EDITORIA. PRIMA COMUNICAZIONE: CON CRISI 550 POSTI A RISCHIO
Roma, 20 luglio 2009. - La crisi rende anche il mondo dell’editoria “un cantiere aperto”, e tra prepensionamenti e pensionamenti, nelle redazioni sono in ballo almeno 550 posti di lavoro. Su numero di luglio di ‘Prima Comunicazione’, in edicola a Milano da domani martedi’ 21 luglio e a Roma da mercoledi’ 22, l’aggiornamento sui cantieri aperti nell’editoria italiana per rispondere alla crisi economica e rilanciare il settore. La rivista racconta di ‘Repubblica’ dove, dopo il preaccordo raggiunto nella notte tra il 15 e il 16 luglio tra azienda e Cdr, si e’ riaperta la discussione sul piano di risparmi proposto dall’editore. Mentre alla Rcs continueranno fino all’inizio di agosto gli incontri tra editore e giornalisti ai quotidiani e ai periodici. E si annuncia per settembre il lancio di un nuovo settimanale televisivo. Al Gruppo 24 Ore si sta concretizzando il piano di ‘efficientamento’ del ‘Sole 24 Ore’ con interventi strutturali anche sugli organici giornalistici. Si tratta anche alla Mondadadori, dove sono previsti una novantina di prepensionamenti e pensionamenti tra i giornalisti e circa 150 esuberi tra amministrativi, dipendenti della concessionaria di pubblicita’, segreterie, spaccio e ufficio tecnico. Infine, gli accordi al ‘Gazzettino’, al ‘Mattino’, alla ‘Prealpina’, e alla ‘Provincia’. E le vertenze aperte a ‘Messaggero’, Athesis, ‘Eco di Bergamo’, ‘Dire’, ‘DNews’ e ‘Tuttosport’. (AGI)
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Testo in: http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=4011
e in: http://www.affaritaliani.it/mediatech/editoria270609.html
GIORNALI: piani lacrime e sangue.
Soltanto nel 2009.
sono 516 i giornalisti
prepensionabili
e ben 1.950 quelli che
hanno 59 anni e 35 anni
di contributi (ma bisogna
scorporare quanti
lavorano nelle testate
radiotv). I conti
dell’Inpgi appaiono
davvero a rischio.
Il quadro degli esuberi
testata per testata.
Gli editori potrebbero presto essere chiamati ad aumentare i contributi per ogni giornalista assunto, passando dal 23,04 di oggi al 29,26 per le aziende con 15 dipendenti; al 29,56 per le aziende con 50 dipendenti e al 29,86 per le aziende con più di 50 dipendenti. Si tratta di una differenza cospicua che supera i 6 punti percentuali (che valgono un gettito annuale di almeno 50 milioni di euro). In alternativa rimane il vecchio progetto di riportare l’Inpgi nell’area pubblica, perché è l’unica Cassa sostitutiva dell’Inps, assicurando giornalisti dipendenti e non autonomi. I giornalisti autonomi e parasubordinati sono “coperti” dall’Inpg/2 simile alle altre casse riservate a quanti esercitano professioni intellettuali. Gli Stati generali dell’editoria si terranno dopo la legge finanziaria per il 2010.
RICERCA di FRANCO ABRUZZO
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