 6 è prevista la presenza dell'ad di Fiat, Sergio Marchionne, invita Motor show.


2)      dal 6 al 10 gennaio: Salone dell’Auto a Detroit. Invita BMW.


3)      dal 31 gennaio al 3 febbraio. San Diego (California) Gm-Opel invita alla presentazione della nuova Corsa.


A   me sembra  che  l’accoglimento eventuale di questi inviti possa comportare la violazione  dell'articolo  4  del Codice della stampa  economica il  quale   dice: "Il giornalista rifiuta pagamenti, rimborsi spese, elargizioni, vacanze gratuite, regali, facilitazioni o prebende da privati o enti pubblici che possano condizionare il suo lavoro e la sua autonomia o ledere la sua credibilità e dignità professionale". La violazione dell’articolo 4 significa di riflesso la violazione degli articoli 2 e 48 della legge 69/1963 sull’ordinamento della professione di giornalista.  I giornalisti non solo devono essere, ma devono anche apparire corretti (e liberi da condizionamenti) Ti chiedo cortesemente di vigilare. Basta con i viaggi-merenda. Cordiali saluti”.


 


.................................................................................. 


Il Codice di autodisciplina del “Sole-24 Ore”


modello per il giornalismo economico italiano.


 


Milano, 24 novembre 2006.  Continuo a ricevere segnalazioni di comportamenti anomali da parte di alcune case:


a) Diverse giornaliste di moda  sono state invitate da Donatella Versace in Cina con il notevolissimo scopo professionale di fare loro vedere un nuovo negozio per visitare il quale sono stati necessari dieci giorni fra Pechino, Shangai e Hong Kong. Un negozio davvero sterminato!  I pezzi sono usciti su  due giornali.


b) Un altro viaggio si prepara a Berlino per fine novembre. Lo organizza la Max Mara per i suoi 50 anni che….si possono festeggiare solo all'estero. E più esattamente a Berlino dove si visiterà una mostra dei modelli Max Mara usciti negli ultimi anni: una roba da fermare le macchine e rifare il giornale per l'urgenza della notizia.


c) Lettera confidenziale di Power Emprise a diversi giornalisti: “Come consuetudine a Natale, la Power Emprise vuole ringraziarti con un presente per l'attenzione che hai dimostrato nel corso del 2006 verso i suoi Clienti. Preferiremmo, se a Te sta bene, consegnare presso la tua abitazione il dono che abbiamo pensato per Te. Ti preghiamo quindi di risponderci fornendoci il tuo indirizzo di casa, se esiste una portineria e i suoi orari. Nel caso non ci fosse portineria ti preghiamo di farci sapere i giorni e gli orari in cui possiamo trovare qualcuno presente in casa. Grazie, CP”.


d) Coin (Piazza 5 Giornate–Milano)  ha invitato oggi la stampa alla presentazione della “Casa del Viaggiatore 2007 verso Oriente” . “Ai gentili ospiti verrà offerto oggi e domani uno sconto del 25%  su tutti i  prodotti Coin”. Complimenti!


Propongo  la lettura del Codice de “Il Sole 24 Ore”. E’ un  modello per  il giornalismo economico-finanziario italiano.  Dovrebbe essere fatto proprio dal Consiglio nazionale dell’Ordine! La categoria deve cominciare a discutere questi problemi.  E’ il momento di rivendicare il nostro ruolo di professionisti, mediatori intellettuali tra i fatti e la gente.


Franco Abruzzo/presidente OgL


………………………………………………………..


                                     Codice di autodisciplina del Sole-24 Ore


 I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore garantiscono nel loro lavoro quotidiano la massima correttezza professionale, rispettando in particolare i principi della Carta dei doveri dell’Ordine dei giornalisti e della Federazione della stampa, la Carta dei doveri dell’informazione economica e il presente Codice di autodisciplina. Si impegnano a non usare la propria posizione professionale per ottenere vantaggi personali e a evitare ogni forma di conflitto di interesse.


                                                          A. Conflitti di interesse.


1.                                          Conflitti di interesse.  I giornalisti del Sole-24 Ore si impegnano a non svolgere altre attività che possano alterare la loro indipendenza di giudizio. In particolare si impegnano a non accettare e svolgere incarichi di consulenza, anche part-time, per società ed enti di qualsiasi tipo che possano limitare l’accuratezza, la correttezza e l’indipendenza delle informazioni che elaborano e delle valutazioni che esprimono; e a non curare uffici stampa di enti, aziende, società o manifestazioni sia a titolo gratuito che retribuito.


Si impegnano inoltre, nel caso in cui tali attività vengano svolte da parenti entro il secondo grado o coniugi, partner di fatto e loro parenti o affini entro il secondo grado, a evitare conflitti di interesse nel loro lavoro quotidiano e a garantire la più ampia pubblicità degli incarichi e della loro evoluzione in modo da assicurare la massima indipendenza di giudizio ai colleghi.


I collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a non scrivere sul giornale articoli che riguardino soggetti di cui sono alle dirette dipendenze o per i quali svolgano attività di consulenza anche part-time che possano minare l’accuratezza, la correttezza e l’indipendenza delle informazioni e dei giudizi.


2.                                          Dichiarazione degli interessi. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a segnalare al direttore i casi diretti e indiretti di conflitto di interesse nel momento stesso in cui sorgono. Nei casi rilevanti, il direttore può decidere di segnalare il potenziale conflitto ai lettori.


3.                                          Abuso della posizione professionale verso gli esterni. I giornalisti e i collaboratori del Sole 24 Ore si impegnano a non usare la propria posizione professionale nei rapporti con gli esterni per ottenere benefici economici o privilegi per sé o per altri.


4.                                          Prodotti commerciali. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore rendono chiara al lettore la distinzione tra informazione e pubblicità. Si impegnano a non inserire negli articoli messaggi pubblicitari e a non accettare remunerazioni che, sotto alcuna forma, possano condizionare la scelta e il contenuto degli articoli.


5.                                          Omaggi. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a rifiutare nell’ambito del loro lavoro per sé e per i propri familiari entro il secondo grado, per i coniugi o i partner di fatto e i loro familiari e affini entro il secondo grado qualunque forma di pagamento, omaggio, privilegio, servizio gratuito o a condizioni particolarmente favorevoli del valore indicativo superiore ai 100 euro o che possa comunque danneggiare l’accuratezza, la correttezza e l’indipendenza dell’informazione che elaborano e dei giudizi che esprimono.


6.                                          Viaggi. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a rifiutare nell’ambito del loro lavoro offerte di viaggi e sistemazioni alberghiere pagate da enti o aziende per sé e per i propri familiari entro il secondo grado o per i coniugi, i partner di fatto e i loro familiari e affini entro il secondo grado. In casi eccezionali e particolari, solo il giornalista incaricato del servizio può essere beneficiario di queste offerte se autorizzato dal direttore.


7.                                          Prove prodotto. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a restituire gli oggetti ricevuti in prova entro un tempo congruo per valutare il prodotto e comunque non oltre i due mesi.


8.                                          Attività finanziaria. Ai giornalisti e ai collaboratori del Sole-24 Ore è consentita, come a qualunque altro cittadino, l’attività di compravendita di titoli e strumenti finanziari. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano però a non occuparsi di società di cui essi o i propri familiari stretti entro il secondo grado, o i coniugi, i partner di fatto e i loro familiari e affini entro il secondo grado detengano azioni o obbligazioni.


9.                                          Compravendita di titoli. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a non comprare o vendere titoli finanziari, anche indirettamente o attraverso parenti entro il secondo grado, o i coniugi, i partner di fatto e i loro familiari e affini entro il secondo grado, di cui si stanno occupando o di cui  progettano di occuparsi nell’immediato futuro.


10.                                      Uso delle informazioni. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore, nel pieno rispetto della legge sull’insider trading, si impegnano a non usare a proprio profitto informazioni finanziarie non pubbliche di cui sono venuti a conoscenza nell’ambito della propria attività professionale o di collaborazione.


11.                                      Convegni e dibattiti. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a non scrivere su convegni e dibattiti a cui partecipano come relatori o moderatori, a meno che l’attività prestata sia a carattere gratuito e sia compatibile con l’accuratezza e l’indipendenza richiesta da questo codice. Sono esclusi dalla norma i convegni organizzati dal gruppo Il Sole-24 Ore.


                                                                  B. Rapporti con le fonti.


12.                                      Segreto professionale. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a tutelare fino in fondo la riservatezza delle fonti confidenziali, garantendo loro in modo assoluto il segreto professionale. Si impegnano inoltre alla assoluta segretezza sulle telefonate fatte e ricevute e su tutti i messaggi di posta elettronica.


13.                                      Rapporti con l’esterno. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a non rivelare all’esterno, e in modo particolare a uffici stampa e agenzie di pubbliche relazioni, l’attività interna del giornale.


14.                                      Identificazione delle fonti. Salva la garanzia del segreto professionale (punto 12), i giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano ad attribuire, ove possibile, ogni informazione rilevante a una fonte identificabile. È comunque permesso, nell’interesse della completezza dell’informazione, riferire dichiarazioni anonime. I giornalisti si impegnano comunque a informare il lettore se si tratta di una fonte unica o di una pluralità di fonti.


15.                                      Approvazione delle dichiarazioni. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a non concedere ad alcun interlocutore esterno alla redazione il privilegio di approvare gli articoli da pubblicare. Nel caso di interviste, la verifica dei virgolettati è una scelta personale dell’intervistatore.


16.                                      Informazione in tempo reale. I giornalisti e i collaboratori del Sole 24 Ore, nei casi in cui lavorino per media di informazione tempestiva (per esempio: radio, tv, on line) del gruppo, si impegnano alla più attenta verifica delle notizie e delle fonti compatibile con i tempi di pubblicazione o diffusione richiesti. I giornalisti e i collaboratori si impegnano anche a pubblicare le notizie appena conclusa positivamente la verifica delle stesse e delle fonti.


17.                                      Report finanziari. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a riferire, se possibile, gli autori dei report finanziari di cui pubblicano le conclusioni, insieme con la data della diffusione.


18.                                      Citazioni dirette. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a trascrivere con rigore le dichiarazioni da virgolettare sottoponendole alle normali attività redazionali senza alterarne il senso.


19.                                      Redazione dei pezzi. Salvi i poteri del direttore (previsti dall’articolo 6 del Contratto di lavoro), i giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore adibiti anche occasionalmente nell’attività redazionale degli articoli scritti da altri colleghi e collaboratori possono disporre solo del lavoro svolto direttamente e non degli articoli scritti da altri. Si impegnano quindi a non modificare in modo sostanziale il contenuto degli articoli senza contattare l’autore, sempre che sia rintracciabile. Si impegnano inoltre a rispettare rigorosamente le norme sul ritiro della firma (previste dall’articolo 9 del Contratto nazionale del lavoro giornalistico).


20.                                      Errori. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a riconoscere rapidamente e con chiarezza i loro errori se rilevanti.


21.                                      Completezza dell’informazione. Salvi i poteri del direttore (previsti dall’articolo 6 del Contratto di lavoro), i giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a riferire con correttezza anche le voci contrarie o lontane dalla linea del giornale nel caso in cui risultino rilevanti.


                                              C. Comportamento con i colleghi e i collaboratori.


22.                                      Coinvolgimento. Ogni giornalista del Sole-24 Ore assicura ai propri colleghi il coinvolgimento nella esecuzione del lavoro, anche prevedendo momenti di partecipazione a discussioni e decisioni, avendo cura di valorizzare l’indipendenza di giudizio di ciascuno.


23.                                      Abuso della posizione professionale. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a non abusare della propria posizione professionale per ottenere benefici per sé o per altri da colleghi e collaboratori. Costituisce abuso della posizione professionale richiedere, come atto dovuto al collega con qualifica superiore, prestazioni non coerenti con l’esercizio della professione, favori personali o qualunque comportamento che configuri una violazione del presente codice.


24.                                      Molestie e violenza psicologica. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a evitare e a far evitare qualunque forma di molestia morale e sessuale e di violenza psicologica soprattutto se svolte con lo scopo di emarginare o danneggiare un collega, anche se inquadrato con contratto di lavoro diverso, nella vita di relazione o di carriera.


25.                                      Discriminazione. I giornalisti e i collaboratori del Sole-24 Ore si impegnano a evitare qualunque azione di discriminazione tra i colleghi, anche inquadrati con contratto di lavoro diverso, e anche attraverso:


i.                                                                                          l’esclusione dalla comunicazione e dalle informazioni nella redazione


ii.                                                                                          l’esclusione dalle normali attività di lavoro


iii.                                                                                          la sistematica svalutazione del lavoro e dei risultati, in qualunque forma


iv.                                                                                          la rimozione dagli incarichi senza valido motivo


v.                                                                                          l’attribuzione di compiti eccessivi rispetto alla qualifica, alla preparazione professionale, alla formazione o alle condizioni fisiche e di salute


vi.                                                                                          sovraccarichi di lavoro, compiti impossibili o inutili


vii.                                                                                          sistematiche contestazioni, visite fiscali, rifiuto di ferie, di permessi


viii.                                                                                          trasferimenti di redazione, di incarico o in sedi lontane


ix.                                                                                          molestie sessuali anche lievi e offese alla dignità personale


x.                                                                                          atti persecutori, maltrattamenti, comunicazioni verbali distorte ed offensive, soprattutto se effettuate in presenza di terzi, anche se non finalizzate a dequalificare l’immagine personale e professionale.


 D. Norma di garanzia.


26.                                      Qualunque giornalista e collaboratore del Sole-24 Ore può rifiutarsi, senza subire alcun danno, di svolgere compiti che risultino in contrasto con le regole di questo codice di autodisciplina. Può inoltre segnalare al direttore responsabile e al Comitato di redazione casi di violazione del codice.


Le segnalazioni, anche se tenute riservate da chi le riceve, potranno essere prese in considerazione solo se contenenti informazioni sufficienti a identificare i termini della violazione e a effettuare una investigazione appropriata. Non sono ammesse segnalazioni anonime.


Il Comitato di redazione e il direttore congiuntamente si pronunceranno in modo irrituale, secondo equità e nel rispetto del contraddittorio; se ravviseranno possibili violazioni di questo codice o di altre norme deontologiche applicabili, porranno la questione al competente Consiglio dell’Ordine. Nel caso sia impossibile giungere a una valutazione congiunta, sarà nominato un arbitro esterno e indipendente.


 


 


 


 


 


 


 


 





Editore/proprietario/direttore: Francesco Abruzzo - via XXIV Maggio 1 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) - telefono-fax 022484456 - cell. 3461454018
---------------------------------
Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.
---------------------------------
Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR) - Anno XV Copyright � 2003

Realizzazione ANT di Piccinno John Malcolm - antconsultant@gmail.com