ROMA, 28 aprile 2016.  VIA LA PAROLA "PUBBLICAMENTE" DAL DDL SUL NEGAZIONISMO. E' QUANTO PROPONE UN EMENDAMENTO DEL SENATORE NICO D'ASCOLA CHE DI FATTO RISCRIVE L'ART. 1 DEL PROVVEDIMENTO SOSTITUENDO LA PAROLA "PUBBLICAMENTE" CON L'ESPRESSIONE: "IN MODO CHE DERIVI CONCRETO PERICOLO DI DIFFUSIONE".  LA NUOVA VERSIONE SPECIFICA CHE LA RECLUSIONE AUMENTA "DA DUE A SEI ANNI" SE LA PROPAGANDA, L'ISTIGAZIONE E L'INCITAMENTO, COMMESSI, "IN MODO CHE DERIVI CONCRETO PERICOLO DI DIFFUSIONE", SI FONDANO SULLA NEGAZIONE DELLA SHOAH O DEI CRIMINI DI GENOCIDIO, CONTRO L'UMANITÀ O DI GUERRA.    SECONDO IL PARLAMENTARE QUESTA ESPRESSIONE È PIÙ "GARANTISTA DEL TERMINE PUBBLICAMENTE" PERCHÉ "RISOLVE IL PROBLEMA DELLA PUNIBILITÀ" MA "LASCIA LIBERA LA MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO". "IN UNA PIAZZA, A ORA NOTTURNA, - SPIEGA -  SI POSSONO COMPIERE OPERAZIONI DI INCITAMENTO O ISTIGAZIONE SENZA CHE NESSUNO LE ASCOLTI E, QUINDI, SENZA CHE VI SIA IL RISCHIO DI UN PROPAGARSI E DI UNA DIFFUSIONE DELL'INCITAMENTO". MENTRE, SOTTOLINEA D'ASCOLA, IL "PUBBLICAMENTE" NON TIENE CONTO DEI SOCIAL NETWORK E DEL web. "CI SONO CONTESTI DELLA MODERNITÀ CHE, - AFFERMA - PUR SFUGGENDO ALLA DEFINIZIONE PUBBLICO O PRIVATO, POSSONO DETERMINARE LA DIFFUSIONE INCONTROLLATA E QUANTITATIVAMENTE DRAMMATICA DI FATTI CHE COSTITUISCONO INCITAMENTO ALL'ODIO O ALLA VIOLENZA".    NELL'INTERVENTO IN AULA D'ASCOLA HA INOLTRE SPECIFICATO CHE "LA NEGAZIONE DEVE ESSERE SOSTANZIALMENTE UN MEZZO ATTRAVERSO IL QUALE SI STRUMENTALIZZANO LA SHOAH E I CRIMINI DI GUERRA, DI GENOCIDIO E CONTRO L'UMANITÀ PER INCITARE ALLA VIOLENZA. QUESTO È L'ASSETTO DELLA NORMA. QUINDI, SE TALUNO SI LIMITA A NEGARE, MA NON FUNZIONALMENTE, CIOÈ STRUMENTALIZZANDO LA NEGAZIONE PER INCITARE ALLA VIOLENZA, IL FATTO NON È DI  RILEVANZA PENALE".(ANSA).