LETTERA. Che succede alla Hearst? Una redazione web trasferita a Chiasso. Con contratto svizzero.
15.12.2016 - Caro Abruzzo, ti segnalo un episodio accaduto nella Hearst, la casa editrice per dire che pubblica Marie Claire. Proprio a Marie Claire italiana (e milanese), oltre ai licenziamenti (ormai la redazione è ridotta al lumicino) recentemente è successo questo. L'intera redazione web del mensile, fatto ovviamente di ragazze sottopagate, è stata licenziata in tronco e poi riassunta. Ma la riassunzione è ad opera della Hearst svizzera: le ragazze sono state trasferite in blocco a Chiasso, assunte con contratto svizzero e non giornalistico. Credo, ma qui non sono sicuro, che i contratti siano per di più temporanei, come si dice, a progetto. Devono "fornire contenuti" al web. Ma questo "fornire contenuti" se non sbaglio è proprio l'essenza del giornalismo, o no? Tra le pieghe di questa ennesima e non esaltante prova di arroganza di un Editore, nell'indifferenza del nostro sindacato, va anche registrata la solita guerra tra poveri. Pare che le ragazze del web se ne siano andate, dalla sera alla mattina e senza avvertire il resto della redazione. «Perché tanto - avrebbero detto al collega che, rimasto tardi in redazione e stupito dai loro rapidi impacchettamenti, ne aveva chiesto il motivo - a voi giornalisti con contratto garantito di noi non è mai importato nulla». Tanto ti dovevo, a te che con pervicavia continui a fare un ottimo lavoro con la tua newsletter. Ciao, m.n.p.
|