Milano, 4 dicembre 2008. Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti nella riunione odierna ha deciso di revocare la nomina del Direttivo del Circolo della Stampa votata nel giugno scorso. Nella stessa seduta ha nominato un nuovo Direttivo del Circolo della Stampa, con 21 voti a favore e 6 contrari. A farne parte sono stati chiamati colleghi tutti impegnati nei vertici del sindacato regionale, che sono: Giovanni Negri (presidente), David Messina (vicepresidente), Edmondo Rho (segretario generale). Consiglieri: Simona Fossati. Alessandro Galimberti, Giuseppe (Pino) Nardi, Saverio Paffumi, Domenico Tedeschi. Probiviri: Giuseppe (Beppe) Ceccato, Paolo Chiarelli, Anna Del Freo. Revisori: Rita Fatiguso, Riccardo Sorrentino (effettivi), Renzo Magosso (supplente). Il Direttivo dell’Alg ricorda che il Circolo della Stampa è stato fondato nel 1949 dalla Lombarda, per questo ha sentito il dovere, in un momento così difficile, di assumersi direttamente la responsabilità di gestire e governare il Circolo della Stampa. In brevissimo tempo il nuovo Direttivo del Circolo è chiamato a creare le condizioni affinché si possa varare quel cambiamento che la stragrande maggioranza dei giornalisti chiede. (www.alg.it).
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I grandi nomi (Paolo Mieli e Francesco Faranda) hanno rinunciato alla guida del Circolo della stampa di Milano per non trovarsi stretti nella morsa della battaglia tra le correnti sindacali. E così il Consiglio direttivo dell’Alg (Associazione lombarda dei Giornalisti) oggi ha collocato i suoi uomini al vertice: Giovanni Negri, presidente dell’Alg, diventa anche presidente del Circolo (“presidente di garanzia” tiene a dire); David Messina vicepresidente ed Edmondo Rho segretario generale I primi due sono espressione di “Stampa democratica”, il terzo è il leader di “Quarto potere”, mentre le altre componenti sindacali hanno ottenuto i loro strapuntini nel Consiglio del Circolo, tra i probiviri e i revisori. La maggioranza ha spedito Giuseppe Gallizzi, già presidente del Circolo, davanti al Collegio dei probiviri del sindacato, mentre il figlio, Piefrancesco, è stato eliminato dalla rosa dei consiglieri del Circolo. Il Movimento Liberi Giornalisti, di cui Giuseppe Gallizzi è leader, in sostanza è stato emarginato. Una purga vera e propria, seguita da una spartizione brutale dei posti tra le componenti sindacali. Negri e Giuseppe Gallizzi sono ai ferri corti in sede giudiziaria e con accuse del primo al secondo di ostruzionismo e di aver sabotato la nomina di Mieli e Faranda. Gallizzi si è difeso affermando che aveva operato in base ai pareri firmati da eminenti giuristi. La guerra giudiziaria riprenderà il 10 dicembre al Palazzo di Giustizia. Negri contesta l’elezione dei 7 consiglieri laici (non giornalisti) del Circolo. Ha fatto impressione l’esclusione (decisa da chi?) di Elena Golino, volto noto della Rai di Milano ed esponente di “Stampa democratica”, dal Consiglio direttivo del Circolo. Negri, comunque, ha una striminzita maggioranza nel Consiglio dei Circolo (8 a 7) tanto da spingerlo a nominare consiglieri “sicuri”.
Negri ha 19 mesi di tempo per cercare una nuova sede per il Circolo; nel giugno 2010 la vecchia e prestigiosa sede di corso Venezia, Palazzo Serbelloni, dovrà essere restituita ai proprietari, i conti Lalatta di Parma. Negri farà di tutto per evitare di essere ricordato come l’ultimo presidente del Circolo. Dovranno essere rinnovate le cariche anche nel Centro servizi congressuali srl, la società che gestisce le attività del Circolo; ne è presidente da meno di un mese l’avvocato Giuliano Lombardo, subentrato a Giuseppe Gallizzi, rimasto alla testa del Circolo per 11 anni.
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Per scaricare il testo integrale delle accuse a Giuseppe Gallizzi: deferimento
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