Home     Cercadocumenti     Chi è     Link  

Cerca documenti
Cerca:
in:


Documenti
Attualità
Carte deontologiche
CASAGIT
Corte di Strasburgo
Deontologia e privacy
Dibattiti, studi e saggi
Diritto di cronaca
Dispensa telematica per l’esame di giornalista
Editoria-Web
FNSI-Giornalismo dipendente
Giornalismo-Giurisprudenza
  » I fatti della vita
INPGI 1 e 2
Lavoro. Leggi e contratti
Lettere
Ordine giornalisti
Premi
Recensioni
Riforma professione
Scuole di Giornalismo e Università
Sentenze
Storia
Tesi di laurea
TV-Radio
Unione europea - Professioni
  I fatti della vita
Stampa

PUBBLICITA’.SASSOLI(UPA):
CI VORRANNO 10 ANNI
PER RISALIRE LA CHINA.

Roma, 21 settembre 2009.  L’Italia è con la Spagna il Paese europeo dove più forte è stato il crollo degli investimenti pubblicitari con un calo del 17-18% nel primo semestre dell’anno. Lo ricorda in una intervista a Prima Comunicazione in edicola da domani Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente degli utenti pubblicitari associati (Upa), che avverte: “Il 2009 è l’anno zero. Scordiamoci di tornare ai livelli del 2008. La ripresa sarà anemica. Ci vorranno dieci anni per risalire la china”. “Quello che vediamo è che il calo degli investimenti pubblicitari è molto superiore a quello registrato dai consumi.- spiega Sassoli de Bianchi - Un primo elemento di cui tenere conto è che c’é una maggiore sensibilità al prezzo da parte dei consumatori, che ha ridotto i margini delle aziende. E poi c’é la tendenza a spostare gli investimenti dal lungo al breve termine. In questo quadro di crisi i produttori di beni di largo consumo preferiscono lavorare sulle promozioni, sulle hostess nei punti vendita. E poi le aziende fanno più campagna sui brand che sui prodotti. Le campagne istituzionali sono le uniche in aumento”. L’altra faccia della medaglia, sostiene il presidente Upa, “é che nel mercato dei media non c’é mai stato tanto dinamismo come in questo momento. La Rai che esce dalla piattaforma Sky per farne una propria, con Mediaset, è l’indice che si cerca una ridefinizione dei rapporti di forza”. La nascita dell’alta definizione, sottolinea, “cambierà in profondità il modo di accostarsi alla televisione. Lo stesso digitale terrestre è un potente strumento di innovazione. Insomma, per quanto riguarda la televisione credo che avremo un panorama sempre più dinamico”. L’editoria, osserva, “sta invece vivendo la difficoltà di gestire la nascita del sesto potere, quello della rete Internet, e del settimo continente, il cyberspazio. Un continente che continua a espandersi e dove i bite costano sempre meno. Da parte degli editori la Rete va utilizzata sfruttando le sue potenzialità e il suo specifico, offrendo allo stesso tempo prodotti complementari. In parte sta già avvenendo. Non a caso i quotidiani sembrano sempre più orientati a proporre storie, narrazioni, approfondimenti. Le stesse breaking news - conclude il presidente Upa- stanno trovando spazio su nuovi mezzi, oltre a Internet: sui cellulari di ultima generazione, sui tg diffusi nelle metropolitane. E bisogna continuare a sperimentare”. (ANSA)


 





Sito aggiornato al 5 febbraio 2025
Già editore/proprietario/direttore: Franco Abruzzo (3.8.1939-12.4.2025) Per qualsiasi informazione rivolgersi a Vittoria Abruzzo vittoria.abruzzo@gmail.com
© Copyright 2003-2025 Franco Abruzzo, successori e rispettivi titolari - Tutti i diritti riservati
Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR)