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Ricordato a Roma il giornalista milanese Eugenio Colorni, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria, a 77 anni dalla sua uccisione da parte della famigerata banda Kock durante la 2^ Guerra Mondiale.



di pierluigi roesler franz

3.6.2021 - Il grande giornalista milanese di origine ebrea Eugenio Colorni è stato ricordato a Roma a 77 anni dal suo ferimento a morte in via Livorno da parte della famigerata banda Kock, avvenuto il 28 maggio 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale. Colorni, classe 1909, patriota, partigiano combattente, eroe della Resistenza e uno dei massimi promotori del federalismo europeo assieme all'ex comunista Altiero Spinelli e ad Ernesto Rossi di Giustizia e Libertà, era professore di lettere, filosofo, scrittore e politico: spirò due giorni dopo all'ospedale San Giovanni.


S'impegnò politicamente contro il regime fascista, prima avvicinandosi al gruppo di Giustizia e Libertà, poi al Partito Socialista. Fu condannato al confino a Ventotene con Rossi e Spinelli per oltre due anni dal gennaio 1939 e fu tra gli autori nel 1941 di quello che verrà conosciuto come il "Manifesto di Ventotene".


Fu poi decorato con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria concessagli il 25 aprile 1946 con la seguente motivazione: "Indomito assertore della libertà, confinato durante la dominazione fascista, evadeva audacemente dedicandosi quindi a rischiose attività cospirative. Durante la lotta antinazista, organizzato il centro militare del Partito Socialista Italiano, dirigeva animosamente partecipandovi, primo fra i primi, una intensa, continua e micidiale azione di guerriglia e di sabotaggio. Scoperto e circondato da nazisti li affrontò da solo, combattendo con estremo ardimento, finché travolto dal numero, cadde nell'impari gloriosa lotta. Roma, 28 maggio 1944". (cliccare su


http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=14140 ).


La commemorazione, si è tenuta nella mattinata di venerdì 28 maggio in presenza, sotto la lapide a lui dedicata, a Roma in via Livorno 20, luogo dove venne colpito anche per ricordare l’80esimo anniversario del Manifesto di Ventotene che Eugenio Colorni pubblicò clandestinamente a Roma poco prima della sua morte. Alla manifestazione, moderata da Francesco Gui e che è stata molto partecipata, erano presenti i rappresentanti di diverse associazioni con le bandiere europee, federaliste e dell’ANPI. Dopo la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e della senatrice Liliana Segre sono intervenuti gli onorevoli Silvia Costa, Roberto Gualtieri e Valdo Spini, nonché Fabrizio De Sanctis dell’ANPI, Aladino Lombardi, storico della Resistenza e il giornalista di Libération Eric Jozsef di Europa Now.


Particolarmente commovente l’intervento di Renata Colorni che ha letto il necrologio scritto da suo padre dopo l’uccisione alle Fosse Ardeatine di Giuseppe Lopresti: quasi fosse un presentimento della sua prossima fine.


Nel pomeriggio si è, invece, tenuto a distanza un interessante seminario con interventi di Giorgio Benvenuto, Presidente Fondazione Buozzi, Daniela Felisini, Presidente AUSE, Emanuele Bernardi della Sapienza Università di Roma, seguiti poi da Maurizio degl’Innocenti, Luca Meldolesi, Piero Graglia, Antonella Braga, Antonio Tedesco e Giulia Vassallo.


Ne è emerso un efficace ritratto collettivo di Eugenio Colorni, personaggio davvero carismatico, infaticabile e ricco di risorse umane.


Il seminario di 2 ore 45' può essere riascoltato cliccando sul link https://www.youtube.com/watch?v=WKUWW2KVoiI&feature=youtu.be


In via Livorno 20 a Roma nel luogo dove Colorni venne ferito a morte fu posta il 24 settembre 2014 dall’allora Assessore alla Cultura del Comune di Roma Giovanna Marinelli, dal Presidente della “Fondazione Buozzi” Giorgio Benvenuto, dal Presidente della “Fondazione Nenni” Giuseppe Tamburrano e dal Presidente dell’Anpi di Roma Ernesto Nassi una nuova lapide per tramandarne la memoria (cliccare su https://www.pietredellamemoria.it/pietre/lastra-al-giornalista-eugenio-colorni-roma/ e https://www.anpi.it/articoli/1305/nuova-lapide-a-roma-in-memoria-di-eugenio-colorni  ). In precedenza erano rimaste, invece, assurdamente in mostra per molti anni ben tre lapidi: una spaccata in due dai vandali, un'altra quasi illeggibile perché annerita con il tempo e l'ultima, posta nel 2004 dalla III Circoscrizione del Comune di Roma, persino erronea (cliccare su: http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=5221 )


 





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