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Stampa

RAI. DE BORTOLI:
“Resto dove sono
a fare il giornalista”.

RAI: ULTIMI ANNI TRA RIFIUTI E BOCCIATURE. DE BORTOLI: NO PER RAGIONI DIVERSE DA MIELI E MALGARA. MONORCHIO BOCCIATO. Articolo di Elisabetta Stefanelli-ANSA

Milano, 9 marzo 2009. «Ringrazio Dario Franceschini e Gianni Letta per l'offerta di presiedere la Rai, azienda patrimonio del Paese. Un incarico di grande prestigio per il quale mi ero reso disponibile. Dopo attenta riflessione ho però deciso di restare dove sono: a fare solo il giornalista». Così Ferruccio de Bortoli ha annunciato pochi minuti fa la scelta di rimanere direttore del quotidiano Il Sole 24 Ore.  (RADIOCOR) 09-03-09 10:08:06


RAI: DE BORTOLI A COLLOQUIO CON AD 'IL SOLE 24 ORÈ


Milano, 9 marzo 2009. Il direttore de Il Sole 24 Ore Ferruccio De Bortoli è in questi minuti in riunione con l'amministratore del gruppo Claudio Calabi, mentre i giornali riportano che sarebbe quasi fatto l'accordo tra maggioranza ed opposizione per nominarlo presidente della Rai. De Bortoli avrebbe dovuto aprire i lavori del 'Quarto Summit Made in Italy' in corso stamani nella sede milanese del gruppo, in via Monte Rosa, ma non si è presentato in sala. A spiegare i motivi dell'assenza è stata Sara Cristaldi, caporedattore Mondo & Mercati del quotidiano economico finanziario: «Avete letto i giornali -ha detto la Cristaldi alla platea- C'è un po’ di agitazione. In questo momento il mio direttore è su con l'amministratore delegato: si scusa, ma non può aprire i lavori del convegno. Mi ha incaricato di sostituirlo». (Adnkronos)


Rai/ De Bortoli: Rifiuto perché non avrei avuto alcun potere


Roma, 10 marzo 2009.  Ferruccio De Bortoli ha rifiutato la presidenza della Rai, pur avendo inizialmente dato la sua disponibilità perchè “dopo aver attentamente verificato, in seguito a una lettura e ad una analisi approfondita della legge Gasparri, che il presidente della Rai non ha in realtà alcun potere di decisione concreto”. E’ quanto scrive Repubblica che rivela le motivazioni per le quali il direttore del Sole24Ore ha deciso di “restare a fare il giornalista” dopo che Pd e Pdl avevano trovato un’intesa sul suo nome. “Ho capito che in questa condizione non avrei potuto fare bene il mio mestiere - ha spiegato De Bortoli -. Mi sarei ritrovato, in buona sostanza, a mettere il bollo su decisioni prese da altri”. (Apcom)


RAI: INCONTRO LETTA-FRANCESCHINI, NUOVI COLLOQUI IN GIORNATA. PRESO ATTO del  no DI DE BORTOLI, SI PUNTA A DECIDERE PER DOMANI.


Roma, 9 marzo 2009. Gianni Letta e Dario Franceschini si sono visti ancora una volta, stamattina per una ventina di minuti, presso la sede del Pd a Sant'Andrea delle Fratte. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e il leader del Pd non hanno potuto che prendere atto della decisione di Ferruccio De Bortoli di declinare l'offerta della presidenza della Rai, dopo che si era reso disponibile all'incarico. Il “no, grazie” del direttore del Sole 24Ore rimette in gioco l'intera partita del vertice Rai, ma dal colloquio tra Letta e Franceschini, a quanto si è appreso, sarebbe emersa la comune volontà di stringere i tempi per rispettare la data di domani dell'assemblea degli azionisti Rai che dovrebbe indicare sia il nome dell'ottavo componente del Cda sia quello del candidato presidente da sottoporre al voto della commissione parlamentare di Vigilanza. È’ molto probabile, pertanto, che Letta e Franceschini torneranno a vedersi durante la giornata. (ANSA).



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RAI: ULTIMI ANNI TRA RIFIUTI E BOCCIATURE. DE BORTOLI: NO PER RAGIONI DIVERSE DA MIELI E MALGARA. MONORCHIO BOCCIATO.


di Elisabetta Stefanelli-ANSA


Roma, 9 marzo 2009.  Il  no pronunciato oggi da Ferruccio De Bortoli alla pubblica proposta di diventare il futuro presidente della Rai non è il primo gran rifiuto ricevuto dalla politica per questo ruolo. Rifiuti, più o meno ufficiali, e bocciature sul filo di lana si sono succeduti negli ultimi anni, ovvero da quando la figura del presidente Rai è diventata di 'garanzia. L'idea era stata in principio di Pierferdinando Casini e Marcello Pera, allora presidenti della Camera e del Senato: nominare un superpresidente Rai di garanzia affidando la scelta all'opposizione. Era il marzo del 2003 e la legge allora stabiliva che fossero loro a scegliere il Cda, presidente compreso, ma Pera e Casini chiesero all'allora opposizione, l'Ulivo, di indicare un nome. Ebbero una rosa: Fabiano Fabiani, Paolo Mieli e Umberto Eco. Nominarono Mieli che però accettò «con riserva». Era il 7 marzo e dopo cinque giorni di polemiche e scontri, in cui comparvero persino scritte antisemite alla sede Rai di Milano, Mieli rifiutò. Nella lettera ai presidenti delle Camere attribuì il suo gesto a «difficoltà tecnico-politiche». Il 13 marzo alle 19.15 arrivò l'annuncio che Pera e Casini avevano scelto Lucia Annunziata. Poi il 6 maggio del 2004 il Parlamento varò la legge di riforma, la Gasparri. La nuova norma istituzionalizza il fatto che il presidente Rai sia appunto di garanzia. Se infatti formalmente l'indicazione viene dal Ministero dell'Economia, il presidente, per entrare in carica, deve avere il via libera bipartisan del voto con due terzi della Commissione di Vigilanza. Cosa che presuppone a monte un accordo tra maggioranza e opposizione. All'inizio di maggio del 2004 Lucia Annunziata si dimise dopo 14 mesi, in segno di protesta e solo dopo un anno senza presidente e con lo stesso Cda, l'intero vertice venne rinnovato. È il maggio del 2005 e il ruolo di presidente nel frattempo venne assunto dal consigliere anziano, Francesco Alberoni. La vicenda verrà segnata da una doppia bocciatura a cose quasi fatte. Il 31 maggio 2005 la candidatura di Andrea Monorchio, avanzata dal Ministero del Tesoro, venne bocciata poche ore dopo dalla Commissione di Vigilanza Rai con 20 voti contrari, 12 favorevoli e una scheda bianca. L'Unione, opposizione di allora, da subito aveva dichiarato il suo voto contrario. Poi, nonostante Prodi avesse già manifestato «l'opposizione netta» sul nome di Giulio Malgara, il presidente dell'Upa venne indicato comunque dal Tesoro il 6 luglio. Malgara rifiutò il 12, prima del voto in Commissione di Vigilanza. «Devo constatare - dirà ringraziando l'allora ministro Domenico Siniscalco - che tale scelta non ha incontrato la pluralità di consensi indispensabile». Diventò poi presidente all'unanimità l'allora presidente della Commissione di Vigilanza, Claudio Petruccioli, che ancora è presidente Rai e del quale si parlava come candidato già prima di Monorchio e se ne parla ancora oggi, dopo il rifiuto di De Bortoli. Ma di più o meno ipotetici candidati, di cui si è parlato in questi anni di ricerca di un candidato di 'garanzià, ce ne sono stati molti. Per partire dall'ultimo, Giuliano Amato che giusto ieri scriveva nella lettera ad un quotidiano di aver detto lui  no e aver scelto la presidenza della Treccani, o Giulio Anselmi, ora direttore della Stampa. Fino alla candidatura ufficiale, avanzata da Fassino e Rutelli, di Eco e Fabiani (ancora in auge), ai quali poi era stato preferito Mieli, il quale, fra l'altro, ebbe ancora richieste per una possibile presidenza nella tornata successiva al rifiuto. (ANSA).



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PRIMA ONLINE:
ACCORDO PD-PDL
PER DE BORTOLI
PRESIDENTE  RAI.
MAURO MASI DG?


Roma, 8 marzo 2009. Sarebbe stato raggiunto un sostanziale accordo tra Pd e Pdl per affidare la prossima presidenza della Rai a Ferruccio De Bortoli. Lo sostiene un'anticipazione di Prima Comunicazione online, Muyconfidencial. Sul nome del direttore del Sole 24 Ore - sostiene Prima - ci sarebbe stato il via libera del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta in rappresentanza del Pdl e del segretario del Pd Dario Franceschini. Il nome del prossimo presidente Rai dovrebbe essere formalizzato martedì prossimo dal Ministero dell'Economia, in occasione dell'assemblea degli azionisti Rai fissata per il pomeriggio. Servirà poi il via libera definitivo della Commissione di Vigilanza Rai con voto a due terzi dei componenti. (ANSA).


RAI: VERSO DE BORTOLI PRESIDENTE, CI SAREBBE ACCORDO PDL-PD.


Roma, 8 marzo 2009. Ferruccio De Bortoli dovrebbe essere il nuovo presidente della Rai. Sul suo nome, si sostiene in ambienti parlamentari della maggioranza, è stato raggiunto un accordo con il Pd. Nelle ultime ore si sono intensificati i contatti tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta ed il segretario del Partito Democratico Dario Franceschini. E proprio nell'ultimo colloquio, avvenuto nel corso del fine settimana, si sottolinea sempre in ambienti della maggioranza, sarebbe stata definita la candidatura dell'attuale direttore del Sole 24 Ore. Per martedì prossimo , alle 16, è convocata l'assemblea dei soci della Rai e sarà probabilmente in quella occasione che il ministero dell'Economia renderà nota l'indicazione del nome del futuro presidente di Viale Mazzini, così dell'ottavo componente del Cda che dovrebbe essere Angelo Maria Petroni. La sera stessa la commissione di vigilanza, presieduta da Sergio Zavoli, si dovrebbe riunire per votare il gradimento al nome del presidente indicato per il quale serve la maggioranza dei due terzi dei componenti. Una volta insediato il presidente, il Cda dell'azienda procederà alla nomina del direttore generale, ruolo per cui circola il nome di Mauro Masi, attuale segretario generale della presidenza del Consiglio. Claudio Petruccioli, presidente Rai dal 2005, ricopre tuttora la carica nonostante sia stato sfiduciato dalla Commissione di Vigilanza il 24 ottobre 2007 (ANSA).




RAI. DE BORTOLI: UNA CARRIERA AI VERTICI DELLA CARTA STAMPATA


Roma, 8 marzo 2009. Ferruccio De Bortoli è l'attuale direttore del «Sole 24 ore», carica che ricopre dal 2004. Aveva diretto il Corriere della Sera dal maggio del 1997, quando firmò il suo primo editoriale ed un impegno con i lettori. «Vi informeremo correttamente, senza dipendere da nessuno e, soprattutto, senza nascondere nulla». Milanese, de Bortoli ha 56 anni. Laureato in giurisprudenza alla Statale di Milano, è giornalista professionista dal novembre 1975. Nel '73 ha cominciato a lavorare per il Corriere dei Ragazzi, dove rimase come praticante per un paio d'anni, per passare quindi al Corriere dell'Informazione dove è stato articolista fino al '78. Nel 1979 l'approdo al Corriere della Sera, per occuparsi soprattutto di economia, sindacale e attualità politica. Successivamente de Bortoli è stato caporedattore dell' Europeo e dello stesso Sole 24 Ore. Tornato al Corriere nel 1987, con la qualifica di caporedattore dell'economia e commentatore economico, fu nominato vice direttore nel dicembre del '93. Poco più di tre anni dopo, la nomina al vertice giornalistico del quotidiano di via Solferino che ha lasciato nel maggio del 2003. Successivamente assume l'incarico di amministratore delegato di Rcs libri e, dopo un periodo da editorialista per la «Stampa», nel 2004assume la direzione del "Sole 24 Ore". (ANSA).


 


 


 


 





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