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INTERNET.
MERCATO
CONTENUTI
DIGITALI
DA 5,1 MLD

Roma, 16 settembre 2008. Un mercato pari a 5,157 miliardi di euro: e' quello dei contenuti digitali in Italia calcolato nel 2007. Lo rileva Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici nell'ambito del 'Terzo Rapporto sul Mercato dei Contenuti Digitali in Italia', realizzato in partnership con il Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie e con la collaborazione scientifica di NetConsulting. La crescita complessiva nel 2007, come si evince dallo studio, "e' risultata pari al 21% e anche per il prossimo biennio (2008-2009) si prevedono crescite vicine al 20%, fino ad un totale stimato in 7,340 miliardi di euro nel 2009". Dal Rapporto emerge che "gli ultimi due anni, e il 2007 in modo particolare, sono stati caratterizzati da un forte fermento nel mondo della digitalizzazione dei contenuti" e "da una progressiva transizione dei consumatori da un ruolo passivo, che per anni ha caratterizzato il mercato dell'entertainment, ad un ruolo proattivo, capace di guidare l'offerta verso lo sviluppo di nuovi servizi e di nuovi contenuti e indirizzare le linee evolutive del mercato". Dunque e' aumentato anche il tempo dedicato al web da parte degli utenti: nel 2007 le ore trascorse su Internet sono aumentate di circa il 20%, arrivando a superare le 5 ore la settimana e quasi 22 ore al mese. La componente piu' rilevante del mercato (80%), indica Confindustria, continua ad essere rappresentata dai Contenuti a pagamento, per un valore pari a 4,137 miliardi di euro. Tra questi la componente Video emerge come il mercato principale, con un valore pari a 2,544 miliardi di euro (esclusa la raccolta pubblicitaria), con un'incidenza pari al 61,5% del mercato di questa categoria e del 49% sull'intero mercato dei contenuti digitali. Il fenomeno piu' importante che si e' registrato e', tuttavia, la crescita della pubblicita', che ha messo a segno un incremento della raccolta, nel 2007, del 47,5% rispetto all'anno precedente (894,7 milioni di euro). Le previsioni per i prossimi anni sono di una crescita altrettanto consistente che permettera' alla raccolta pubblicitaria sulle reti digitali di raggiungere e superare, nel 2009, la soglia di 1,5 miliardi di euro. Confindustria Servizi innovativi e Tecnologici segnala anche nel Rapporto un vero e proprio 'Piano nazionale per obiettivi ICT', che porti alla digitalizzazione dei rapporti tra i cittadini, le imprese e le Pubbliche Amministrazioni. (AGI)  


MEDIA: +21% MERCATO CONTENUTI DIGITALI, BOOM PUBBLICITÀ


Roms, 16 settembre 2008. È booom della pubblicità nel mercato dei contenuti digitali su web e tv satellitare e in digitale terrestre, secondo il terzo rapporto dedicato al settore, realizzato da Confindustria servizi innovativi e tecnologici in partnership con il Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie e con la collaborazione scientifica di NetConsulting. La pubblicità nel 2007 cresce del 47,5% rispetto all'anno precedente e si attesta su 894,7 milioni di euro: le previsioni per i prossimi anni vedono nel 2009 superare la soglia di 1,5 miliardi di euro. Del 21% cresce in assoluto il valore del mercato dell'e-content che nello stesso anno raggiunge i 5,157 miliardi di euro pari al 20% dei ricavi complessivi dei settori che compongono il Sic, sistema integrato delle comunicazioni. Anche per il prossimo biennio - secondo la ricerca presentata oggi con una doppia tavola rotonda - si prevedono crescite vicine al 20% fino ad un totale stimato in 7,340 miliardi nel 2009. La componente più rilevante del mercato è quella dei contenuti a pagamento (per un valore di 4,137 miliardi di euro) e la componente video è quella che emerge come il mercato principale, con un valore a 2,544 miliardi di euro con una incidenza pari al 61,5% del mercato di questa categoria e del 49% sull'intero mercato dei contenuti digitali. Per il futuro si confida molto nel mercato del public content, contraddistinto dagli investimenti delle pubbliche amministrazioni nei contenuti digitali (turismo e beni culturali soprattutto) che vale 125 milioni di euro e che al momento registra dinamiche più contenute con una crescita dell'8,2% nel 2007.


Gli ultimi due anni, e il 2007 in modo particolare - registra la ricerca promossa da Confindustria servizi innovativi e tecnologici - sono stati caratterizzati da un forte fermento nel mondo della digitalizzazione dei contenuti e da una progressiva transizione dei consumatori da un ruolo passivo, che per anni ha caratterizzato il mercato dell'entertainment, ad un ruolo attivo, capace di guidare l'offerta verso lo sviluppo di nuovi servizi e di nuovi contenuti e indirizzare le linee evolutive del mercato. È insomma cresciuto il tempo dedicato al web da parte degli utenti: nel 2007 le ore trascorse su Internet sono aumentate di circa il 20%, arrivando a superare le 5 ore la settimana e quasi 22 ore al mese a utente. Rileva la ricerca che nonostante la crescita degli investimenti pubblicitari nelle nuove reti digitali sottenda ad una maggiore disponibilità di contenuti gratuiti, in realtà gli operatori del settore, sulla spinta dell'affermarsi nel web 2.0 di un nuovo tipo di consumatore che è a sua volta produttore di contenuti gratuiti (il «prosumer»), si stanno orientando sempre più verso un mix di contenuti che va sotto il nome di offerta freemium (in cui alla disponibilità di contenuti gratuiti finanziati dalla pubblicità si affiancano una serie di contenuti e servizi a valore aggiunto per i quali viene richiesto un pagamento), che sembra caratterizzare il modello di business prevalente nell'era digitale. Il mercato del Public Content - contraddistinto dagli investimenti delle Pubbliche Amministrazioni nei contenuti digitali (turismo e beni culturali soprattutto) - vale 125 Milioni di euro, ed è quello che le evidenzia dinamiche più contenute, con una crescita dell'8,2% nel 2007. Confindustria Servizi innovativi e Tecnologici ritiene necessario da parte sua un insieme articolato e coordinato di iniziative, un vero e proprio «Piano nazionale per obiettivi Ict», che porti alla digitalizzazione dei rapporti tra i cittadini, le imprese e le Pubbliche Amministrazioni. (ANSA).


MEDIA: FUTURO DIGITALE GUARDA CONTENUTI: occhio ALLA PA. ROMANI: GOVERNO PUNTA SU INVESTIMENTI E REGOLE SEMPLICI


ROMA, 16 SETTEMBRE 2008.  "La politica infrastrutturale del governo è impostata bene e punta ad un'offerta più attraente: lo farà attraverso l'investimento pubblico per lo sviluppo delle reti e la semplificazione della regolamentazione". Lo ha detto oggi il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani, al convegno in occasione della presentazione del terzo rapporto sui contenuti digitali chiarendo l'impegno del governo per un settore - web, tv digitale e tv satellitare - che è in rapida evoluzione ma ha bisogno forse di trovare punti di sintesi sui quali concentrare l'attenzione da parte di tutti in una prospettiva di convergenza dimostrata anche dalla notizia data oggi dal sottosegretario di un interesse di Sky ad entrare nel costituende comitato per la banda larga. Non solo contenuti ma contenuti di qualità, potrebbe infatti essere lo slogan della mattinata dedicata a questi temi e promossa da Confindustria servizi innovativi e tecnologici che guarda con grande interesse allo sviluppo della Pubblica amministrazione in questo settore. "Il governo intende superare il digital divide e lo svantaggio in cui si trova l'Italia da questo punto vista - ha spiegato ancora Romani - bisogna cogliere tutte le opportunità che vengono offerte ad esempio dalla banda larga e larghissima". Ha spiegato quindi che "lo Stato finanzierà circa il 10% del capitale necessario ed è solo l'inizio". Si tratta di una dotazione di 800 milioni di euro "ma bisogna anche capire dove andare perché sulle reti infrastrutturali c'é un dibattito". Un dibattito che ha trovato spazio anche oggi nel corso della doppia tavola rotonda sull'e-content introdotta da Alberto Tripi, presidente di Confindustria servizi innovativi e tecnologici e presidente del gruppo Almaviva, moderata dal direttore dell'ANSA Giampiero Gramaglia. Tripi da parte sua ha spiegato che "sono impressionanti le cifre che emergono dalla ricerca su questo settore, un mercato in crescita del 20% nel 2007 e vale 5,157 miliardi di euro in un momento dell'economia che non ha il ritmo travolgente che tutti vorremmo". Per il presidente "serve sempre più spessore nell'area dell'e-government, che è un settore importante anche perché la digitalizzazione non imbroglia e il cittadino può avere dati su cui contare". E il direttore del Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie del del Ministero della Pubblica Amministrazione, Stefano Torda annuncia un prossimo accordo tra il ministero guidato da Renato Brunetta e quello della Pubblica istruzione di Mariastella Gelmini per l'informatizzazione della scuola e dell'università. Bisogna scommettere sulla qualità, sintetizza Aldo Grasso, convinto che per il futuro bisogna "coordinare i contenuti", questione che è centrale anche per il sottosegretario Romani. "E' vero come dice Grasso che i contenuti, come ad esempio Lost, viaggiano su molte piattaforme e di questo bisogna rendersi conto. Ma in quel caso qualcuno ha sbagliato perché i broadcaster hanno fatto una tale confusione che nessuno ha capito più nulla della storia di una serie interessante e forse per questo può capitare di rimpiangere La freccia nera. Lost è un prodotto eccellente massacrato da chi gestiva la tv in quel momento". Quindi coordinamento e chiarezza verso il futuro: lo chiede Romani anche parlando di reti e di banda larga mettendo a confronto le due posizioni di Telecom e di Vodafone espresse stamattina da Oscar Cicchetti (direttore business strategies & international development Telecom Italia) e Pietro Guindani (presidente Vodafone Italia). "Quando Telecom dice che è disponibile ad investire un miliardo l'anno per lo sviluppo della rete e Vodafone parla del futuro del mobile allora si capisce che sulle reti infrastrutturali c'é dibattito", ha commentato Romani. "Il governo cerca il punto di sintesti", per affrontare un'occasione che a suo avviso è strategica.(ANSA). 





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